La Marca (Pd) al MAIE: ipocrisia imbarazzante. Non metta in discussione il mio impegno sulla cittadinanza

ROMA\ aise\ - “Chi, in queste ore, insinua dubbi sulla mia assenza al momento del voto finale sul decreto-legge in materia di cittadinanza mente sapendo di mentire. Sono stata presente in Aula per tutto l’iter del provvedimento, ho partecipato attivamente al dibattito in Commissione e in Assemblea, presentando emendamenti, proposte concrete e portando avanti, come ho sempre fatto, le istanze degli italiani nel mondo. L’unica votazione a cui non ho potuto prendere parte è stata quella finale sul testo definitivo a causa di un’urgenza medica non differibile. I verbali del Senato lo confermano. Nessuna missione. Chi scrive il contrario è vittima di un risentimento nei miei confronti dovuto magari ai risultati delle ultime elezioni”. Così, Francesca La Marca, senatrice del Pd eletta in Centro e Nord America, ha riposto alle accuse di Vincenzo Odoguardi, vicepresidente del MAIE, che ieri si lamentava delle assenze in aula durante il voto sul DL Cittadinanza.
La Marca ha quindi detto di non voler “accettare lezioni da chi strumentalizza l’assenza da un voto per tentare di oscurare un lavoro che porto avanti da anni”. Anzi, secondo quanto espresso dalla senatrice, “è anche grazie alla mia costante pressione, alle interrogazioni, agli emendamenti e a una raccolta firme durata mesi, se oggi, per la prima volta dopo decenni, si riaprono i termini per il riacquisto della cittadinanza italiana per chi l’ha persa per naturalizzazione”. Questo, per La Marca è “un risultato concreto, che ho costruito passo dopo passo, ascoltando le comunità italiane nel mondo e traducendo in atti legislativi le loro richieste”. E quindi, la senatrice eletta all’estero si chiede: “dov’era il MAIE quando ho raccolto le firme per portare in commissione il ddl a mia prima firma sul riacquisto della cittadinanza e si è rifiutato di firmare? Dov’è il loro impegno nei riguardi degli italiani nel mondo?”.
La Marca ha quindi definito “un’ipocrisia imbarazzantequella del MAIE di “far parte della maggioranza e sostenere questo Governo” ma “essere del tutto ininfluenti”. Fino ad ora, ha scritto la senatrice, “hanno sostenuto tutti i provvedimenti della maggioranza e all’improvviso votano contro? Se avessero davvero un ruolo rilevante, sarebbero riusciti a convincere gli alleati di governo a fare un passo indietro su questo decreto”.
“Scegliere di attaccare chi lavora con serietà e coerenza è facile – ha concluso l’eletta all’estero – ma i cittadini, per fortuna, sanno distinguere tra chi fa propaganda e chi costruisce risultati. Continuerò a battermi per una legge sulla cittadinanza giusta e inclusiva, come ho sempre fatto, con determinazione, responsabilità e rispetto verso le comunità italiane nel mondo. Non saranno le polemiche strumentali a fermarmi”. (aise)