Festa della Repubblica a Bruxelles: “viva l’Italia nell’unità europea e atlantica” – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ – Un'atmosfera di solennità, orgoglio e sentita partecipazione, ma anche di moderata speranza di fronte alle tempeste che avvolgono il Paese e l’Europa, ha caratterizzato la residenza dell'Ambasciatore d'Italia in Belgio, Federica Favi, il 4 giugno, quando la comunità italiana a Bruxelles si è riunita per celebrare la Festa della Repubblica.
L'evento, un appuntamento annuale di grande significato, ha rappresentato non solo un momento di commemorazione storica, ma anche un'occasione per riflettere sul ruolo dell'Italia nel mondo contemporaneo, un mondo segnato da sfide globali e trasformazioni geopolitiche. Ma, soprattutto, quale Stato membro e fondatore dell’Ue e dell’Alleanza Atlantica.
È non è un caso che gli oltre mille partecipanti all’evento abbiano ricevuto un invito congiunto da parte dei nostri tre ottimi ambasciatori italiani: Federica Favi (elegante padrona di casa e Ambasciatore presso il Belgio), Vincenzo Celeste (Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Ue) e Marco Peronaci (Rappresentante Permanente d’Italia presso la Nato).
Per chi, come l’autore di questo articolo, vive da sette lustri a Bruxelles, è sempre motivo di soddisfazione vedere il concreto e costante rafforzamento del sistema Italia nella capitale europea che non ha affatto una storia molto antica, per l’Italia dei tanti campanili e delle numerose parrocchie, esportate anche all’estero. Ma la determinata volontà di superare ogni steccato del Primo Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è nota a tutti. Sin da quando era alla Commissione europea ed al Parlamento europeo, ha fatto di tutto per stimolare lo sviluppo di un sistema paese che prima di lui non esisteva affatto. A parte poche esperienze individuali, secondo quanto lui stesso riferiva pubblicamente, citando, in modo particolare, l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e Confindustria.
Oggi il sistema Italia nella capitale belga ed europea – seppure, come tutto ciò che è umano, sia sempre migliorabile - è invece sotto gli occhi di tutti. E la Festa della Repubblica organizzata dall’Ambasciatore Favi e dai suoi colleghi ne è stata una dimostrazione più che evidente. Grazie anche ai numerosi sponsor che hanno messo in bella evidenza le eccellenze de Made in Italy. Dalla moda, alla musica, per non parlare delle eccellenze enogastronomiche, curate da un dream team coordinato dai grandi chef dell’Associazione Cuochi italiani in Belgio di Pino Nacci, assistiti da elementi di valore come Caterina Pignataro Tramacere e tanti altri che abbiamo voluto vedere all’opera, per salutare e ringraziare personalmente, nelle cucine della Residenza.
I discorsi degli Ambasciatori Favi, Celeste e Peronaci hanno costituito il cuore della celebrazione, offrendo una prospettiva articolata e ponderata sulla storia, i valori e le prospettive future della Repubblica Italiana. Ogni intervento, con la sua specifica enfasi, ha contribuito a delineare un quadro completo e stimolante del presente e del futuro del Paese.
L'Ambasciatore Favi, aprendo la serie di interventi, ha evocato con eleganza e passione il percorso compiuto dalla Repubblica Italiana sin dalla sua nascita. "Una Repubblica - se vogliamo - ancora giovane, ma che ha fatto in poco tempo cose immense", ha affermato, sottolineando come, in soli 79 anni, l'Italia abbia saputo affermarsi come una delle economie più industrializzate del mondo, fondare l'Unione Europea e la NATO, e abbracciare valori democratici che pongono la dignità umana al centro di ogni azione.
