Parigi: l’Ambasciata accoglie l’Orchestra e del Coro del Teatro alla Scala di Milano

PARIGI\ aise\ - L’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, ha accolto ieri nella sede diplomatica a Parigi l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano per celebrare il grande successo del loro concerto tenuto domenica alla Philharmonie de Paris. All’evento, tenutosi nella prestigiosa cornice del Teatro Siciliano dell’Ambasciata, hanno partecipato il Presidente della Scala e Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Sovrintendente e Direttore Artistico Fortunato Ortombina, e una delegazione di Maestri, Professori, artisti e dirigenti della Scala, nonché esponenti di spicco del mondo della cultura e delle istituzioni italiane e francesi.
Il concerto ha segnato la prima tappa di una tournée che, nei prossimi giorni, vedrà l’Orchestra e il Coro della Scala – diretti dal Direttore Musicale Riccardo Chailly e dal Maestro del Coro Alberto Malazzi – esibirsi in diverse città europee, portando al pubblico internazionale la magia delle sinfonie, dei cori e dei ballabili di Verdi e Rossini, insieme alla straordinaria eccellenza della tradizione artistica scaligera. Organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la tournée offrirà inoltre l’occasione per presentare al grande pubblico la stagione 2025/2026 del Teatro alla Scala.
“Sono lieta di accogliervi questa sera a Parigi. La vostra magnifica performance alla Philharmonie, il calore del pubblico e gli scroscianti applausi che hanno chiuso il concerto testimoniano quanto l’Italia e le sue eccellenze siano apprezzate in Francia. Ma rappresentano anche una prova tangibile di quanto la collaborazione tra istituzioni di primissimo livello, come la Scala e la Philharmonie, possa produrre risultati straordinari”, ha dichiarato l’Ambasciatrice D’Alessandro nel congratularsi con gli artisti. “La Scala – ha proseguito – è un simbolo universale dell’eccellenza artistica italiana, capace di portare nel mondo il meglio della nostra cultura e della nostra creatività”. (aise)