IlMitte.com/ Cosa ha detto Friedrich Merz nel suo primo discorso da Cancelliere


BERLINO\ aise\ - “Nella sua prima dichiarazione ufficiale come Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha presentato un programma incentrato principalmente sulla politica estera e sulla sicurezza, mostrando un approccio più moderato rispetto allo stile combattivo e sprezzante con il quale i tedeschi hanno imparato a conoscerlo. Il discorso, strutturato attorno al concetto di “Responsabilità per la Germania” – slogan che dà anche il nome all’accordo di coalizione – è disponibile anche online: un testo di circa quaranta pagine nelle quali Merz lavora per veicolare un’immagine di calma autorità e di sicurezza, in un certo contrasto con gli inizi tortuosi del suo cancellierato. In particolare, l’opposizione sembra determinata a non permettergli di dimenticare di essere stato il primo Cancelliere della storia a non essere eletto al primo scrutinio”. A riportarne una sintesi è “ilMitte.com”, quotidiano online diretto a Berlino da Lucia Conti.
“I punti principali del primo discorso da Cancelliere di Friedrich Merz
Ucraina
Il nuovo capo del governo, nel suo discorso, non ha esitato a esprimersi immediatamente sulla questione ucraina, delineando tre punti principali: l’impegno a continuare a fornire un sostegno consistente, coordinare gli sforzi con gli alleati europei e americani, e rifiutare qualsiasi soluzione che preveda una pace imposta alle condizioni di Vladimir Putin. Merz ha identificato chiaramente la Russia come un nemico, sostenendo che il Paese guidato da Putin sta conducendo una guerra ibrida contro la Germania, con l’obiettivo di dividere e destabilizzare la nazione.
Nel corso del suo intervento, ha ripetutamente affermato che la Germania sosterrà l’Ucraina “senza se e senza ma”, precisando che, pur non essendo una parte belligerante, Berlino non è nemmeno neutrale nel conflitto.
Politica estera
Sul fronte delle relazioni internazionali, il Cancelliere ha promesso “affidabilità e prevedibilità” nei rapporti con partner e alleati e si è anche riferito all’eredità di Helmut Kohl, Merz, sottolineando l’importanza dell’Europa come “comunità di valori e di cultura”. Ha menzionato inoltre di aver avuto due conversazioni telefoniche con il presidente americano Donald Trump, evitando qualsiasi critica verso l’amministrazione statunitense nonostante il suo noto scetticismo.
Merz ha manifestato l’intenzione di coinvolgere Washington nell’iniziativa coordinata fra Germania, Francia, Polonia e Regno Unito per stabilire un cessate il fuoco di trenta giorni come base per un negoziato di pace russo-ucraino.
Merz ha affrontato anche la questione israeliana affermando, in linea con la posizione storica dell’Unione, che “l’esistenza e la sicurezza di Israele sono la nostra ragion d’essere”, riprendendo quasi testualmente quanto dichiarato da Angela Merkel nel 2008 davanti al Knesset, il Parlamento isrealiano. Il neo-Cancelliere ha collegato la questione dell’antisemitismo al tema dell’immigrazione, sostenendo che “l’immigrazione, in gran parte incontrollata, ha travolto la nostra società negli ultimi anni” e proponendo un “maggiore controllo” alle frontiere nazionali “in conformità con il diritto europeo”.
Sicurezza e difesa
In materia di sicurezza, Merz ha ribadito l’impegno per la creazione di un Consiglio di sicurezza nazionale e ha annunciato che la Bundeswehr diventerà “l’esercito convenzionalmente più forte d’Europa”, un obiettivo da raggiungere in parte attraverso il potenziamento del servizio militare volontario.
Economia e clima
Sul piano economico, il Cancelliere ha indicato l’intenzione di promuovere gli investimenti privati, rendendo i debiti fiscalmente deducibili per finanziare la maggior parte del pacchetto di investimenti attraverso l’economia e il mercato dei capitali. Fin da prima delle elezioni, inoltre, è noto che il Cancelliere e il suo partito hanno intenzione di abolire il sistema del reddito di cittadinanza, sebbene i dettagli concreti rimangano da definire con i partner socialdemocratici.
In materia di politica abitativa, Merz ha promesso di “costruire, costruire, costruire”, senza tuttavia fornire obiettivi quantificabili. Per quanto riguarda la politica climatica, ha assunto un atteggiamento cauto, limitandosi a promettere il mantenimento degli attuali obiettivi ambientali e senza approfondire la questione.
Un tono diverso
L’aspetto più significativo della dichiarazione è stato il cambiamento di tono del Cancelliere. Merz ha adottato un approccio più statista e meno polemico rispetto al passato, cercando di non concentrarsi su temi divisivi e affrontando solo di striscio le questioni che risultano anchea controverse con i partner di coalizione dell’SPD. Ha persino elogiato il predecessore Olaf Scholz per la sua gestione della crisi ucraina, definendo la sua reazione “innovativa e storica”.
Nonostante questo tentativo di riconciliazione, Merz ha evitato di menzionare temi cari ai socialdemocratici come giustizia sociale, uguaglianza, inclusione e povertà, suggerendo una chiara divisione di competenze all’interno della coalizione. Diversi osservatori politici, inoltre, hanno notato come la Germania Est non sia stata affatto menzionata nel discorso del Cancelliere e speculano sul perché di questa scelta – in un momento in cui è proprio la sensazione dei tedeschi dell’est di essere “lasciati indietro” a fornire il combustibile per la crescita del principale partito di opposizione: l’ultradestra di AfD.
Il leader della CDU/CSU ha definito la nuova coalizione con l’SPD una “coalizione di lavoro”, mostrandosi determinato, se non particolarmente entusiasta della collaborazione. Come ha successivamente osservato in parlamento Jens Spahn, capo del gruppo parlamentare CDU/CSU, entrambi i partiti “non volevano” questa coalizione e “devono ancora esercitarsi a governare insieme””. (aise)