200 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Marocco: l’Ambasciatore Salzano a Fès

RABAT\ aise\ - In occasione del 200º anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Marocco (1825–2025), l’Ambasciatore d’Italia a Rabat, Pasquale Salzano, ha tenuto a Fès una Lectio Magistralis dal titolo “L’alba delle relazioni italo-marocchine”, nell’ambito di un programma culturale realizzato in collaborazione con la Fondazione Ducci e con l’Associazione Fès Saïss, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata.
Nella lectio, l’Ambasciatore ha sottolineato che, da due secoli, Italia e Marocco intrattengono un rapporto fondato sulla fiducia, la dignità e il rispetto reciproco, e che oggi condividono una responsabilità comune nella promozione di un Mediterraneo di stabilità, di dialogo e di co-sviluppo. il diplomatico ha quindi ricordato che la prosperità durevole si basa sulla conoscenza, sulla fiducia e sulla cooperazione tra le due sponde, e che la storia comune fra Roma e Rabat costituisce un solido fondamento per affrontare insieme le sfide del futuro.
Rivolgendo un tributo alla visione illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI, Salzano ha messo in evidenza il ruolo del Regno come fattore di stabilità, di progresso e di riforma nella regione e partner strategico nella costruzione di un nuovo equilibrio euro-mediterraneo e africano, sottolineando come tale impostazione corrisponda pienamente alla vocazione mediterranea dell’Italia, che riconosce nel Marocco un attore chiave e una potenza di riferimento per la pace, la crescita e il co-sviluppo tra i due continenti.
L’Ambasciatore ha inoltre affermato che la cultura, la conoscenza e la formazione costituiscono gli strumenti di una diplomazia moderna, capace di unire i popoli e di ispirare un modello di cooperazione fondato sulla corresponsabilità e sulla fiducia reciproca.
Attraverso la celebrazione di questo Bicentenario, ha concluso Salzano, l’Italia ha riaffermato la propria volontà di lavorare al fianco del Marocco per promuovere la stabilità, la prosperità condivisa e un Mediterraneo aperto, inclusivo e proiettato verso l’Africa. (aise)