Yangon: “Panchina rossa” in Ambasciata contro la violenza di genere

YANGON\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Yangon ha aderito all’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che prevede l’installazione di panchine rosse nella rete delle Rappresentanze diplomatico-consolari italiane nel mondo quale simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. L’iniziativa è stata lanciata dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, lo scorso 8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
In occasione dell’inaugurazione è stato richiamato il pensiero espresso in tale circostanza dal ministro Tajani, secondo cui “la panchina rossa è un simbolo del posto vuoto lasciato nella società da una donna vittima di femminicidio: dobbiamo sederci su quelle panchine e dare il nostro sostegno alle donne, contro la violenza ma anche contro la semplice discriminazione”.
Tajani aveva inoltre confermato la propria solidarietà “alle donne, ragazze e bambine che vivono in aree di crisi e di conflitto, nonché alle donne e ragazze che rivendicano, con coraggio, il loro diritto a partecipare alla vita politica, economica, sociale e culturale del loro Paese”.
L’installazione della panchina nel compound dell’Ambasciata è stata realizzata a pochi giorni dalla prossima Festa della Repubblica Italiana, quando ricorrerà anche il 78° anniversario della prima votazione a suffragio universale nel nostro Paese, e dal concomitante “Italian Film Weekend” organizzato nel quadro della rassegna “Fare Cinema”, durante il quale saranno richiamati i temi della violenza contro le donne, dell’emancipazione femminile e dell’uguaglianza di genere, trattati dal film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, con cui verrà chiusa la rassegna il 2 giugno. (aise)