Messaggero di Sant’Antonio/ San Gennaro a San Paolo – di Giorgia Miazzo

PADOVA\ aise\ - “San Gennaro, patrono di Napoli, è venerato il 19 settembre nella città partenopea e in Campania in qualità di vescovo martire associato al miracolo della liquefazione del sangue. Il giorno della venerazione del santo coincide con quello del suo martirio, nel 305 d.C., quando fu emessa la sua sentenza di morte per non aver rinnegato la sua fede. Considerato dai napoletani il protettore dalle calamità naturali, dagli avvenimenti disastrosi, dalle eruzioni e dai terremoti, nel 1980 papa Giovanni Paolo II lo proclamò patrono della Campania, e nel 1988 santo protettore dei migranti”. Ne scrive Giorgia Miazzo sul “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di settembre, in un articolo in cui esplora il culto del Santo in Brasile.
“Nel Duomo di Napoli si conservano le sue ossa e si custodiscono due ampolle di sangue solidificato nei secoli, ma, tre volte all’anno, la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, durante le celebrazioni, questo torna a liquefarsi, rappresentando per i credenti il ciclico miracolo di benedizione e di protezione.
Denominato são Januário in portoghese, è uno tra i santi più amati anche a San Paolo del Brasile, megalopoli dalla forte presenza di oriundi dove si stima che vivano oltre 10 milioni di italo-discendenti.
Dato che sale a 15 milioni se si calcolano gli italo-discendenti presenti in tutto lo Stato. Da tempo le feste italiane in Brasile sono tanto popolari da rientrare nel calendario turistico di diverse città, e qui la tradizionale Festa di san Gennaro chiude il ciclo dei molteplici eventi.
Nei fine settimana, dal 6 settembre al 5 ottobre, nella parrocchia di san Gennaro, nel quartiere paulistano della Mooca, zona centrale della città, la ricorrenza, nata nel 1973, è giunta quest’anno alla 52ma edizione, mentre, per esempio, nella Little Italy di New York si festeggia san Gennaro nelle ultime due settimane di settembre, con processioni, musica, piatti tradizionali e una forte partecipazione di italoamericani. Infatti, il culto di san Gennaro è così riconosciuto nel mondo da essere candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità.
A San Paolo, la Festa di san Gennaro nasce tra gli emigrati campani per sostenere la comunità che consentiva loro di riunirsi, pregare e festeggiare allestendo vari tendoni nella parrocchia, e preparando pasta e pizza per tutti. La parrocchia, inoltre, si impegna tutto l’anno in vari progetti sociali, accogliendo e inserendo nella comunità bambini, giovani e anziani in difficoltà, utilizzando il ricavato della festa per sostenere le varie attività e per opere di beneficenza. Il grande afflusso di persone alla Festa di san Gennaro coinvolge sia il quartiere che le vie limitrofe, presentando il meglio della cultura italiana e accompagnando la festa di strada con Messe solenni e processioni.
Si predispongono spazi coperti con bandiere italiane, luci e colori. Centinaia di volontari si dedicano a preparare deliziose ricette tipiche, e a far apprezzare il buon cibo italiano, ospitando i visitatori e assicurando la riuscita della manifestazione.
Gli stand gastronomici propongono piatti popolari del Bel Paese, come gli spaghetti das mamas, gnocchi, polenta, stuzzichini, grigliate e dolci, vino e bevande, accompagnati da intrattenimenti per divertire e ricordare la terra natale con spettacoli dal vivo di musica italiana”. (aise)