Referendum: ultima settimana per l’opzione dei temporaneamente all’estero

ROMA\ aise\ - Si avvicina la scadenza del 7 maggio, ultimo giorno utile per gli italiani temporaneamente all’estero che, ai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno, vogliono votare per corrispondenza.
Entro quella data, infatti, i connazionali dovranno inviare apposita opzione al loro Comune di residenza.
Possono esercitare questa opzione gli elettori che, residenti in Italia, per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade la data di svolgimento delle prossime consultazioni referendarie (8-9 giugno 2025), e i familiari che vivono con loro.
Per votare per corrispondenza e dunque ricevere il plico elettorale contenente le schede per il voto, questi elettori dovranno far pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione entro, come detto, mercoledì 7 maggio 2025.
L’opzione deve essere inviata al Comune – insieme a copia del documento di identità – per posta, posta elettronica ordinaria o certificata, oppure essere presentata a mano, sempre al Comune, anche da persona delegata dall’interessato.
L’opzione deve contenere l’indirizzo postale estero completo a cui andrà inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (cioè trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi (nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni) in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti oppure di essere familiare convivente di un cittadino che si trova in queste condizioni). Questa procedura si applica anche ai cittadini italiani iscritti all’AIRE temporaneamente dimoranti in una CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE diversa da quella di stabile residenza.
È possibile revocare l’opzione sempre entro il 7 maggio.
L’opzione si può esercitare in carta semplice o usando il modulo pubblicato online sui siti dei Consolati e sul sito del Ministero dell’Interno. (aise)