Bellunesi nel mondo/ Ester Fedon: da Domegge a Tokyo, giovane bellunese in Giappone – di Marco Crepaz

BELLUNO\ aise\ - “Un percorso personale e professionale che unisce il Cadore e il Giappone: è quello di Ester Fedon, giovane bellunese originaria di Domegge, oggi residente a Daneda, nei pressi di Tokyo”. Ne scrive Marco Crepaz nel numero di ottobre di “Bellunesi nel mondo”, mensile dell’omonima associazione diretto da Dino Bridda.
“Dopo aver frequentato il liceo classico “Tiziano” a Belluno, Ester ha proseguito gli studi a Bologna laureandosi in filosofia, con un approfondimento sul pensiero orientale, in particolare buddismo, zen e shintoismo. Proprio da lì è nato l’interesse per la lingua giapponese, coltivato grazie alla possibilità di sostenere esami aggiuntivi durante il percorso universitario.
Nel 2018 aveva vinto una borsa di studio per studiare a Kyoto, ma a causa della pandemia dovette rinunciare. Il sogno giapponese, però, si è concretizzato anni dopo grazie a un’opportunità professionale con Ebara, azienda giapponese con sede anche a Vicenza, dove Ester ha lavorato prima del trasferimento.
Oggi lavora nella sede nipponica dell’azienda e vive un’esperienza intensa e arricchente: “è un mondo completamente diverso – ha raccontato – ma essere italiani aiuta: siamo accolti con grande simpatia e curiosità”.
Pur lavorando in un contesto internazionale dove l’inglese è lingua veicolare, la conoscenza del giapponese le è stata utile per integrarsi meglio. L’impatto culturale, seppur forte, è stato mitigato dalla lunga preparazione accademica. Ester ha raccontato anche delle sue giornate libere: tra escursioni in montagna e viaggi, non manca mai la voglia di esplorare il Paese. E quando può, promuove le Dolomiti, portando amici giapponesi a scoprire luoghi come le Tre Cime e il Sorapìs.
Un’esperienza che le ha anche fatto riscoprire il valore delle origini: “vivere lontano fa rivalutare le nostre montagne, il silenzio, la natura incontaminata. Tokyo è una metropoli affascinante, ma a volte manca il contatto autentico con l’ambiente”.
Tra lavoro, lingua, adattamento culturale e cucina – “il ramen d’inverno è il mio preferito” – Ester si racconta come possibile “ambasciatrice” informale del Bellunese in Giappone. E chissà che in futuro non possa nascere un punto di riferimento per i bellunesi anche a Tokyo.
Per ora, però, il Giappone resta casa: “mi piacerebbe restare ancora un po’. È un’esperienza che mi sta dando tanto, anche se ogni tanto un po’ di nostalgia si fa sentire””. (aise)