Favi ha poi reso un sentito omaggio al contributo fondamentale degli emigrati italiani del dopoguerra, che con il loro sacrificio e il loro lavoro hanno permesso al Paese di risollevarsi dalle macerie del conflitto. "La Repubblica siete voi", ha dichiarato con enfasi, rivolgendosi agli scienziati, agli imprenditori, agli operai, alle madri di famiglia, ai lavoratori, ai servitori dello Stato, ai giornalisti, agli insigniti OMRI e dell’Ordine della Stella d’Italia, agli atleti, agli insegnanti, ai medici, agli ingegneri, agli artisti, agli intellettuali e ai rappresentanti delle istituzioni italiane europee e internazionali. Ha poi esaltato il ruolo costruttivo della diplomazia italiana per prevenire i conflitti e assistere umanitariamente, sottolineando come il Paese ripudi la guerra e promuova i diritti umani.
L'Ambasciatore Vincenzo Celeste, prendendo la parola, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia repubblicana, a partire dal voto del 2 giugno 1946, che ha segnato la nascita della Repubblica e l'inizio di una nuova era per l'Italia. Ha ricordato l'importanza della partecipazione attiva delle donne alla vita democratica del Paese, un momento fondativo che ha contribuito a plasmare l'identità dell'Italia contemporanea.
"Fu un momento fondativo non solo per le istituzioni repubblicane, ma anche per la cittadinanza piena delle donne italiane", ha affermato Celeste, sottolineando come il loro voto sia stato decisivo per la costruzione di un'Italia più giusta e inclusiva. L'Ambasciatore ha inoltre evidenziato i valori di libertà, uguaglianza e rispetto dello Stato di diritto, che sono alla base sia della Repubblica Italiana che dell'Unione Europea. "I valori che ispirarono quella scelta - la libertà, l'uguaglianza, la partecipazione, la dignità della persona e il rispetto dello Stato di diritto - sono gli stessi su cui si fonda l'Unione Europea", ha ricordato con forza l'Ambasciatore, sottolineando l'importanza di un'Europa più unita, ma anche più giusta e vicina ai cittadini. Testimoniata anche dalle alte parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto recentemente in visita dai vertici delle Istituzioni Ue.
L'Ambasciatore Marco Peronaci, nel suo intervento conclusivo, ha offerto una visione prospettica e orientata al futuro della Repubblica Italiana. "La Repubblica, dal latino 'res publica', è più di una forma di governo: è un ideale", ha affermato, sottolineando come questo ideale continui a ispirare il cammino del Paese, anche nei momenti difficili.
In un'epoca segnata da molteplici guerre e crisi internazionali, Peronaci ha ribadito con forza il sostegno dell'Italia all'Ucraina contro l'aggressione russa e l'impegno per una soluzione politica alla crisi in Medio Oriente. "Oggi, gli stessi valori che sono alla base della Repubblica italiana sono alla base del nostro fermo, pieno e incrollabile sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa", ha affermato l'Ambasciatore, sottolineando l'importanza di difendere la libertà e la democrazia in ogni parte del mondo.
L'Ambasciatore ha infine sottolineato l'importanza dell'Alleanza Atlantica come pilastro della politica estera italiana, ribadendo l'impegno del Paese a contribuire alla sicurezza e alla stabilità internazionale. Ha concluso il suo intervento ringraziando tutti i connazionali che lavorano per la NATO, sia in ambito militare che civile, per il loro prezioso contributo alla difesa dei valori e degli interessi dell'Italia e dell'Alleanza.
I discorsi degli Ambasciatori, introdotti dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Pierre Di Toro, e seguiti dall’intervento del Presidente della Camera dei deputati belga Peter De Roover, presente all’evento assieme alla Vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, hanno offerto uno spaccato profondo e articolato della Repubblica Italiana. Un Paese che, pur consapevole delle sfide del presente, guarda al futuro con fiducia e determinazione, forte dei suoi valori, della sua storia e del suo ruolo nel mondo.
La celebrazione della Festa della Repubblica a Bruxelles è stata un'occasione privilegiata per rafforzare il legame tra l'Italia e i suoi cittadini all'estero, e per ribadire l'importanza di un impegno condiviso per la costruzione di un futuro di pace, prosperità e giustizia. Come ha concluso l’Ambasciatore Celeste, quindi, “Viva l’Italia e viva l’unità europea”! (alessandro butticé\aise)