Corriere Canadese/ Italianità protagonista con il National Day del Consolato – di Marzio Pelù

TORONTO\ aise\ - “Italianità sotto i riflettori grazie all’Italian National Day organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Toronto al Liberty Grand Entertainment Complex”. Come riporta Marzio Pelù in un articolo pubblicato dal Corriere Canadese, quotidiano bilingue diretto a Toronto da Francesco Veronese, “martedì sera, nella Governor’s Room illuminata di bianco-rosso-e-verde, il console generale Luca Zelioli, ospitale padrone di casa, ha accolto i numerosissimi invitati, tutti illustri esponenti della comunità italiana in Canada.
Intorno alla sala, a fare da cornice all’evento, ristoratori e produttori agroalimentari italocanadesi, che hanno deliziato i presenti con gustose proposte cucinate dal vivo.
Terminata l’accoglienza degli ospiti nella sala, l’attenzione si è spostata sul palco dove la console Giulia Romani ha introdotto i tre inni nazionali di Italia, Canada ed Europa, eseguiti dal vivo da un quartetto d’archi formato da giovani musicisti del Royal Conservatory of Music di Toronto.
Quindi, dopo un video intervento del vicepremier e ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani, hanno preso la parola il ministro dell’Immigrazione e del Lavoro dell’Ontario, David Piccini, che è di origine italiana, e lo stesso console Luca Zelioli: entrambi hanno sottolineato l’importante ruolo svolto dalla comunità italiana a Toronto e nel Canada, sia storicamente che attualmente, a tutti i livelli.
Proprio per sottolineare la valenza del contributo italiano, il console Zelioli ha voluto consegnare, in questa occasione, le onorificenze assegnate dalla Presidenza della Repubblica Italiana a due esponenti della comunità italocanadese che hanno dato tanto alla causa dell’italianità in Nord America: Giuseppe Raffa, docente universitario in pensione di Lingua e Letteratura Italiana e già viceconsole onorario a London, Ontario, e Stanislao Carbone, studioso e scrittore, viceconsole onorario a Winnipeg, Manitoba. Due limpidi esempi di attaccamento alle proprie radici che affondano in quella terra lontana, lasciata tanti anni fa ma mai dimenticata”. (aise)