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ROMA – focus/ aise – L’Ambasciata italiana a Londra ha ospitato l’11settembre, la presentazione della mostra fotografica itinerante “Centenary of the Guida Family’s Cultural Activities”, che toccherà diverse città europee.
A introdurre l’evento l’ambasciatore italiano Inigo Lambertini, l’editore Diego Guida e il presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario Carlo Vecce.
L’iniziativa, la prima di una serie nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della casa editrice Guida, farà tappa anche in Italia, a Roma, Milano e Napoli. La mostra sarà articolata in nove momenti, ognuno corredato di fotografie d’epoca e testi in lingua inglese e italiana.
“Da napoletano ed estimatore delle opere pubblicate dalla casa editrice Guida, sono particolarmente felice che sia stata annunciata all’Ambasciata d’Italia a Londra la mostra itinerante che racconta la sua storia centenaria”, ha dichiarato Inigo Lambertini, sottolineando come Guida sia stata e sia ancora oggi, a distanza di oltre un secolo di storia, “un punto di riferimento per intellettuali, scrittori e artisti, tra i quali Eugenio Montale, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, solo per citarne alcuni, e un luogo dove le idee prendono forma e dove la cultura napoletana si intreccia con quella nazionale e internazionale”.
“A ridosso della Prima guerra mondiale, nel 1920, Alfredo Guida investì in un ambito, come quello dell’editoria, in cui nessuno credeva. Dopo poco, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, le prime misure di censura, i tempi incerti, tutto diventò ancora più difficile, ma non impossibile, a conferma che la cultura supporta la costruzione delle idee e aiuta a tracciare orizzonti di speranza”, ha ricordato Diego Guida, amministratore delegato di Guida Editori e presidente della Fondazione Guida alla Cultura – ETS. “Con orgoglio, l’azienda ha oggi così superato i cento anni di vita”, ha proseguito. “Il cenacolo della Saletta Rossa di Guida, le cui attività proseguono oggi nello spazio in via Bisignano, continua ad essere luogo identificativo di eventi e manifestazioni culturali aperte, come nel passato, a intellettuali quali Jack Kerouac, Vittorio De Sica, Allen Ginsberg, Umberto Eco, Dominique Fernandez, Andrea Camilleri, Achille Bonito Oliva, Umberto Eco, Andrea Camilleri, Toni Servillo, Peppe Barra, Maurizio De Giovanni, e tantissimi altri, da cui poi hanno preso vita anche altre iniziative come l’organizzazione dei Saloni del libro e le attività di promozione della lettura e sociali della Fondazione Guida alla Cultura – ETS”, ha concluso Diego Guida, che rappresenta la terza generazione della famiglia di editori.
“Il nostro comitato, istituito dal Ministero della Cultura, intende valorizzare, in occasione del centenario, l’attività di una delle più prestigiose realtà culturali ed editoriali della Napoli del Novecento, la libreria e casa editrice Guida”, ha spiegato Carlo Vecce, professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università l’Orientale di Napoli, oltre che presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario. “Mi sembra estremamente significativo che il primo importante evento che abbiamo organizzato, la presentazione di questa mostra fotografica, avvenga qui a Londra, nella sede dell’ambasciata italiana”, ha aggiunto Vecce. “Un evento che sottolinea benissimo gli orizzonti internazionali di Guida nel corso del XX secolo, e anche l’elevata funzione civile e sociale che la sua mission culturale riuscì a svolgere, anche negli anni più difficili della storia contemporanea, per Napoli, per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”.
Il comitato è composto da Laura Cannavacciuolo, Vincenzo Caputo, Mariolina Rascaglia, con il gruppo di ricerca di cui fanno parte Marco Borrelli, Margherita De Blasi, Alberto Scialò e Sara Stifano.
