La pace con l’ascolto: La Marca (Pd) a Malaga per la XVIII Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo

ROMA\ aise\ - “Il Mediterraneo è da sempre un crocevia di popoli, religioni e culture. E questa pluralità ha rappresentato, nei secoli, una straordinaria ricchezza per l’intera Regione. L’Andalusia ne è un esempio emblematico: qui, per lunghi periodi, musulmani, ebrei e cristiani hanno convissuto pacificamente, dando vita a un patrimonio condiviso che si è espresso nell’arte, nella letteratura, nell’architettura e nella scienza. Lo stesso intreccio di civiltà si ritrova in altre aree del Mediterraneo, come nella presenza greca in Sicilia, in quella spagnola in Sardegna o in quella musulmana nei Balcani”. Questo l’inizio dell’intervento della Senatrice del Pd eletta in Europa, Francesca La Marca, in occasione diciottesima sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo e del nono Vertice dei Presidenti dei Parlamenti membri, tenutisi a Málaga, in Spagna, dal 25 al 27 giugno scorsi.
Nel corso del suo intervento, la Senatrice ha sottolineato l’importanza della nascente sottocommissione sul dialogo interreligioso e interculturale, istituita in seno alla Commissione Cultura. “La pace – ha affermato la senatrice dem – si costruisce solo attraverso l’ascolto reciproco e il dialogo. In un momento storico segnato da tensioni e instabilità, è fondamentale che le due sponde del Mediterraneo si uniscano non solo contro il terrorismo, ma anche contro le nuove forme di egemonia imposte dalle superpotenze globali”.
La sessione plenaria di Málaga ha rappresentato il momento culminante della presidenza spagnola dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, presidenza che è stata trasmessa all’Egitto per il prossimo mandato.
La celebrazione del nono Vertice dei Presidenti dei Parlamenti e della diciottesima sessione plenaria ha segnato ufficialmente la conclusione dei lavori della presidenza spagnola. Il Vertice ha riunito i Presidenti e Vicepresidenti dei Parlamenti dei 27 Stati membri dell’Unione europea, oltre al Parlamento europeo, all’Albania, Bosnia-Erzegovina, Monaco e Montenegro; nonché i rappresentanti degli 11 Paesi che compongono l’area meridionale dell’Assemblea: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia e Mauritania.
L’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo continua a rappresentare una piattaforma strategica di dialogo e cooperazione tra i Paesi delle due sponde, volta a promuovere stabilità, sviluppo sostenibile e coesione regionale nel Mediterraneo. (aise)