Sarajevo: l’Ambasciatrice Castellani commemora la memoria del pacifista Gabriele Moreno Locatelli

SARAJEVO\ aise\ - Nel 32° anniversario della sua scomparsa, l’Ambasciatrice italiana in Bosnia Erzegovina, Sarah Eti Castellani ha commemorato Gabriele Moreno Locatelli, religioso e pacifista italiano, volontario dell’associazione “Beati i Costruttori di Pace”, ucciso sul ponte Vrbanja a Sarajevo il 3 ottobre 1993. Alla commorazione – riporta l’Ambasciata – ha partecipato una nutrita rappresentanza di cittadini ed esponenti della comunità italiana, tra i quali anche militari della Missione EUFOR, rappresentanti della società civile e il Vice Sindaco di Sarajevo, Predrag Puharić.
Locatelli stava attraversando quel giorno il ponte con alcuni membri dell’associazione, in una azione simbolica che intendeva chiedere alle parti in conflitto la cessazione delle ostilità, nello stesso luogo dove erano cadute nell’aprile 1992 le prime due vittime civili della guerra, Suada Dilberović e Olga Sučić, uccise durante una manifestazione contro la guerra. Locatelli fu però colpito da un cecchino e morì all’ospedale poche ore dopo a causa delle ferite riportate.
“Rivolgo oggi un pensiero alla famiglia di Gabriele Moreno, ai suoi amici, alla sua comunità ed alle istituzioni cittadine del suo paese di origine, Canzo”, le parole dell’Ambasciatrice. “Ricordando che – fuori di retorica – il sacrificio di Gabriele Moreno non è stato vano. Per onorarlo e dargli un senso negli anni sono nate iniziative, progetti ed idee dedicate ai più bisognosi. Come riporta la targa su questo ponte: «ora dal tuo martirio nascono storie nuove, storie che si concretizzano nella pace»”.
“La testimonianza di Gabriele Moreno e degli altri connazionali che, per ragioni diverse, persero la vita in BiH durante la guerra – ha concluso Castellani – continua ad ispirare tutti coloro che si adoperano per promuovere reali processi di riconciliazione e dialogo inter-etnico in BiH, a sostegno della stabilità, della crescita e delle prospettive di integrazione europea del Paese, che l’Italia appoggia convintamente”. (aise)