Fare rete (3)

ROMA – focus/ aise – Il costante aumento del valore dell’economia dei “content creator” e la loro crescente influenza, anche nell’ambito della politica e della diplomazia, sono stati i temi al centro del nuovo appuntamento della Digital Diplomacy Series ospitato il 20 maggio dall’Ambasciata d’Italia a Washington, dal titolo “Power, Influence, and Technology in the Creator Economy”.
Nel suo intervento introduttivo, il vice capo Missione Alessandro Gonzales ha sottolineato come i creator siano ormai attori centrali nel dibattito pubblico in una molteplicità di settori, dal mondo dell’arte e della cultura a quello dell’economia: anche per policymaker e diplomatici, quindi, è oggi indispensabile mantenere uno stretto dialogo con il mondo della rete e con i soggetti che in essa operano.
È seguita una conversazione, moderata dalla giornalista Kaya Yurieff, dell’autorevole testata tecnologica The Information, che ha avuto come protagonisti Sabino Curcio, content creator di @growingupitalian, Janice DeGarmo, direttrice del Krach Institute for Tech Diplomacy della Purdue University, e Jayme Franklin, influencer e fondatrice di The Conservateur.
La successiva sessione di domande e risposte ha visto animarsi un partecipato dibattito con il coinvolgimento del numeroso pubblico presente alla serata. L’ultimo appuntamento della Digital Diplomacy Series ha confermato quindi come l’Ambasciata d’Italia a Washington si confermi come importante luogo di incontro e dialogo sui temi della diplomazia digitale.
Si sono svolti nei giorni scorsi al Circolo degli Esteri di Roma l'Assemblea dell’Unione dei Consoli Onorari in Italia (UCOI) e il XVI Congresso dell’Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel Mondo (UCOIM), due importanti appuntamenti annuali dedicati alla riflessione sul ruolo e sulle prospettive della rete consolare onoraria.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose autorità istituzionali e diplomatiche, confermando l’importanza strategica di tale rete nell’ambito delle relazioni internazionali e del rafforzamento dei legami tra l’Italia e le diverse comunità all’estero.
Tra gli interventi più significativi, quello del capo del Cerimoniale del Ministero degli Affari Esteri, Bruno Antonio Pasquino, e del senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Esteri, che hanno offerto un prezioso contributo sul ruolo determinante dei consoli onorari nel promuovere l'immagine dell’Italia e nel consolidare le relazioni bilaterali con numerosi Paesi. Il senatore Terzi ha sottolineato l'importanza di aggiornare e rafforzare il quadro normativo che regola il sistema consolare onorario, per meglio rispondere alle sfide della diplomazia moderna. Il vicepresidente di UCOI, Mattia Carlin, ha espressamente ringraziato il senatore Terzi per il suo magistrale intervento, evidenziando l'alto valore della sua riflessione e il sostegno alle sue idee.
L’evento ha visto la presenza di numerosi consoli onorari italiani accreditati in rappresentanza di Paesi esteri, tra cui Romania, Lussemburgo, Cile e Lituania, nonché dei rappresentanti italiani in Scozia, Stati Uniti e Turchia, a testimonianza dell'importanza globale e dell'impegno che la rete consolare onoraria svolge in supporto alla diplomazia italiana nel mondo.
Durante la manifestazione, la senatrice Francesca La Marca ha ricevuto una medaglia in segno di riconoscimento per l’impegno costante a favore della promozione e valorizzazione della rete consolare onoraria. Nel corso del suo intervento, la senatrice ha presentato i contenuti di un disegno di legge da lei recentemente elaborato, volto a modernizzare la normativa sui consoli onorari, risalente al 1967. La proposta intende rafforzare l’efficienza, la trasparenza e la meritocrazia nel sistema consolare onorario, rispondendo così alle esigenze di una diplomazia in continua evoluzione, allineata con le sfide globali e la crescente mobilità internazionale.
La Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo è stata celebrata in Senegal con un evento ibrido organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Dakar in collaborazione con l’Université Numérique Cheikh Hamidou Kane (UN-CHK) del Senegal. In questa occasione sono state illustrate e promosse le azioni ed i programmi di diplomazia scientifica sostenute dall’Italia in Africa Occidentale.
L’evento si è aperto con l’intervento dell’Ambasciatrice d’Italia a Dakar, Caterina Bertolini, che ha sottolineato come la diplomazia scientifica rappresenti uno strumento strategico per affrontare le grandi sfide globali e promuovere una cooperazione internazionale fondata sulla conoscenza, l’innovazione e la formazione. L’Ambasciatrice ha inoltre ricordato l’impegno del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e delle istituzioni di educazione superiore, ricerca ed innovazione italiani nel rafforzare i legami con il Senegal e degli altri paesi di accreditamento (Gambia, Guinea Bissau e Capo Verde) attraverso programmi di mobilità accademica, borse di studio e partecipazione a progetti di ricerca.
Nel pomeriggio si è tenuto un seminario online dal titolo “La diplomazia scientifica per le sfide globali”, moderato dall’Addetto Scientifico dell’Ambasciata, Eugenio Cavallo, che ha aperto i lavori ricordando come la diplomazia scientifica italiana sia destinata a realizzare stabili relazioni di reciproco interesse e vantaggio tra i sistemi della conoscenza dell’Italia e dell’Africa Occidentale. Al seminario hanno dato il loro contributo esperti e rappresentanti istituzionali italiani di alto profilo, tra cui funzionari del MAECI, professori universitari, consiglieri scientifici presso ambasciate e organizzazioni internazionali, e rappresentanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Gli interventi hanno esplorato il ruolo strategico della diplomazia scientifica nella politica estera italiana, le funzioni degli addetti scientifici e le collaborazioni globali nei settori della fisica, delle scienze spaziali e della cooperazione nelle organizzazioni internazionali (UNESCO). Sono stati inoltre presentati esempi concreti di partenariati scientifici e buone pratiche che dimostrano l’efficacia della diplomazia scientifica come leva per uno sviluppo condiviso e sostenibile.
L’evento, sottolinea l’Ambasciata, “conferma l’impegno dell’Italia a promuovere il dialogo scientifico aperto e inclusivo con l’Africa Occidentale, valorizzando il contributo della scienza alla crescita, alla stabilità e all’inclusione sociale. Le esperienze condivise hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti, aprendo nuove prospettive di collaborazione accademica e tecnologica”. (Focus\aise)