Farnesina e dintorni

ROMA – focus\ aise - Si sono svolte il 21 novembre, alla Farnesina le consultazioni politiche bilaterali tra Italia e Sud Africa. Il vice ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale italiano, Edmondo Cirielli, e il collega del Sud Africa, Alvin Botes, hanno guidato le rispettive delegazioni.
Il vice ministro Cirielli si è congratulato con il Sud Africa per la tradizione democratica del Paese, a trent’anni dalla fine dell’Apartheid, e per la prossima Presidenza sudafricana del G20. Italia e Sud Africa hanno sottolineato l’importanza delle consultazioni bilaterali come ponte tra la Presidenza del G7, detenuta dall’Italia nel 2024, e la Presidenza del G20 che il Sud Africa assumerà per la prima volta dal 1 dicembre 2024. Le due delegazioni hanno inoltre riconosciuto il ruolo chiave svolto da entrambi i Paesi nei fora multilaterali di rispettiva appartenenza, a partire dalle Nazioni Unite.
Il vice ministro Cirielli ha ricordato come il rafforzamento dei legami tra Roma e Pretoria rappresenti un passo importante per la crescita dei rispettivi popoli. Il Sud Africa è un partner economico rilevante per l’Italia nell’Africa sub-sahariana, come dimostrato dai livelli dell’interscambio bilaterale, che nel 2023 è stato pari a 4,5 miliardi di euro. La comunità italiana nel Paese conta circa 37.000 connazionali, risultando la più numerosa del Continente e vantando una piena integrazione nella società.
Lo sviluppo e la stabilità del Continente africano, in cui il Sud Africa svolge un ruolo di primo piano, sono temi di massima attenzione per l’Italia che ha promosso anche in ambito G7 progetti in linea con il Piano Mattei per l’Africa, basati su una logica paritaria. In tale contesto prospettive interessanti sono offerte al Sud Africa anche dal Fondo Italiano per il Clima. Le Parti hanno ribadito l’impegno a proseguire anche in futuro la propria cooperazione bilaterale e multilaterale.
“Dal mio insediamento ho voluto dare particolare enfasi alle iniziative e agli strumenti volti a rafforzare le relazioni con le comunità di italiani e italo-discendenti all’estero. Il “Turismo delle radici” è un progetto che va proprio in questa direzione e che ha l’obiettivo di rafforzare i legami tra le collettività e i territori italiani di origine”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in una intervista rilasciata a Comunicare magazine, e pubblicata il 22 novembre, giorno in cui il ministro partecipa all’assemblea annuale dell’Anci a Torino.
“Nell’Anno delle radici italiane nel mondo, vogliamo celebrare i grandi traguardi dei nostri connazionali, partecipando ai maggiori eventi identitari delle nostre comunità all’estero”, ha spiegato Tajani. “In tale quadro, la collaborazione istituzionale è uno dei pilastri del turismo delle radici. Credo fermamente che solo lavorando fianco a fianco con chi si impegna sul territorio tutti i giorni sia possibile promuovere al meglio le eccellenze italiane e rafforzare i legami con i nostri connazionali in giro per il mondo – oltre 80 milioni di persone che condividono un forte sentimento verso l’Italia, nonché verso i paesi di origine dei propri antenati. Il ruolo della Farnesina è quello di mettere a sistema le iniziative locali sul turismo delle radici, fare rete tra i soggetti attivi sul territorio e favorire la conoscenza reciproca tra gli italiani in Italia e i connazionali residenti all’estero”.
Sollecitato sulla partecipazione dei Comuni “all’avviso promosso dal MAECI per la presentazione di progetti finalizzati a sostenere la nascita di nuove figure professionali specializzate nella promozione dei servizi relativi al turismo delle radici”, Tajani ha risposto: “I Comuni rappresentano un interlocutore fondamentale nell’ambito del turismo delle radici, perché spesso molti connazionali sentono ancora un vincolo fortissimo con il Comune di partenza dei propri avi. Molti Comuni, poi, intrattengono già proficui rapporti con le comunità di concittadini all’estero. Abbiamo scelto di sostenere questi sforzi, concentrandoci sui Comuni più piccoli, che hanno meno risorse per agire autonomamente: con un apposito Avviso, contribuiamo alla realizzazione di attività culturali nel corso dell’Anno delle radici italiane nel mondo da parte di Comuni con meno di 6.000 abitanti. Il MAECI ha quindi selezionato oltre 800 proposte progettuali, tutte estremamente valide, che includono mostre, convegni, laboratori e molto altro. La risposta del pubblico alle attività dei Comuni organizzate in questi mesi è stata molto positiva. Alla luce di questo successo, ci impegniamo per moltiplicare le occasioni di collaborazione con i Comuni e rafforzare i rapporti con le comunità italiane e italo-discendenti nel mondo”.
