Commissione Ue: facilitare il voto alle elezioni europee e comunali dall'estero

BRUXELLES\ aise\ - Lo scorso 24 giugno è stata adottata la Direttiva europea sui diritti elettorali dei “cittadini mobili” dell'Unione Europea alle elezioni del Parlamento europeo. Gli Stati membri hanno tempo fino a giugno 2027 per recepire la Direttiva nelle legislazioni nazionali.
Le norme riguardano il diritto di voto alle europee e alle elezioni comunali degli europei che vivono in un altro Stato membro. Proposte dalla Commissione nel novembre 2021, le nuove norme impongono agli Stati membri di fornire informazioni tempestive e chiare sulla registrazione degli elettori, sulla data delle elezioni e sulle procedure di voto, garantendo che tali informazioni siano fornite in una lingua ampiamente compresa dagli elettori.
Per rafforzare ulteriormente i diritti dei cittadini mobili dell'UE, gli europei residenti in un altro Stato membro avranno ora lo stesso accesso al voto anticipato e, se disponibile, al voto per corrispondenza o online alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato membro in questione. Inoltre, nuovi modelli semplificheranno il processo di registrazione sia per gli elettori sia per i candidati, e un nuovo sistema sicuro, fornito dalla Commissione Ue, aiuterà i paesi a condividere i dati per evitare il voto multiplo.
"L'adozione della direttiva è una grande vittoria per gli europei che vivono all'estero”, ha commentato Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. “Votare più facilmente significa che tutti possono facilmente definire le politiche che stanno loro a cuore, rafforzando così la democrazia per tutti."
Secondo Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori, "nessuno dovrebbe incontrare ostacoli al voto, indipendentemente dal paese europeo che considera casa propria. Le nuove norme miglioreranno l'accesso a informazioni chiare e multilingue, garantiranno diritti di voto equi e paritari e rafforzeranno le garanzie per tutti gli europei".
Una recente relazione sulle elezioni del Parlamento europeo del 2024 ha rivelato che, sebbene vi siano circa 14 milioni di cosiddetti cittadini mobili, pochissimi votano effettivamente alle elezioni europee.
Gli italiani all’estero
Alle europee gli italiani che risiedono in uno dei paesi dell’Unione – se non scelgono di votare per i candidati del paese di residenza – votano nei seggi allestiti dalla Farnesina. Votano ai seggi anche i connazionali temporaneamente all’estero che ne facciano richiesta nei tempi stabiliti.
I residenti nei Paesi extra Ue, invece, votano solo se tornano nel proprio Comune di origine.
Alle elezioni del 2024 si recò a votare nei seggi all’estero (451 quelli allestiti dalla Farnesina l’anno scorso) il 7,11% degli aventi diritto. (aise)