Doppia cittadinanza Italia – Spagna: Onori (Az) interpella il Governo

ROMA\ aise\ - “Riavviare e finalizzare il negoziato intrapreso nel 2023 con le autorità spagnole” così da “concludere un accordo bilaterale che consenta ai cittadini italiani residenti in Spagna di acquisire la cittadinanza spagnola senza dover rinunciare a quella italiana”. A richiederlo è Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, in una interpellanza urgente al Ministro degli Affari esteri Tajani sottoscritta anche dal collega Richetti.
Nella lunga premessa, Onori evidenzia che “la comunità italiana in Spagna rappresenta un esempio di integrazione riuscita, grazie alla partecipazione attiva dei nostri connazionali sia nel tessuto economico che in quello sociale del Paese: molti italiani residenti in Spagna ricoprono ruoli di rilievo in settori strategici, contribuendo in modo significativo alla crescita del paese ospitante; questa forte e crescente interconnessione tra Italia e Spagna, favorita sia dalla comune appartenenza all'Unione europea che da profondi legami storici, culturali ed economici, ha determinato un significativo incremento della mobilità tra i due Paesi. In particolare, la comunità italiana residente in Spagna è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi quindici anni, superando le 300.000 unità”.
“Tale presenza – continua – non rappresenta solo un fenomeno quantitativo, ma contribuisce attivamente e in maniera sostanziale alla vita economica, sociale e cultura spagnola, con un impatto positivo che merita di essere adeguatamente riconosciuto e valorizzato; tuttavia, l'ordinamento giuridico spagnolo attualmente impone agli stranieri che aspirino alla cittadinanza spagnola di rinunciare a quella d'origine, fatta eccezione per i cittadini di Paesi iberoamericani, Andorra, Filippine, Guinea Equatoriale, Portogallo e Francia. Tale disciplina, pur comprensibile nel suo intento originario di preservare la coesione nazionale, appare oggi anacronistica rispetto i valori di integrazione promossi dall'unione europea e dai rapporti, sempre più stretti, tra Stati membri;
di fatti, l'impossibilità di ottenere la doppia cittadinanza limita la partecipazione degli italiani alla vita politica spagnola, impedendo il godimento di diritti fondamentali come il voto nelle elezioni nazionali e la possibilità di candidarsi per cariche pubbliche e precludendo una partecipazione piena e paritaria della comunità italiana alla vita della Spagna”.
Inoltre, aggiunge Onori, “la necessità di rinunciare alla cittadinanza d'origine, per come previsto dall'ordinamento spagnolo, rappresenterebbe un ostacolo per gli italiani che, pur essendosi stabiliti in modo permanente in Spagna, desiderano mantenere un legame formale con il Paese d'origine con cui condividono legami familiari, culturali ed economici. Tale scelta comporterebbe loro sacrifici affettivi e pratici rilevanti, come la perdita del diritto di voto nelle elezioni politiche italiane, ma anche complicazioni burocratiche rilevanti in materia di successione, proprietà e accesso ai servizi pubblici in Italia. Tale situazione scoraggia molti italiani a intraprendere il percorso verso la cittadinanza spagnola, mantenendo perciò una situazione incerta e di precarietà giuridica, in antitesi con i principi di uguaglianza e libertà di circolazione sanciti dai Trattati europei; la crescente mobilità intraeuropea evidenzia l'urgenza di politiche più inclusive e coordinate in materia di cittadinanza, con dei passi concreti per il rafforzamento della cittadinanza europea. Può considerarsi un esempio, in tal senso, l'accordo siglato nel 2021 tra Spagna e Francia per il riconoscimento della doppia cittadinanza, a dimostrazione della fattibilità di un'analoga intesa anche con l'Italia che miri a mantenere i diritti politici e civili dei cittadini coinvolti rafforzando, al contempo, i legami bilaterali tra i due Paesi e favorendo l'integrazione degli italiani nella vita pubblica nazionale”.
“La bozza di convenzione con le autorità spagnole presentata dal Governo italiano a dicembre 2023, ispirata all'accordo franco-spagnolo, mira a garantire ai cittadini italiani residenti in Spagna la possibilità della doppia cittadinanza. Tuttavia, - ricorda la deputata – le elezioni parlamentari anticipate in Spagna e la complessa formazione del nuovo Governo hanno rallentato le trattative sull'accordo che riveste una fondamentale importanza strategica non solo per i cittadini coinvolti, ma anche per l'immagine e la credibilità dell'Italia nel promuovere politiche di tutela dei propri connazionali residenti all'estero”.
Citate le interrogazioni, risoluzioni e mozioni da lei presentate lo scorso anno, Onori cita le conclusioni adottate durante il IV Foro parlamentare Spagna-Italia, svoltosi a Madrid a ottobre 2024, che “contengono per la prima volta una dichiarazione congiunta con un'esortazione ai Governi di Spagna e Italia a procedere con i negoziati bilaterali in corso per la conclusione dell'accordo sulla doppia cittadinanza”.
La conclusione dell'accordo Italia – Spagna “rappresenterebbe la concreta attuazione del principio di reciprocità posto alla base del diritto internazionale e diplomatico e dei rapporti tra gli Stati: la possibilità per i cittadini spagnoli residenti in Italia di ottenere la doppia cittadinanza costituirebbe un elemento di equilibrio, favorendo un clima di fiducia e collaborazione tra i due Paesi. Tale prospettiva risponderebbe, poi, anche alle sollecitazioni provenienti dalle comunità italiane all'estero, che sono state più volte espresse dai Comitati degli italiani all'estero (Comites) e dal Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie) nell'ottica della necessità di semplificare le procedure per il riconoscimento della doppia cittadinanza con Paesi membri dell'Unione europea; la questione della doppia cittadinanza si inserisce, inoltre, in un contesto ben più ampio, oggetto di discussione anche in sede di Parlamento europeo, dove più volte è stata affermata l'esigenza di armonizzare le normative nazionali degli Stati membri in materia di cittadinanza, rafforzando così l'identità europea e garantendo uguali diritti a tutti i cittadini europei”.
Al Ministro, quindi, Onori chiede “se intende attivarsi, con la massima priorità, per riavviare e finalizzare il negoziato intrapreso nel 2023 con le autorità spagnole, al fine di concludere un accordo bilaterale che consenta, nel rispetto del principio di reciprocità, ai cittadini italiani residenti in Spagna di acquisire la cittadinanza spagnola senza dover rinunciare a quella italiana, realizzando così un precedente positivo per l'elaborazione di una normativa europea armonizzata in materia di cittadinanza, in linea con i principi del Trattato di Lisbona”. (aise)