Trump e Von der Leyen: intesa storica sui dazi/ Meloni: “accordo positivo, ma servono dettagli” - di Gabriella Ferrero

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WASHINGTON\aise\ - Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo commerciale di portata storica, annunciato dal presidente americano Donald Trump e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo un incontro al lussuoso Golf Club di Turnberry, in Scozia. L’intesa prevede una tariffa uniforme del 15% sulla maggior parte dei beni europei importati negli Stati Uniti, incluse auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Restano esclusi acciaio e alluminio, per i quali “la situazione resta com’è”, ha precisato Trump.
Il Presidente americano ha definito l’intesa “la più grande mai raggiunta”, sottolineando che l’UE si impegnerà ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia statunitense e una “grande quantità” di equipaggiamenti militari “di altissima qualità”. Previsti inoltre “dazi zero” su una lista di prodotti strategici, tra cui aeromobili e relativi componenti, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, prodotti agricoli selezionati e materie prime essenziali.
Un punto che suscita riflessione riguarda le trattative precedenti condotte dall’Italia. La premier Giorgia Meloni, nei mesi scorsi, era riuscita se non ad ottenere, ma almeno a proporre a Trump una promessa di tariffe ridotte al 10% sui prodotti italiani, grazie a una mediazione che era stata considerata cruciale nei rapporti bilaterali.
“Penso che sarà fantastico per entrambe le parti”, ha commentato Trump. Von der Leyen ha parlato di un “lavoro difficile” ma conclusosi positivamente: “È stato un duro lavoro da parte degli staff, e di questo li ringrazio, ce l’abbiamo fatta. Ed è un bene, davvero positivo”.
Dall’Italia, la Presidente del consiglio Giorgia Meloni ha accolto con prudenza la notizia: “Considero positivo che ci sia un accordo, ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare meglio”, ha dichiarato da Addis Abeba. Una nota congiunta di Meloni, Salvini e Tajani ha evidenziato che l’intesa “scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”.
Non c’è ancora una decisione finale sul settore degli alcolici, mentre i dettagli tecnici dell’accordo verranno chiariti nelle prossime settimane. L’intesa, oltre a definire nuovi assetti tariffari, segna un importante passo verso una maggiore cooperazione economica tra Stati Uniti e Unione Europea in un momento di tensioni globali e sfide economiche comuni. Il nuovo quadro commerciale potrebbe ridisegnare i rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico, ma resta da capire come verranno tutelati i singoli settori nazionali, a partire dal Made in Italy, tradizionalmente esposto al rischio di politiche protezionistiche. Le prossime settimane saranno decisive per capire l’effettivo impatto di questa intesa “storica”, che potrebbe aprire la strada a nuove forme di cooperazione economica ma anche a un delicato riequilibrio degli interessi interni all’UE. (gabriella ferrero\aise)