L’Italia protagonista al 19° Congresso Internazionale di Speleologia in Brasile

BELO HORIZONTE\ aise\ - In occasione del 19° Congresso Internazionale di Speleologia dell’Unione Internazionale di Speleologia (UIS), che si tenuto a Belo Horizonte in Brasile dal 20 al 27 luglio scorsi, la Società Speleologica Italiana (SSI) ha partecipato alla creazione di uno spazio espositivo dedicato alla ricostruzione di Casa Italia: punto d’incontro, testimonianza storica e vetrina della speleologia italiana nel mondo.
Tra i contenuti della mostra, è stata presentata un’esposizione speciale con il titolo di “Speleomedit Italia Speleologica – uno sguardo sulle regioni d’Italia attraverso un mosaico di territori, persone e grotte”. Tale esposizione è stata realizzata da Tetide, con il contributo e il patrocinio del Consolato Generale d’Italia in Belo Horizonte e in collaborazione con la Società Speleologica Italiana, i Gruppi e le Federazioni Regionali di Speleologia. Un racconto collettivo della straordinaria vitalità della speleologia italiana nel contesto mediterraneo.
La delegazione italiana ha contribuito anche a ulteriori contenuti all’interno dell’area espositiva: “Evaporitic caves and karst of northern apennines: a new UNESCO site (Le grotte e il carsismo nelle evaporiti dell’appennino settentrionale: un nuovo sito UNESCO)”, viaggio visivo e scientifico alla scoperta dell’eccezionale patrimonio carsico emiliano-romagnolo; “An iconographic trip to the mythic scottish cave that became a symbol of Romanticism (Un viaggio iconografico alla scoperta della mitica grotta scozzese che divenne un simbolo del romanticismo)”, affascinante percorso iconografico e culturale dedicato a una delle cavità naturali più rappresentate al mondo, la Grotta di Fingal, con materiali tratti dal Centro di Documentazione Speleologica “Franco Anelli”; “The italian golden age of popular illustration on speleology (1900-1960) (L’era doro dell’illustrazione popolare italiana sulla speleologia)”, una panoramica sull’evoluzione della comunicazione speleologica tramite illustrazioni a colori sulle copertine dei principali periodici settimanali in Italia.
Diverse anche le proiezioni video targate Italia: “Bue Marino”, prodotto da Phreatic, suggestivo documentario sull’omonima grotta marina sarda; il documentario “Hidden Waters”, prodotto dalla Società Speleologica Italiana, che esplora il mondo ipogeo delle acque sotterranee; e “Monte Longos. La via per la congiunzione”, un breve documentario, realizzato dalla ComSub – Federazione Speleologica Sarda, che descrive le esplorazioni del 2016 che hanno portato alla congiunzione delle varie cavità carsiche della Codula ‘e Llune, nel Supramonte sardo.
Tra le novità editoriali presentate dalla delegazione italiana “Shapes and Voids”, a cura di Veronica Chiarini e Jo De Waele: il volume accompagna il lettore nell’osservazione del mondo ipogeo in modo nuovo, attraverso immagini, disegni, didascalie e brevi racconti. Pubblicato nel 2025 dalla SSI in lingua inglese e arricchito da nuove fotografie internazionali, il libro include una prefazione di Nadja Zupan Hajna, presidente della UIS, ed è illustrato dai bellissimi disegni di Veronica Chiarini.
La delegazione italiana, con più di 45 speleologi provenienti da tutta Italia, era guidata dal presidente SSI, Sergio Orsini.
Fondata il 25 giugno 1950 a Verona, la Società Speleologica Italiana (SSI) nasce come coronamento dell’intuizione di quattro studenti che già nel 1903 avevano dato vita a una società speleologica a vocazione nazionale. La SSI ha collaborato sin dagli inizi con l’Istituto Italiano di Speleologia, fondato nel 1927 e oggi parte dell’Università di Bologna. Oggi, la SSI è un’organizzazione di riferimento in Italia e nel mondo. Con sede presso l’Università di Bologna e una fitta rete di gruppi e federazioni regionali, la SSI promuove la ricerca, la formazione, la tutela dell’ambiente ipogeo e la divulgazione culturale legata al mondo delle grotte. (aise)