Per lungo tempo trascurato, l’Archivio della famiglia Guida negli anni recenti è stato oggetto di un primo lavoro di riordino e inventariazione grazie alla tenacia di Diego Guida, promotore delle Celebrazioni del Centenario della nascita della casa editrice Guida, il quale ha riunito intorno a sé un comitato di studiosi e intellettuali attivi nel campo della valorizzazione archivistica cui è stato affidato il compito di pianificare iniziative di ricerca e di promozione del “Fondo Guida”. Il cospicuo nucleo documentale suddiviso in due serie – quella della casa editrice, dal 1929 al 1959, e quella della Galleria d’arte, dal 1964-1968 – ricopre solo una esigua parte dell’immensa mole di carte che compongono l’Archivio dell’Editore. Al suo interno, infatti, gran parte della documentazione – corrispondenza, rassegna stampa, materiale iconografico, bozze di libri pubblicati – risulta ancora priva di un ordine e di una sistemazione adeguate e sarà oggetto di successive valorizzazioni.
Sarà una prima assoluta per lo spettacolo teatrale “Cacciatori di comete: la storia incontra la scienza”, pensato da due autori italiani, Paolo Ferri e Amedeo Feniello, che si esibiranno il prossimo 20 settembre alle ore 17.30 presso il Press Centre di ESA-ESOC (Robert Bosch Str.5) a Darmstadt. Ferri e Feniello saranno accompagnati alla chitarra classica dal M° Carlo Mascilli Migliorini che eseguirà intermezzi musicali di Johann Sebastian Bach, Hector Villa Lobos, Niccolò Paganini e Leo Brouwer.
“Cacciatori di comete” è sostenuto e promosso dall’ufficio culturale del Consolato Generale d’Italia a Francoforte, che ha chiesto allo storico medievista e al fisico e responsabile per quasi 40 anni delle missioni robotiche interplanetarie di ESA, di mettere in scena il libro scritto nel 2020 e pubblicato da Editori Laterza.
Un modo originale per avvicinare il pubblico alla dimensione della divulgazione scientifica e all’importanza della conoscenza della storia che può ben dialogare e confrontarsi con temi della scienza e le progettualità attuali quali quelle dell’esplorazione del nostro sistema solare e dei viaggi interplanetari.
Nasce proprio dall’incontro-confronto di due singolari “cacciatori di comete”, Paolo Ferri e Amedeo Feniello, l’idea di una performance teatrale - con 6 quadri ed un finale a due voci, intervallati da suggestivi inserti musicali – capace di riproporre, da un lato le riflessioni e le domande che molte generazioni e personalità di rilievo di ogni epoca si sono posti su eventi singolari come l’apparizione di comete nel cielo, dall’altra le sfide umane, scientifiche e tecnologiche affrontate negli ultimi 60 anni per arrivare a studiare da vicino, o persino atterrare, su una cometa.
Una lettura scenica che unisce due aspetti: la narrazione dell’avventura nello spazio profondo vissuta dalla sonda Rosetta, raccontata dal fisico teorico Paolo Ferri – che per vent’anni è stato responsabile della missione europea Rosetta – e la rilettura di fonti storiche, acutamente scelte dallo storico medievista Amedeo Feniello, che con i suoi inserti storici ci farà (ri)scoprire come popoli antichi, filosofi, pittori come Giotto, scienziati del calibro di Galileo Galilei ed Isaac Newton, così come astronomi dilettanti, sono sempre stati rimasti affascinati da questi corpi celesti che apparivano, spesso minacciosi, nel cielo, per poi rituffarsi nelle profondità dello spazio.
Lo spettacolo nasce dall’adattamento per il teatro di brani tratti dal libro “Il cacciatore di comete - Diario di un'avventura nello spazio profondo” (Laterza,2020) - corredato da immagini suggestive, video e brani musicali - e si propone di far rivivere tanto un’epopea tecnologica e scientifica, quale quella di Rosetta, quanto narrare i miti e le leggende attorno alle comete, questi piccoli corpi celesti del nostro sistema solare che ancora oggi affascinano per la loro simbologia e potenza sovrumana così come per le tante questioni aperte che anche i prossimi cacciatori di comete si dovranno porre quando seguiranno o studieranno la storia delle scienze cometarie.
L’iniziativa si avvale della collaborazione e sostegno di ESA, che celebra quest’anno i suoi 50 anni dalla sua costituzione, del Circolo culturale ESOC- EUMETSAT e della casa editrice Laterza. (focus\aise)