Fare rete (3)

ROMA – focus/aise - Non solo Pechino. Anche il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong l’8 aprile hanno presentato una serata speciale dedicata al filosofo e storico italiano Benedetto Croce.
L’evento, intitolato “A Night with Benedetto Croce”, ha visto la proiezione del docufilm “Un Natale a casa Croce” del regista Pupi Avati, che esplora la vita e il pensiero del celebre intellettuale, offrendo uno sguardo intimo sulla sua persona ed evidenziando il suo impegno per la libertà e la cultura.
La proiezione è stata seguita da una discussione che ha coinvolto Benedetta Craveri, scrittrice, critica e presidente della Fondazione Croce, e Massimiliano Lacertosa, research fellow presso la Chinese University of Hong Kong: un’occasione unica per il pubblico locale di approfondire la conoscenza di una delle figure più influenti della cultura italiana del XX secolo.
Alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti, e del pubblico in sala, Craveri, che di Benedetto Croce è la nipote, ha condiviso ricordi personali e approfondimenti sul ruolo della Fondazione nella conservazione e diffusione del pensiero del filosofo.
L’arte del merletto, in un’esposizione unica per la prima volta esibita all’estero presso la Residenza italiana a Copenaghen, ha presentato un sapere antico che testimonia da secoli capacità, tradizione e cultura di artisti di grande talento cresciuti e maturati lontano dalle ribalte. È nella discrezione dell’esercizio, spesso tramandato di madre in figlia, che si è sviluppata infatti l’arte del merletto, veri e propri capolavori prodotti da abili mani, e che oggi vive in varie scuole, riunite da ultimo nello straordinario mondo della “Biennale del Merletto”. Un’arte non certo minore se si guarda al sapere e all’alta professionalità richiesta e che oggi parla di luoghi e territori, unendo 24 diverse realtà italiane in un quadro composito in cui tecnica e armonia si bilanciano. Riproducendo conoscenze e culture nelle sfumature regionali, i merletti ricordano il gusto del bello che rende preziosi oggetti ed abiti, strumento trasversale di società in cui l’eccellenza artigianale ha seguito l’evolversi della cultura, assorbendone i valori.
Una pagina meno conosciuta del “fatto in Italia” capace però di rendere chiara la maestria di una professione che continua, interessando oggi produzioni di nicchia fino all’alta moda che restano fiori all’occhiello dell’artigianato italiano e continuano ad ispirare il culto della bellezza realizzata con ago e filo.
Una capacità italiana che potrà auspicabilmente divenire un’altra testimonianza del grande patrimonio universale che l’UNESCO tutela, preservando a beneficio di tutti le più importanti espressioni di popoli e territori.
Grazie alla preziosa collaborazione di Elena Sinibaldi dell’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura e di Chiara Squarcina della Fondazione Musei Civici di Venezia, il pubblico danese ha potuto vedere da vicino i diversi pezzi esposti, apprendere il contesto territoriale e la storia che ha caratterizzato lo sviluppo dell’arte del merletto in tutta la penisola nonché assistere alle dimostrazioni di tre maestre merlettaie italiane, intervenute nell’evento.
L’occasione ha consentito anche di parlare dei vari territori di provenienza dei manufatti artistici presentati. Un filo conduttore ha guidato gli ospiti dalla maestria del merletto fino ai paesaggi, alla storia, ai tanti percorsi nei territori e ai tanti prodotti che l’Italia è sempre in grado di offrire.
Domenica scorsa, 6 aprile, la console d’Italia nel Queensland e Territorio del Nord, Luna Angelini Marinucci, ha preso parte all'annuale celebrazione del Friuli Day organizzata dal Fogolar Furlan Brisbane presso la Brisbane Abruzzo Association di Carina, in Australia.
L’associazione ha per l’occasione riaperto le sue porte alla collettività italiana dopo gli allagamenti causati dal ciclone Alfred.
Assieme alla console Angelini, ha partecipato all'evento anche la professoressa Rostagno, in visita da Milano per una serie di conferenze nelle maggiori città d’Australia.
Nel pomeriggio, poi, presso la Società Dante Alighieri Brisbane, Franco Arcidiacono ha inaugurato la sua mostra "People and Places" nei locali della Dante Alighieri a New Farm.
“Che bello avere una comunità italiana tanto unita e tanto attiva qui a Brisbane”, ha commentato la console Angelini in un post su Facebook. (focus\aise)