GRIM: l’ambasciatore Nicoletti apre a Oslo il seminario su “Alimentazione e salute”

OSLO\ aise\ - L'Ambasciata d'Italia a Oslo ha celebrato ieri la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo presso la Oslo Metropolitan University (OsloMet), con un seminario ibrido dal titolo “Alimentazione e salute: il contributo dei ricercatori italiani per una alimentazione sana e sostenibile nella società norvegese”.
Aperto dall'ambasciatore Stefano Nicoletti e dal pro-rettore di OsloMet Carl Christian Thodesen, davanti ad un pubblico di docenti e ricercatori italiani presenti in sala e collegati online, l'evento ha voluto affrontare, sotto diverse angolazioni, tematiche di grande attualità che si riflettono nelle scelte di consumo di tutti i giorni come il valore del cibo nella società contemporanea e la crescente attenzione alla salute e al benessere nell'alimentazione.
Laura Terragni, docente di scienze dell'alimentazione presso OsloMet, si è in particolare soffermata sugli aspetti relativi alle politiche alimentari che possono promuovere sostenibilità e salute, mentre Marco Tagliabue, professore associato e studioso di scienze comportamentali presso il medesimo ateneo, ha concentrato il suo intervento sugli aspetti individuali delle scelte di consumo.
Laura Carraresi, ricercatrice presso il Norwegian Food Research Institute (NOFIMA), ha dal canto suo fornito un quadro sulle politiche delle aziende alimentari norvegesi nell'ottica della transizione sostenibile.
Alle presentazioni è seguito un vivace dibattito con il pubblico presente in sala.
Come già in occasione della Giornata della Ricerca 2024, quando fu organizzato un seminario sull'Intelligenza Artificiale, si è deciso anche quest'anno di puntare su un argomento trasversale, capace di catalizzare l'attenzione sia degli esperti del settore che di coloro che desiderano acquisire maggiore consapevolezza su un tema, come la salute e l'alimentazione, che riguarda tutti noi.
Sulla base di un censimento operato su fonti aperte dall'Ambasciata, aggiornato all'inizio di quest’anno, in Norvegia sono presenti almeno 659 ricercatori e docenti italiani, con una sostanziale parità di genere. La loro presenza è capillare nell'intero Paese, da Oslo fino a Tromsø, abbracciando un totale di 45 tra Università ed enti di ricerca. Buona parte della comunità scientifica italiana si concentra tuttavia nei maggiori enti e poli universitari norvegesi: più di un terzo è infatti impiegato presso il Politecnico NTNU di Trondheim e presso l'Università di Oslo, mentre altri maggiori poli di aggregazione sono il centro di ricerca SINTEF e le Università di Bergen e Tromsø. (aise)