Washington: la Giornata della Memoria in Ambasciata con Bret Stephens e Federico Rampini

WASHINGTON\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Washington ha commemorato il 25 gennaio scorso la Giornata della Memoria con una conversazione sul tema ”Antisemitism and the Vulnerability of Democracy” tra Bret Stephens, premio Pulitzer ed editorialista del New York Times, e Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera.
L’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, è intervenuta in apertura per ricordare l’importanza di mantenere viva la memoria dell’Olocausto, richiamando il messaggio pronunciato dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, qualche ora prima allo Yad Vashem a Gerusalemme.
La conversazione tra i due opinionisti ha preso avvio con il racconto di Bret Stephens sulla storia della sua famiglia, a partire dalla madre, nata in Italia all’inizio della II guerra mondiale da genitori ebrei scappati dalla Germania nazista. La famiglia della madre, ha ricordato, cambiò cognome e trovò rifugio in una casa a Milano fino alla fine della guerra. “La storia dell’Olocausto della mia famiglia influenza profondamente ciò che cerco di essere come commentatore politico”, ha detto Stephens, “cioè non avere paura di distaccarmi da tutti se ritengo che sia la cosa giusta da fare”.
Al centro della conversazione, l’importanza di coltivare la memoria è stata evidenziata anche a fronte del riemergere, negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente, di fenomeni di antisemitismo, dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele e il conflitto che ne è seguito.
Oltre alla fondazione B’Nai B’Rith International, all’evento hanno presenziato rappresentanti di Anti-Defamation League, Freedom House, Department of State e altre organizzazioni della comunità ebraica, oltre che di prestigiosi musei, quali US Holocaust Memorial Museum e Museum of the Bible, e molte università e centri studi israeliani dell’area.
La Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, viene celebrata ogni anno anche dalla rete diplomatico-consolare e culturale italiana negli Stati Uniti attraverso una serie di eventi in molte città tra cui New York, Chicago, San Francisco, Los Angeles, Miami, Houston, Detroit, Boston e Filadelfia. (aise)