Figli del lavoro: online i documentari di Katia Lombardi prodotti dal Consolato generale di Belo Horizonte

BELO HORIZONTE\ aise\ - In Brasile, per soddisfare la domanda di nuova manodopera – generatasi dopo l’abolizione della schiavitù nel 1888 – fu attuato un programma volto a incoraggiare l’immigrazione, principalmente di europei. Uno dei flussi migratori più intensi è stato quello degli italiani. Lo stato del Minas Gerais, pur non essendo la destinazione principale di questo gruppo, accolse un numero significativo di italiani alla fine del periodo imperiale.
In particolare, la città di São João del-Rei, a partire dal 1888, accolse le prime famiglie di immigrati italiani. Várzea do Marçal, antica fattoria di proprietà di José Theodoro, era il sito destinato ad ospitare il Centro Coloniale di São João del-Rei. Il periodo di immigrazione durò diversi decenni e, poco a poco, le famiglie si adattarono alla vita sociale, culturale ed economica della città.
Di questo tratta “Figli del lavoro – A imigração italiana em São João del-Rei” serie di documentari lanciata nei giorni scorsi e presto disponibile anche sul sito del Consolato generale a Belo Horizonte.
Composta da sei episodi, nei documentari 26 discendenti di famiglie italiane emigrate a São João del Rei riportano i loro ricordi e le storie tramandate dai loro antenati. Ma quali storie sono state omesse? Quali non sono stati conteggiati? In che modo le famiglie trasmettono le loro storie alle generazioni successive?
Questo lavoro è il risultato del progetto post-dottorato “Post-memoria, fotografia e resoconto orale: l’immigrazione italiana a São João del-Rei (1888-1950)” realizzato da Katia Lombardi per il Corso di Perfezionamento in Lettere: Studi Letterari (UFMG) e la Cattedra António Lobo Antunes presso l'Università degli Studi di Milano (UNIMI) (2020-2022).
La serie di documentari, ideata e diretta dall'autrice, è stata tradotta e sottotitolata in italiano da Guido Boletti (artista e Console Onorario d'Italia a São João del-Rei) mentre il montaggio è stato curato dai documentaristi Carol Argamim Gouvêa e André N. P. Azevedo, studenti diplomati del corso di Comunicazione Sociale/Giornalismo presso l'UFSJ. Nel progetto è presente anche una versione di “Merica/Merica” eseguita da Gaia Gentile (voce) e Nicolò Pantaleo (voce e pianoforte).
I sei documentari, oltre che sul sito del Consolato, saranno pubblicati anche sul canale YouTube Promel/UFSJ. Il progetto è stato prodotto con risorse di PROMEL/UFSJ, del Capes e del Consolato italiano a Belo Horizonte. (aise)