È lo statunitense Prevost il nuovo Papa: si chiamerà Leone XIV

ROMA\ aise\ - “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”, a dirlo è stato Dominique Mamberti, Cardinale Protodiacono, che ha annunciato poco fa l’elezione di Robert Francis Prevost come nuovo Papa, che prenderà il nome di Leone XIV, davanti una folla di quasi 100 mila persone con migliaia di bandiere provenienti da tutto il mondo a Piazza San Pietro. Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Stati Uniti, è il 267esimo successore di Pietro.
Ha preso poi parola il nuovo Papa, in un discorso molto orientato alla Pace nel mondo e proclamando vicinanza specialmente ai più bisognosi, in continuazione a ciò che predicava Papa Francesco, salutato e ringraziato durante il primo discorso dal balcone di San Pietro (in cui ha parlato anche in spagnolo data la sua vicinanza al Perù, dove ha vissuto per anni e dove è stato missionario), e benedicendo Roma con: “il male non prevarrà”.
“La pace sia con tutti voi!” sono state le prime parole del nuovo Pontefice. “Questo è il primo saluto del Cristo risorto. Il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di Pace raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La Pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata, disarmante. Proviene da Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nelle nostre orecchie le parole di Papa Francesco, che benediva Roma durante la Pasqua. Il Papa che benediva. Consentitemi di fare la stessa benedizione: il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, l’umanità necessita di Lui come ponte per essere raggiunti da Dio e dal suo amore. Aiutateci a costruire quei ponti, per essere un solo popolo sempre in Pace. Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando la Pace, la giustizia, per lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo senza paura, per proclamare il Vangelo e per essere missionari. Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano. Che ha detto: con voi sono cristiano e per voi Vescovo. E in questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria per la quale Dio ci ha preparato. Alla Chiesa di Roma un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme di essere una chiesa sempre pronta a ricevere, ad accogliere tutti quelli che hanno bisogno, la nostra presenza. E poi un saluto in Perù, dove un popolo fedele ha dato tanto per continuare ad essere una chiesa fedele di Gesù Cristo. A tutti voi, vogliamo essere una chiesa che cerca sempre la Pace, la Carità, e cerca di essere vicino a coloro che soffrono. Oggi, il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, vorrei pregare insieme a voi, per questa nuova missione, per la Chiesa e per la Pace nel mondo e chiediamo la grazia a Maria”.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri). I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981. Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
A 27 anni è arrivato a Roma, inviato dall'Ordine per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino. A 69 anni è diventato vescovo della stessa città.
Il 19 giugno 1982 riceve l'ordinazione sacerdotale, due anni dopo consegue la Licenza.
Subito viene inviato a lavorare nella missione di Chulucanas, a Piura, in Perù (1985-1986). Mentre perfeziona gli studi solidifica la sua presenza nello Stato del Sudamerica: nel 1988 approda alla missione di Trujillo come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei Vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Lì è stato priore di comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998). Nell'Arcidiocesi di Trujillo è stato vicario giudiziario (1989-1998), professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario Maggiore "San Carlos e San Marcelo".
Buona parte del suo cursus honorum è però legato anche al suo Paese, gli Stati Uniti. Nel 1987 viene eletto direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia Agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, Illinois.
Facendo un salto in avanti negli anni, tornato dal Perù, nel 1999 è eletto priore provinciale della Provincia “Madre del Buon Consiglio” (Chicago). Dopo due anni e mezzo, il Capitolo generale ordinario lo ha eletto priore generale, ministero che l'Ordine gli ha nuovamente affidato nel Capitolo generale ordinario del 2007.
Dal marzo del 2018 al 2023 è stato secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i Vescovi nel 2020.
Nel 2023 arriva una nuova chiamata a Roma, da parte di Papa Francesco: Prevost è presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina e prefetto del Dicastero per i Vescovi. L’importante incarico prevede la nomina dei vescovi in tutto il mondo. Il 30 settembre 2023 Francesco lo ha creato cardinale. Guardando ai punti cardine del pontificato di Francesco, Leone XIV ne ha sempre condiviso l’approccio a temi come la lotta al cambiamento climatico e all’attenzione verso i migranti. Simile anche l’atteggiamento in generale di vicinanza ai fedeli, senza quindi elevarsi al di sopra di loro, specie con riguardo ai più sfortunati, e un carattere discreto e riservato. (aise)