Ritardi nei pagamenti degli Enti gestori: Ricciardi (Pd) interroga Tajani

ROMA\ aise\ - Regolarizzare i pagamenti degli Enti gestori così come fissati dalla circolare 4/2022. A chiederlo è Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, che insieme ai colleghi Porta, Carè e Di Sanzo ha interrogato in merito il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, portando come esempio la situazione che vivono gli enti attivi in Francia.
“Gli Enti gestori operativi in Francia, costituiti come associazioni senza scopo di lucro ai sensi della Loi 1901, svolgono da decenni un ruolo essenziale nella promozione della lingua e della cultura italiana nel sistema scolastico francese, intervenendo gratuitamente nelle scuole statali in conformità ai princìpi repubblicani di gratuité, liberté, égalité e fraternité”, si legge nella premessa. “Tale impegno ha assicurato la continuità dell'insegnamento dell'italiano dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, contribuendo in modo decisivo anche allo sviluppo di nuove sezioni, e ha assicurato l'erogazione dei corsi Eile (Enseignements internationaux langue ètrangère), quest'ultimi previsti dall'accordo bilaterale italo-francese entrato in vigore nel settembre 2023”.
“Negli ultimi anni – riporta il deputato – gli Enti segnalano crescenti difficoltà amministrative e gestionali, divenute strutturali, che ne compromettono la capacità di programmare e garantire il regolare avvio delle attività scolastiche annuali. Con la circolare ministeriale n. 4/2022 si era auspicato un nuovo corso nella gestione dei contributi, anche grazie al passaggio da una contabilità basata sull'anno solare a una basata sull'anno scolastico, misura accolta positivamente dagli enti in quanto più aderente al calendario delle attività; la stessa circolare, al punto 8, stabilisce che l'anticipo del contributo debba essere erogato subito dopo la dichiarazione di accettazione da parte del soggetto beneficiario. Tale previsione intendeva evitare ritardi nell'avvio dei corsi e prevenire criticità di cassa, consentendo agli Enti di assumere tempestivamente il personale docente secondo la normativa francese”.
“Il successivo decreto attuativo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale n. 1049 del 20 settembre 2024, che disciplina l'erogazione del contributo per l'anno scolastico 2025/2026, - puntualizza Ricciardi – ha reintrodotto le percentuali 40 per cento anticipo – 40 per cento tranche intermedia – 20 per cento saldo, anziché le modalità più favorevoli previste inizialmente per l'a.s. 2024/2025 (20 per cento - 50 per cento - 30 per cento). Inoltre, il decreto condiziona l'erogazione dell'anticipo alla «verifica dell'insussistenza di eventuali situazioni contabili pendenti» relative alla rendicontazione dell'anno precedente, introducendo di fatto un vincolo che la circolare n. 4/2022 non contemplava”.
“Gli enti – evidenzia il deputato – rispettano regolarmente la scadenza del 30 settembre per la presentazione della rendicontazione finale, che viene esaminata dagli Uffici diplomatico-consolari già nel mese di ottobre. Tuttavia, nonostante tale tempistica, anche per l'a.s. 2025/2026 l'erogazione dell'anticipo risulta avvenire solo nel mese di novembre, con ritardi ormai sistematici che ostacolano la programmazione didattica e finanziaria; il saldo del 20 per cento, erogato solo dopo la verifica finale del rendiconto, rimane a lungo bloccato; l'anticipo del 40 per cento, se versato con settimane di ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico, non consente di coprire le spese iniziali di gestione, in particolare quelle legate ai contratti del personale docente. Di conseguenza gli Enti, che per norma possono presentare progetti con un minimo del 5 per cento di entrate proprie, si trovano a dover anticipare di fatto fino al 60-70 per cento dei costi, spesso ricorrendo a scoperti bancari, con oneri e responsabilità personali per i presidenti, che operano a titolo gratuito o con rimborso spese”.
Quanto al caso specifico della Francia, Ricciardi rileva che “nonostante il ruolo determinante svolto dagli enti gestori nella salvaguardia e nella diffusione della lingua italiana nel Paese, essi non risultano coinvolti nei momenti consultivi promossi nell'ambito dello Sfim – Sistema della formazione italiana nel mondo –, quali tavole rotonde, Stati Generali o incontri istituzionali finalizzati alla programmazione delle politiche linguistiche all'estero”.
Al Ministro, quindi, si chiede “se non ritenga necessario e urgente adottare iniziative volte a riallineare la prassi amministrativa all'impianto della circolare n. 4/2022, garantendo l'erogazione dell'anticipo immediatamente dopo la dichiarazione di accettazione, senza condizionarlo alla rendicontazione dell'anno precedente, così da assicurare agli enti gestori in Francia la possibilità di avviare puntualmente le attività scolastiche” e “quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare stabilità finanziaria e continuità operativa agli enti gestori, riconoscendone formalmente il ruolo all'interno dello Sfim e prevedendo meccanismi strutturali e non emergenziali di sostegno, necessari per la tutela e lo sviluppo dell'insegnamento dell'italiano nel sistema scolastico francese”. (aise)