L'incontro con l'altro è l'essenziale per contrastare l'odio: il messaggio di Mattarella al Meeting per l’amicizia fra i popoli

RIMINI\ aise\ - Un meeting che "offre anche quest’anno il proprio contributo di cultura, dialogo e umanità". Un meeting che si interroga sul presente e sul futuro, sempre alla ricerca dell'essenziale. È proprio l'essenziale il tema al centro del Meeting per l'amicizia fra i popoli al via oggi a Rimini a cui Mattarella ha voluto mandare un messaggio chiaro: "l'essenziale è rimettere al centro la persona".
"È una vicenda che ha saputo interrogarsi sulle ragioni fondanti della nostra società e che continua a rinnovarsi, coinvolgendo giovani e meno giovani, cercando di cogliere oltre le contingenze ciò che si muove più nel profondo - ha scritto Mattarella nella sua missiva a Bernhard Sholz, Presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli -. Rivolgo a quanti vi prenderanno parte il saluto più caloroso, nella certezza che le giornate di Rimini risulteranno per tutti un prezioso arricchimento, e agli organizzatori e ai volontari esprimo l’apprezzamento per l’impegno dispiegato. Il tema di questa edizione esprime le radici culturali del Meeting proponendo uno sguardo aperto alle straordinarie trasformazioni che stiamo vivendo".
E non è per niente scontata questa ricerca dell’essenziale, in un momento della storia che vede "i flussi globali delle informazioni diventare fiumi in piena, mentre le tecnoscienze mostrano soluzioni fino a ieri inimmaginabili, mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo. Eppure, a fronte di tante nuove chances per l’umanità, tocchiamo con mano l’orrore, le atrocità e l’escalation delle guerre, le volontà di dominio, con un drammatico ritorno al passato. Sentimenti di paura, sfiducia, talvolta indifferenza, non di rado rancore e odio, si riaffacciano".
Per questo, secondo il Capo dello Stato, l'essenziale "è rimettere al centro la persona. Il desiderio di vita e di pienezza, nella relazione con la comunità. Perché l’essenziale non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire. L’impegno educativo e culturale, di cui il Meeting si fa testimone, ha grande valore". (aise)