Alla rivista il ministro Tajani ha poi spiegato più nel dettaglio in cosa consista il progetto “Turismo delle radici”, che “nasce per creare occasioni di contatto e di riscoperta dei propri luoghi di origine in Italia da parte degli italiani e italo-discendenti all’estero. Le opportunità offerte dal programma sono raccolte in una piattaforma digitale (Italea.com), che ospita anche la Italea Card o “passaporto delle radici”, uno strumento gratuito che dà accesso a sconti e agevolazioni ai viaggiatori in diversi settori. La registrazione è aperta sia agli italiani che agli italodiscendenti e non è in alcun modo legata alla cittadinanza italiana. Si tratta di un modo per favorire l’acquisto di prodotti e servizi locali, premiando i piccoli produttori e sostenendo la crescita dell’economia locale. Anche grazie all’aiuto dei Comuni, oltre 640 attività hanno aderito al programma e offrono vantaggi specifici agli utenti. Accanto ai produttori locali, abbiamo stretto importanti accordi a livello nazionale, con realtà di riferimento per i nostri connazionali, come ITA Airways o Poste Italiane”.
Infine sull’immagine dell’Italia all’estero, Tajani ha concluso: “l’immagine del Paese è fortemente ancorata a quell’affidabilità e a quel “saper fare” che ha reso il Made in Italy sinonimo di eccellenza nel mondo. Nel 2023, l’Italia ha esportato beni per circa 626 miliardi di euro e nei primi sei mesi del 2024 la tendenza è stata così positiva da superare anche il Giappone, un Paese con due volte la nostra popolazione. Questo Governo intende tradurre la capacità innata di fare partenariato anche in nuovi investimenti stranieri sul territorio. Nel luglio 2023 abbiamo riattivato, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e il Made in Italy, il Comitato Attrazione Investimenti Esteri, foro privilegiato per il dialogo tra Amministrazioni ed Enti competenti. Abbiamo anche rafforzato ulteriormente l’assetto organizzativo nazionale in materia, grazie ad un Protocollo d’intesa firmato nel marzo 2024 tra ICE Agenzia ed Invitalia e controfirmato dalla Farnesina e dal MiMIT. Si tratta di un percorso di lungo periodo, i cui primi segnali cominciano a vedersi: nel 2024 l’Italia è salita dal 18° al 17° posto tra 146 economie mondiali, classificandosi tra i Paesi ad alta attrattività, secondo il Global Attractiveness Index 2024 di The European House – Ambrosetti”.
Una delegazione dell’associazione filantropica Spirit Now London ha visitato la Collezione d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto supportato dal gruppo MAIRE che abbraccia arte, tecnologia e sostenibilità con l’obiettivo di promuovere la cultura e la creatività quali strumenti di dialogo e di innovazione.
La visita ha incluso un focus sulle opere dei grandi maestri italiani della seconda metà del Novecento, spaziando, tra gli altri, da rappresentanti dell’Informale come Burri, Vedova e Novelli ad artisti di Forma 1 quali Sanfilippo, Dorazio e Consagra.
Durante la visita i partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare il ministro plenipotenziario Alessandro De Pedys, direttore generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina. L’incontro ha rappresentato l’occasione per sottolineare l’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche ed enti privati con l’intento comune di promuovere cultura e dialogo.
Il progetto Spirit Now London si pone l’obiettivo di valorizzare l’arte contemporanea promuovendo il dialogo tra artisti, collezionisti e pubblico attraverso l’organizzazione di mostre e visite guidate. Il gruppo MAIRE, che opera nel settore della tecnologia e della sostenibilità, supporta progetti culturali e filantropici che stimolano il confronto su temi globali.
La Collezione Farnesina è la raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Si compone di oltre 700 opere offerte in comodato gratuito da artisti, archivi, fondazioni e privati. La Collezione propone un’ampia e variegata panoramica delle principali tendenze artistiche italiane – dalle opere su tela alle installazioni, dai lavori di grafica alla fotografia – ed è aperta al pubblico ogni ultimo venerdì del mese in collaborazione con il Touring Club Italiano e durante la Giornata del Contemporaneo, Open House Roma e Rome Future Week. (focus/ aise)