Bruxelles: nella residenza dell’Ambasciatore Favi si apre un anno chiave per l’Europa – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ – Ieri, 10 gennaio, all’insegna di un anno chiave per la storia dell’Unione europea, si è riaperta l’intensa attività pubblica della nostra diplomazia a Bruxelles. Padrona di casa, nella sua splendida residenza, l’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi, che ha ospitato una diretta televisiva, inaugurando il nuovo ciclo di “Generazione Europa”, approfondimento di Sky TG24 che racconta il dibattito politico in Ue.
Tra il 6 e il 9 giugno si voterà per il Parlamento Ue. Elezioni dalle quali nasceranno anche i vertici delle principali Istituzioni europei: Commissione e Consiglio. Una tornata elettorale a cui saranno chiamati circa 400 milioni di cittadini. Ed è alle elezioni europee che è stata dedicata la puntata speciale che ha avuto come ospiti la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, ed il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
Dalle guerre in corso alle sfide dell'economia, sono stati diversi i temi toccati, da una residenza dell’ambasciatore italiana piena di rappresentanti della stampa e della comunità italiana a Bruxelles, tra i quali Giuseppe De Bellis, Direttore di Sky TG24.
"I cittadini europei andranno a votare non solo per scegliere i 700 deputati che li rappresenteranno ma anche perché, dopo questi quattro anni e mezzo difficili, con pandemie a guerre, ora grandi temi come la transizione economica, migrazione, digitale saranno decisi da queste elezioni", ha detto, in un ottimo italiano, Roberta Metsola, sullo sfondo di due bei quadri del Maestro Corrado Veneziano. Sottolineando l'importanza delle elezioni: “andiamo a votare, non lasciamo la decisione nelle mani di qualcuno che potrebbe non avere in mente la difesa della democrazia”.
A proposito del nuovo Patto su migrazione e asilo, che ha definito storico, Metsola ha commentato: “finalmente si vede la luce, dopo anni e anni di buio senza la possibilità di trovare un accordo tra gli Stati membri”. L’accordo, ha precisato, “non è perfetto” ma almeno “trova un bilancio”.
Quanto alla premier Giorgia Meloni, Roberta Metsola, che tutti sanno essere molto vicina ad Antonio Tajani, ha affermato di condividere “gli stessi valori europeisti” del Ministro. Precisando di essere sempre pronta a "lavorare con chi lavora per il bene dell'Europa" e concludendo: “quando vedo l'Italia rappresentata al Consiglio europeo vedo un Paese sempre al centro dell’Europa”.
Antonio Tajani ha ricordato il suo essere autenticamente patriota italiano ma anche europeo. Perché non può esserci futuro per l’Italia senza Europa, come non può esserci Europa unita senza Italia.
Quanto alla guerra in Ucraina, ed all’eventualità che il fronte pro-Kiev possa rompersi con la campagna per le Europee, il Ministro é stato molto netto: "mi auguro che ciò non accada, senza il sostegno occidentale l'Ucraina è destinata a soccombere alla Russia e ciò significa perdere la via della pace. Continuiamo a sostenere Kiev puntando all'obiettivo della pace”, ha detto. Prima di precisare: "Ho appena parlato con Josep Borrell e ho detto che l'Italia farà di tutto per essere, come presidenza del G7, portatrice di pace".
Passando invece allo scontro sulla Striscia di Gaza, ha precisato: “Dobbiamo dare una prospettiva ai palestinesi senza Hamas. E dobbiamo avere uno Stato di Israele che riconosce un libero Stato palestinese, che a sua volta riconosca Israele”.
Alla domanda se sarà candidato alle elezioni europee, Tajani ha risposto: "Io candidato? Ne parlerò con gli alleati e in ogni caso si deciderà dopo il congresso di Forza Italia. La campagna elettorale mi vedrà protagonista senz'altro, come candidato lo vedremo".
Molti i dossier economici che toccano sia l’Ue nel suo insieme che i singoli Stati membri. "Abbiamo un rischio davanti, quello di una crescita bassa. E questo rischio di crescita bassa è particolarmente forte in Europa”, ha detto invece il Commissario Europeo Paolo Gentiloni. “Abbiamo un antidoto, visto che non possiamo fare altro debito per i prossimi 20 anni, ed è questa straordinaria decisione del Next Generation Ue”, dice Gentiloni. "Quello che non mi convince – aggiunge - è la tendenza che a volte abbiamo noi italiani di considerare il Pnrr come un adempimento burocratico. Pnrr vuol dire anche investimenti e riforme, attese da anni. Vediamolo come una opportunità".
A proposito del dibattito sulla mancata ratifica italiana alla modifica del Mes, Gentiloni ha ricordato che "dentro a un club di Paesi di cui facciamo parte, si era deciso di riformarlo, e gli altri 19 non saranno contenti del fatto che l'Italia non lo abbia ratificato". Da qui, un appello: "Ora dobbiamo trovare il modo per una soluzione".
Quanto invece al nuovo Patto di stabilità ha precisato: "Non è il patto dei miei sogni, senza dubbio. Ma è un compromesso accettabile e bene ha fatto l'Italia a firmarlo, è un passo avanti”. (alessandro butticè\aise)