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ROMA – focus/ aise – L’Ambasciata d’Italia a Seoul ha partecipato a due importanti appuntamenti internazionali svoltisi nella capitale coreana: il Seoul Defense Dialogue 2025 e il NATO Cyber Champion Summit. A rappresentarla l’incaricato d’Affari ad interim e consigliere politico Giorgio Maria Cavalieri e l’addetto alla Difesa colonnello Stefano Marra.
Tra i principali forum di sicurezza in Asia, il Seoul Defense Dialogue ha riunito quest’anno rappresentanti governativi, esperti e membri delle forze armate. All’incontro ha preso parte anche l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in qualità di presidente del Comitato Militare della NATO, sottolineando il forte contributo dell’Alleanza Atlantica al dialogo multilaterale su sicurezza marittima ed equilibri strategici nell’Indo-Pacifico.
Organizzato per la prima volta a Seoul, il NATO Cyber Champion Summit ha offerto invece un’occasione di alto livello per rafforzare la cooperazione internazionale sul fronte delle minacce informatiche, con un focus su resilienza digitale e difesa delle infrastrutture critiche.
Italia e Corea uniti per il dialogo, la stabilità e la cooperazione internazionale nei campi della sicurezza e della difesa.
La console d’Italia nel Queensland e Territorio del Nord, Luna Angelini Marinucci, ha incontrato una delegazione del prestigioso Liceo Ginnasio Siotto Pintor di Cagliari. La delegazione, guidata dalle professoresse Lucia Baiocchi e Susanna Lao, è in visita a Brisbane grazie all'associazione Fri.Sa.Li. e nell'ambito anche del progetto "Storia e Memorie" promosso dal Senato della Repubblica Italiana.
Quale miglior luogo di incontro se non la prima proiezione a Brisbane del documentario "Signorinella: Little Miss" che racconta la storia delle donne italiane emigrate in Australia e dei loro sacrifici e successi? “Che questi ragazzi possano avere l'opportunità di vivere in famiglie e frequentare scuole australiane”, ha commentato la console Marinucci, “è un balsamo per l'anima e un'esperienza indimenticabile di consapevolezza e crescita personale”.
Nell’ambito della rassegna “Le Giornate della Moda Italiana nel Mondo”, il 10 settembre è stata inaugurata a Copenaghen la mostra “Fotogrammi di Moda Italiana: dagli anni ‘50, l’Italia che veste il cinema internazionale”. La mostra, curata da Stefano Dominella, presidente onorario della Maison Gattinoni, sarà allestita e aperta al pubblico presso la Residenza Italiana fino al 16 settembre.
Ventidue capolavori sartoriali, firmati da celebri stilisti e atelier italiani, fra cui Valentino, Gattinoni e Armani, raccontano l’intreccio storico e naturale tra moda e cinema Made in Italy, disegnando la società italiana fra la fine degli anni ’40 e la prima decade di questo secolo attraverso l’evoluzione della moda e dello stile di vita: dai drappeggi di Lana Turnerallo stile impero di Audrey Hepburn in “Guerra e pace” all’abito a sirena di Anita Ekberg ne “La dolce vita”, senza tralasciare le petites robes noires di Anna Magnani e l’abito rosso di Sofia Loren in “Pane, amore, e…”.
Un pubblico attento di addetti ai lavori e appassionati ha visitato con interesse il percorso creato dal Maestro Dominella. Vista da vicino, la grande maestria sartoriale, fatta dei miracoli di ago e tessuti, accompagna l’affermazione del cinema dal dopoguerra ai nostri giorni, celebrando la lettura contemporanea riportata sul grande schermo attraverso gli occhi e gli abiti di scena di Sabrina Ferilli, Monica Bellucci, Beyoncé, Julia Roberts…
Nella mostra, i colori, le fogge, l’imponenza leggera di georgette e chiffon sono apparsi come una cornice inseparabile dalla storia, strumenti utili anche per la comprensione della società attuale. Gli stilisti – come è stato infatti ricordato nell’occasione, in memoria della recente scomparsa di Giorgio Armani – vivono e leggono il presente e lo interpretano con passione e impegno, aprendo al futuro. “Fotogrammi di Moda italiana” ha seguito le loro orme, portando a Copenaghen la passione e l’impegno con cui moda e cinema italiani guardano al mondo e ne sono parte attiva.
Il 9 settembre, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, si è svolta la conferenza di presentazione della mostra, nel corso della quale Stefano Dominella ha posto particolare attenzione al tema della sostenibilità nella moda, oggi elemento imprescindibile nella produzione sartoriale di eccellenza. La Maison Gattinoni promuove pratiche di recycling e upcycling-fashion, riutilizzando materiali per creare capi unici e originali, contribuendo così a una moda più etica e rispettosa dell’ambiente. La ricerca di modi concreti per rispondere alle esigenze e alle sensibilità della società è infatti uno dei tratti caratteristici degli studi e degli insegnamenti base della scuola italiana del Design che il Maestro Dominella, grazie all’esperienza maturata nel settore e al continuo contatto con gli studenti di tutto il mondo nello IED, rappresenta oggi nel campo della moda, del design e dell’arte in Italia. (focus\aise)