Londra: presentata in Ambasciata la candidatura dell’Italia alla categoria “A” del Consiglio IMO 2026–2027

LONDRA\ aise\ - Si è svolta il 26 giugno scorso presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, la cerimonia ufficiale di presentazione della candidatura dell’Italia alla rielezione nella categoria “A” del Consiglio dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per il biennio 2026–2027.
L’evento ha rappresentato un importante momento di diplomazia marittima e ha riaffermato il ruolo centrale dell’Italia nel sistema della governance marittima globale.
Ad aprire i lavori è stato Inigo Lambertini, ambasciatore d’Italia nel Regno Unito e rappresentante permanente dell’Italia presso l’IMO, l’IMSO e i Funds dell’IOPC, il quale ha sottolineato il profondo legame del Paese con il mare e il suo ruolo attivo e costruttivo all’interno dell’IMO sin dal 1957.
“Il settore marittimo italiano riveste un’importanza strategica per la nostra economia, contribuendo in modo significativo al nostro commercio internazionale”, ha dichiarato l’ambasciatore Lambertini, sottolineando che “fin dalla sua nascita, l’Italia è stata un membro fondatore della Categoria “A” del Consiglio dell’IMO, una testimonianza della nostra incrollabile dedizione alla promozione di un trasporto marittimo globale più sicuro, protetto e rispettoso dell’ambiente”.
Lambertini ha illustrato le priorità italiane in materia di sicurezza della navigazione, sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica, tutela del personale marittimo e promozione della cooperazione multilaterale nel settore marittimo.
Alla cerimonia ha preso parte anche il segretario generale dell’IMO, Arsenio Antonio Domínguez Velasco.
Presenti inoltre numerosi rappresentanti degli Stati membri dell’IMO, figure diplomatiche, attaché navali, autorità portuali internazionali e una qualificata rappresentanza dell’industria marittima italiana. Tra questi, Assoarmatori, Confitarma, RINA e Fincantieri hanno testimoniato il dinamismo e la competenza del sistema marittimo italiano, che si distingue per l’eccellenza nella cantieristica navale, nella gestione portuale, nei trasporti intermodali e nei servizi marittimi internazionali. Le aziende italiane hanno condiviso esempi concreti di investimenti in innovazione e sostenibilità, in linea con gli obiettivi strategici dell’IMO.
Nel corso della presentazione, è stato illustrato l’Aide Mémoire che illustra i punti di forza della candidatura italiana, tra cui: il ruolo centrale dell’Italia come hub marittimo del Mediterraneo, dove convergono rotte commerciali globali; la leadership europea nei trasporti Ro-Ro e nel mercato crocieristico (40% del traffico mediterraneo); il forte impegno nella transizione ecologica, con investimenti in carburanti alternativi, riduzione delle emissioni e protezione della biodiversità marina; ò’attenzione costante alla sicurezza della vita umana in mare (SAR), alla digitalizzazione del trasporto marittimo (National Maritime Single Window, e-Navigation, VTS) e alla cybersicurezza; il contributo qualificato alla formazione marittima internazionale, con una particolare attenzione alla revisione della Convenzione STCW; il supporto convinto all’IMO Member State Audit Scheme (IMSAS) e agli audit su base “Goal-Based Standards”.
L’Italia, con oltre 12 milioni di GT di tonnellaggio lordo registrato, si colloca tra le prime 20 flotte mercantili a livello mondiale. Il Paese dispone di una rete portuale strategica, con 16 porti core nella rete TEN-T, ed è all’avanguardia nella digitalizzazione e automazione dei servizi portuali e di bordo, sostenendo attivamente lo sviluppo delle Maritime Autonomous Surface Ships (MASS).
La candidatura italiana alla categoria “A” del Consiglio dell’IMO non è soltanto il riconoscimento di un passato di impegno costante e competente nel settore marittimo internazionale, ma è soprattutto una dichiarazione d’intenti per il futuro.
L’Italia si propone di continuare a essere un attore responsabile, innovativo e proattivo, sostenendo i principi fondamentali dell’IMO: la sicurezza della navigazione, la protezione dell’ambiente marino, la libertà dei mari e la cooperazione tra Stati.
Con una visione chiara rivolta alla blue economy, alla digitalizzazione e alla sostenibilità, l’Italia è pronta a contribuire alla costruzione di un sistema marittimo globale più efficiente, sicuro, equo e resiliente. La candidatura rappresenta un’opportunità per rafforzare il dialogo internazionale e promuovere una governance del mare all’altezza delle sfide del nostro tempo. (aise)