Passaparola/ Junglinster chiama Pineto. E la nostra storia di italiani emigrati torna protagonista – di Maria Grazia Galati


LUSSEMBURGO\ aise\ - “Sabato 10 maggio presso il Comune di Junglinster è stato firmato un accordo di gemellaggio fra la cittadina che sorge a pochi da Luxembourg Ville e il Comune di Pineto (in provincia di Teramo, Abruzzo). Presenti i rispettivi sindaci Alberto dell’Orletta e Ben Ries, anche numerose autorità locali di entrambi i Comuni (che il giorno precedente alla cerimonia hanno piantato un albero di castagno simbolo della nuova collaborazione), l’ambasciatore italiano Carmine Robustelli e la presidente del Comites Antonella Ciconte”. Ne scrive Maria Grazia Galati su “Passaparola”, magazine online che dirige con Paola Cairo in Lussemburgo.
“Dopo i discorsi di rito, la lettura dell’accordo e la firma del contratto, ha preso la parola Vito Leoci, promotore dell’iniziativa, residente a Junglinster e membro del Comitato Vivre Ensemble, nonché prezioso collaboratore alla pellicola che racconta un secolo di storia dell’emigrazione italiana in Lussemburgo.
Fra il pubblico, che contava circa 100 persone, anche Remo Ceccarelli, autore del libro Tanti italiani fa…in Lussemburgo (PassaParola Editions) al quale il film è in parte ispirato. Presenti anche due illustri abruzzesi del Lussemburgo: Mars di Bartolomeo (ex Presidente della Camera dei Deputati) e Antoine Calvisi (ex presidente della Banque de Luxembourg), che hanno sottolineato con orgoglio le proprie origini italiani e regionali.
Alla proiezione è seguita una breve rencontre fra regista e pubblico, continuata in maniera conviviale durante il cocktail che ha chiuso la serata, dove si è potuto gustare gli squisiti prodotti enogastronomici italiani della boutique Volio di Junglinster (volio.eu). Non sono mancati anche alcuni intermezzi musicali ad opera dell’orchestra di Junglinster, ai quali ha fatto eco un breve intervento del Maestro Antonio Quarta e del Maestro Maurizio Spiridigliozzi, che hanno eseguito (rispettivamente con violino e fisarmonica) l’inno nazionale lussemburghese, italiano e quello europeo.
Da oggi Lussemburgo e il nostro Belpaese sono ancora più vicini. Grazie alle buone sinergie, simbolo (come hanno sottolineato i due sindaci) di ponti da costruire ovunque e sempre nel mondo”. (aise)