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ROMA – focus\ aise - Dal 18 al 24 novembre prossimi è in programma la nona edizione della “Settimana della Cucina Italiana nel mondo”, l’annuale rassegna del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dedicata alla tradizione culinaria italiana il cui tema sarà quest’anno “Dieta mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione”.
Vi partecipa con una serie di iniziative anche l’Ambasciata d’Italia a Canberra, coadiuvata dal sistema Italia in Australia.
Gli eventi si apriranno sabato 16 novembre con un “Test & Tasting” in programma dalle 12:00 alle 15:00 presso il ristorante Two14, all’interno del Deco Hotel di Canberra.
Gli ospiti intraprenderanno un viaggio immersivo che fonde intuizioni scientifiche con l’esplorazione sensoriale, evidenziando le differenze e le somiglianze tra i vini italiani e australiani. Le sensazioni evocate da un vino derivano dalla sua ricchezza di composti volatili aromatici, che hanno origine dalla varietà dell’uva e sono ulteriormente influenzate dal terreno, dal clima, dal processo di maturazione dell’uva e dalle tecniche di vinificazione. Attraverso l’analisi chimica, si possono scoprire le differenze tra due vini che condividono lo stesso nome ma hanno subito diversi processi di vinificazione, mentre il palato umano può rilevare ulteriori sfumature, poiché i recettori olfattivi sono incredibilmente sofisticati e possono rilevare migliaia di diverse molecole aromatiche. Ciò significa che vini con composizioni chimiche simili possono evocare sensazioni diverse, mentre altri che sembrano indistinguibili al palato possono aver seguito percorsi di produzione completamente diversi.
Durante la degustazione, saranno esplorate tre coppie di vini: un Fiano, un Montepulciano e un Grenache, tre prodotti in Italia e tre in Australia.
Vilma Hysenaj, chimica italiana ed esperta di analisi alimentare presso l’Australian Wine Research Institute di Adelaide, guiderà i partecipanti attraverso le analisi chimiche dei vini. Kathryn Oplantzakis, rinomata enologa di Canberra, guiderà l’esperienza di degustazione. I vini saranno abbinati a un menù italiano appositamente curato dallo chef Federico Pitasi del ristorante Two14, progettato per migliorare il percorso di degustazione.
La Settimana a Canberra proseguirà con la cena ufficiale, in programma martedì 19 novembre al Red Shed nella penisola di Black Mountain, e il 21 novembre con la proiezione di “Finché c’è Prosecco c’è speranza”.
Si sono tenute la sera del 4 novembre a Ottawa le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, organizzate dall’Ufficio dell’Addetto per la Difesa a Washington in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Ottawa. Presenti numerosi rappresentanti istituzionali del Canada, membri delle Forze Armate canadesi, addetti militari stranieri e rappresentanti dell’industria della difesa italiana e canadese.
Nel suo intervento di apertura, l’ambasciatore d’Italia in Canada, Andrea Ferrari, ha richiamato le parole pronunciate in mattinata dal presidente Mattarella, ricordando il ruolo di difesa e protezione delle istituzioni democratiche e dei diritti di ogni cittadino, in Italia e nel mondo, da parte delle nostre Forze Armate, nonché il loro spirito di servizio e sacrificio nel servire la bandiera.
L’ambasciatore Ferrari ha quindi sottolineato il forte legame di amicizia che lega l’Italia e il Canada, testimoniato dalla stretta collaborazione bilaterale anche nel settore della difesa.
In rappresentanza delle Forze Armate canadesi è intervenuto il vice capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Kelsey, che ha ribadito la solidità delle relazioni italo-canadesi, esprimendo ammirazione per le Forze Armate italiane.
La sera del 5 novembre, la residenza dell’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, è stata il palcoscenico di una serata storica per commemorare il primo centenario dell’Ambasciata d’Italia in Argentina. Questo evento esclusivo ha riunito circa 200 ospiti distinti, segnando un’occasione significativa per sottolineare 100 anni di lavoro dell’Ambasciata per rafforzare le relazioni politiche, commerciali e culturali tra Italia e Argentina.
L’evento ha visto la presenza di importanti autorità politiche, tra cui i ministri degli Affari Esteri Gerardo Werthein, dell’Economia Luis Caputo, della Giustizia Mariano Cúneo Libarona e della Salute Mario Lugones, alti dirigenti di aziende italiane nel Paese, membri della comunità italiana locale, nonché personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della comunicazione, della cultura e dell’industria.
La celebrazione ha incluso uno spettacolo appositamente progettato per commemorare il centenario di una delle istituzioni più emblematiche del legame politico, artistico, culturale, imprenditoriale e sociale tra Italia e Argentina, simbolo di fraternità tra le due nazioni. Musica, recitazione, danza performativa, videoarte ed effetti speciali hanno abbracciato i partecipanti, invitandoli a percorrere i saloni della residenza con giochi di luci. Una grande festa resa possibile anche grazie al contributo delle aziende italiane presenti in Argentina: CMC di Ravenna, Compagnia di Terreni Sud Argentino, Enel Argentina, Ferrero, Gruppo Techint e Pirelli.
Durante l’evento, l’ambasciatore Lucentini ha presentato il nuovo libro dell’Ambasciata d’Italia “L’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires – Il libro dei 100 anni”, che offre un profondo percorso attraverso i momenti storici del Palazzo Alvear, dalla sua costruzione fino alla sua designazione come sede della missione diplomatica. Risultato di un’accurata ricerca, quest’opera esplora l’architettura, l’arredamento e le personalità che hanno fatto parte della ricca storia del Palazzo. Con fotografie dettagliate, il libro celebra l’Ambasciata d’Italia, un emblema dei profondi legami che uniscono Italia e Argentina.
“L’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires – Il libro dei 100 anni” è disponibile in formato digitale sul sito web dell’Ambasciata d’Italia e può essere scaricato gratuitamente da chiunque sia interessato a conoscere di più su questo simbolico Palazzo. Alcune foto significative del libro sono, tra l’altro, esibite nel contesto della mostra fotografica del Palazzo Alvear, esposta sul perimetro esterno dell’Ambasciata d’Italia, sia su via Billinghurst che su Av. del Libertador. Si tratta di una mostra aperta al pubblico, accessibile a chiunque passi per l’incrocio delle due strade, e in uno dei suoi pannelli è contenuto un codice QR da cui è possibile scaricare il volume del nuovo libro. (focus/ aise)