Il Presidente Mattarella in Portogallo

ROMA\ aise\ - Due giorni in Portogallo per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giunto ieri a Coimbra dove, insieme al Re di Spagna Felipe VI, ha ricevuto il Dottorato Honoris Causa nell’ambito del XVIII Summit COTEC Europa in corso oggi.
All’Università di Coimbra – dove il Presidente ha trovato ad attenderlo anche alcuni studenti italiani che hanno intonato per lui l’Inno nazionale – Mattarella ha ricevuto l’onorificenza accademica alla presenza di Rui Marcos, Relatore della Facoltà di Giurisprudenza, Raquel Freire, Relatore della Facoltà di Economia e Marcelo Rebelo De Sousa, Presidente della Repubblica del Portogallo.
“Considero tra i compiti più nobili e avvincenti delle istituzioni universitarie quello di stimolare questa genuina, spesso poliedrica, aspirazione di tanti giovani alla conoscenza e al confronto”, le parole del Presidente. “Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come ne discende disposizione a innovare, a costruire e a cumulare capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche, a mio avviso, manifestazione di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”.
“Se prendo ad esempio la nostra storia, essa è stata per certi aspetti segnata da tappe di un tragitto affine”, ha riflettuto Mattarella. Italia e Portogallo hanno “affrontato battaglie simili affinché prevalessero nelle nostre società gli ideali di democrazia, di libertà, di rispetto dei diritti dei cittadini, di pluralismo politico, ripudiando regimi autoritari e oscurantisti. Ho sempre trovato particolarmente evocativo che le rispettive ricorrenze del 25 aprile accomunino il popolo portoghese e quello italiano, celebrandone il percorso democratico sostenuto dal coraggio delle rispettive genti”.
Una “evoluzione” che “ha trovato sostegno e nutrimento nel progetto ambizioso della Comunità europea, cui questa prestigiosa Università partecipa formando futuri leader: penso ad esempio alla nuova Mediatrice europea, Teresa Anjinho, “Alumna” della Facoltà di Giurisprudenza presso questo Ateneo, e formatasi anche in Italia, prima nell’Università di Roma – dove anch’io ho studiato - poi a Padova. Le spetta un compito fondamentale: rafforzare fiducia tra Unione e cittadini, sostenendo i più elevati standard di integrità nelle istituzioni comunitarie. Il mio auspicio è che ciò sia d’esempio per le studentesse e gli studenti di questa e di ogni altra Università europea”.
Oggi Mattarella, de Sousa e Re Felipe VI partecipano alla sessione di chiusura del XVIII Simposio COTEC Europa, presso il Convento di San Francesco, a Coimbra.
Il tema di questa edizione è “A Call To Action”, un invito ad una cooperazione europea coesa per affrontare i profondi cambiamenti globali in atto. Quest’anno il Summit, che celebra i 20 anni dalla prima edizione (Roma, 2005), segna l’ultimo incontro tra i tre Capi di Stato prima del termine del mandato del Presidente portoghese. La relazione principale è affidata a Mario Draghi. (aise)