SBS Italian/ Genitori italiani all'estero: sfide e strategie - di Magica Fossati

MELBOURNE\ aise\ - “Come vivete la vostra genitorialità da italiani e italiane residenti all'estero? Quanto tenete, ad esempio, a mantenere vivo il rapporto che i vostri figli e figlie hanno con l'Italia, la lingua, la cultura, e naturalmente anche le famiglie d'origine? Sono alcune delle domande a cui Eleonora Voltolina, giornalista italiana che dal 2020 risiede in Svizzera, sta cercando di dare risposta con un questionario rivolto a chi è emigrato dall'Italia e ha figli e figlie al di sotto dei 25 anni. E la giornalista vorrebbe coinvolgere anche la comunità italoaustraliana”. A riportarlo e a raccontare della ricerca è Magica Fossati in un articolo che riassume il relativo podcast pubblicati sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutta l’Australia.
““Essere genitori all'estero ha molte sfide“, commenta Voltolina ai microfoni di SBS Italian. “Le persone possono essere già partite con i figli a seguito, oppure possono essere emigrate quando erano libere come l'aria e poi essersi stabilite in un Paese straniero e lì aver fatto figli, magari con un partner italiano o con un partner di un'altra nazionalità“.
“Quindi la genitorialità all'estero può assumere varie forme. Però la cosa importante che accomuna tutte queste esperienze è il fatto di crescere figli italiani lontano dall’Italia“, spiega Voltolina.
E allora quali sono le sfide? “Pensiamo subito alla sfida primaria della lingua: come si trasmette l'italiano a dei figli che vivono immersi in un'altra cultura, in un'altra lingua, in un altro Paese o addirittura che sono nati in quel Paese“, afferma Voltolina. E poi un altro grande tema del questionario è come si tengono i legami con le famiglie d'origine, e soprattutto con i nonni.
Per compilare il questionario servono 20 minuti circa, spiega Voltolina, e sostanzialmente la sequenza di domande a risposta multipla chiede a ciascuna persona di raccontare la sua esperienza di emigrazione.
“Soprattutto noi vogliamo raccogliere le emozioni, le esperienze. Quindi, per esempio, quando si parla di lingua chiediamo che lingua si parla a casa vostra e come guardate la televisione o in che lingua leggete i libri”, spiega Voltolina. “Poi c'è tutto un discorso rispetto anche all'identità culturale, quindi chiediamo quante nazionalità ci sono in casa vostra“, aggiunge.
Per partecipare alla ricerca “Crescere figli italiani fuori dall'Italia” visitate questa pagina”. (aise)