MalindiKenya.net/ Guglielmo, primo laureato italiano nel migliore ateneo del Kenya - di Freddie del Curatolo


MALINDI\ aise\ - “Lui si chiama Guglielmo Casella, ed è il primo laureato italiano di sempre uscito dalla più prestigiosa università del Kenya, la Strathmore University di Nairobi. Un traguardo unico e importante che allo stesso tempo è un trampolino di lancio per un futuro che ha le radici nella terra africana ma fa volare i sogni in cielo per poterli realizzare in qualsiasi destinazione del mondo. è lo stesso Guglielmo, i cui genitori vivono da tempo nella capitale keniana, a raccontarci la sua storia”. Ad intervistarlo è stato Freddie del Curatolo per malindikenya.net.
““Mi sono laureato in Tourism and Hospitality Management, un percorso che mi ha dato tanto, sia a livello tecnico che personale. È stato un periodo intenso, fatto di studio, impegno e crescita. Ho incontrato docenti appassionati, professionisti del settore e compagni di corso che hanno contribuito a costruire la mia visione del turismo come strumento di scambio, sviluppo e rispetto culturale. Porterò sempre con me le risate insieme a loro. La mia generazione, in Africa, è piena di energia e voglia di fare: giovani che credono nel futuro e che vogliono costruire un Paese diverso”.
Il legame di Guglielmo con questo continente è iniziato tanti anni fa, in Tanzania, dove lavoravano i suoi genitori, prima di trasferirsi in Kenya.
“Mi hanno dato l’opportunità e il privilegio di conoscere da vicino una realtà completamente diversa. È stato proprio grazie a loro se oggi porto con me uno sguardo aperto sul mondo e un’affezione profonda per l’Africa. Poi è arrivato il Kenya, in particolare Malindi, dove ho avuto una prima esperienza lavorativa nel settore turistico. Lì ho capito che quella era la mia strada: l’ospitalità, il contatto umano, la capacità di accogliere e far sentire le persone a casa, anche a migliaia di chilometri di distanza. Così ho deciso di farne la mia professione”.
Non si è cullato sugli allori, il neolaureato, ed ha già iniziato a lavorare nell’hospitality, in Italia.
Un punto di partenza che rivela un sogno ambizioso e ben chiaro nella sua mente.
“Vorrei diventare general manager, sia di un grande albergo in Europa, o perché no di un safari lodge in Africa, magari proprio in quelle terre che mi hanno fatto innamorare del mestiere. L’idea di unire competenza, passione e radici personali in un contesto così speciale mi motiva ogni giorno”.
L’esperienza africana sarà sicuramente un valore aggiunto, per Guglielmo, che però confessa di sentire la propria italianità come parte integrante del suo approccio lavorativo.
“Mi sento profondamente italiano nel mio modo di gestire le relazioni, di curare i dettagli, di credere nel valore dell’accoglienza come cultura, non solo come mestiere, e credo sia un punto di forza nel settore dell’hospitality. Allo stesso tempo però quando sono lontano l’Africa mi manca moltissimo. Mi manca la luce, quella calda e avvolgente. Mi mancano i ritmi più lenti ma più umani, il sorriso genuino delle persone, la natura selvaggia che insegna l’umiltà”.
Umiltà e determinazione che saranno di sicuro il valore aggiunto di un giovane italiano che, con il miglior Kenya nell’anima e nella sua formazione, potrà spiccare il volo verso una carriera piena di soddisfazioni”. (aise)