I passi della cooperazione

ROMA – focus\ aise - Si è tenuto il 28 novembre, nella sede di Confartigianato Imprese Nazionale a Roma l’evento di chiusura dei tirocini del programma Habilitas 2024 dedicati al “Rafforzamento delle Associazioni imprenditoriali latinoamericane per migliorare i servizi offerti alle PMI”. Il programma è ideato e realizzato da IILA con fondi della Cooperazione Italiana per offrire l’opportunità a piccoli e medi imprenditori, dirigenti di associazioni imprenditoriali, tecnici e professionisti dei Paesi latinoamericani membri di IILA di effettuare dei tirocini formativi presso aziende, associazioni di categoria e istituzioni italiane.
La cerimonia è stata aperta dalle parole di saluto del rieletto Presidente Nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli e dagli interventi del Segretario Generale di IILA, Antonella Cavallari e dell’Ambasciatore del Messico in Italia e Presidente IILA, Carlos García de Alba, che hanno ringraziato Confartigianato Imprese - da anni alleato strategico di IILA - per il costante sostegno alla realizzazione dei tirocini presso le proprie sedi regionali (quest’anno a Bergamo, Catanzaro, Macerata/Ascoli Piceno/Fermo e Piemonte Orientale) e per l’attenzione con cui guarda alla partnership con l’ America Latina.
I 12 borsisti e i rappresentanti delle 4 associazioni territoriali di Confartigianato Imprese hanno condiviso i principali risultati dell’esperienza Habilitas 2024, soffermandosi sulle prospettive di collaborazione, sia con l’Italia che a livello regionale, emerse grazie a questo programma.
L’attenta organizzazione dell’esperto IILA coordinatore del programma, Rhi-Sausi, ha consentito di selezionare dal 2023 un totale di 22 dirigenti e funzionari di associazioni di categoria provenienti dai 20 Paesi dell’America Latina membri di IILA, che a loro volta potranno condividere nei propri paesi di provenienza l’esperienza formativa, incentrata sulla conoscenza diretta dei numerosi servizi offerti alle PMI del territorio, assicurando un concreto ed efficace effetto moltiplicatore.
Si è tenuto il 27 novembre, presso il Méridien Visconti di Roma l’Iraq Business & Cooperation Forum organizzato da UNIDO ITPO Italy – l’Ufficio italiano per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale – in collaborazione con Confindustria.
Il Forum ha permesso di facilitare partnership e collaborazioni commerciali tra più di 115 stakeholder iracheni e italiani partecipanti e provenienti da istituzioni, associazioni imprenditoriali e settore privato nel campo dell'agroalimentare, energia e ambiente, infrastrutture e costruzioni, medicina e farmaceutica e oltre.
La sessione plenaria si è aperta con interventi di rappresentanti di alto livello di illustri stakeholder, tra cui il Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e altri membri del Sistema Italia tra cui l’Agenzia Ice, Sace e Simest, nonché dall'Iraq il Ministero dell'Industria e dei Minerali, il Ministero del Commercio e dell'Industria, la Federazione Irachena delle Industrie, la Federazione Irachena delle Camere di Commercio, la Commissione Nazionale per gli Investimenti, il KRG Board of Investment, l'Industrial Cities Corporation e gli UNIDO Enterprise Development Centers (EDCs), i quali hanno apportato la propria vasta competenza e conoscenza, contribuendo in modo significativo a discussioni strategiche verso il raggiungimento di obiettivi condivisi.
Oltre 110 gli incontri B2B e B2G tenutisi nella sessione pomeridiana del Forum, che ha consentito interazioni dirette tra le aziende italiane partecipanti e le loro controparti irachene, per dare il via a nuove sinergie e collaborazioni internazionali, in linea con il mandato di UNIDO e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Forum è stato organizzato nell’ambito del progetto “Investment Promotion for Iraq – Phase II” finanziato dall’AICS e del progetto “Establishing Innovative Platform in Iraq” finanziato dal MAECI, entrambi implementati da UNIDO ITPO Italy.
“Trasformare le sfide locali in opportunità economiche è sempre stato uno degli obiettivi del nostro lavoro – ha dichiarato Diana Battaggia, Direttore di UNIDO ITPO Italy, in chiusura della plenaria – e questo vale ancora di più in un Paese con grandi potenzialità che durante la sua storia millenaria ha già dimostrato di saper valorizzare. Grazie a questi sforzi speriamo di aver contribuito ad incentivare una necessaria nuova narrazione sull’Iraq, coltivando un ambiente favorevole agli investimenti e tendente ad uno sviluppo economico inclusivo, contribuendo così alla traiettoria dell’Iraq verso stabilità, resilienza e prosperità”.
Con l’obiettivo di rivitalizzare le economie culturali e creative a Cuba, è stato ufficialmente lanciato il progetto Zone Creative, un’iniziativa volta a trasformare il panorama culturale dell’Avana e di Matanzas. Questo progetto, sostenuto dall’Agenzia Italiana per Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sede de L’Avana, punta alla valorizzazione del patrimonio storico dei comuni di Centro Habana, Habana Vieja, Habana del Este e Matanzas, promuove la creazione di nuove imprese culturali e il rafforzamento delle industrie culturali e creative nella regione.
Zone Creative mira a migliorare la sostenibilità economica di questi territori, allineando i suoi obiettivi con le strategie di sviluppo locale e promuovendo un ecosistema creativo dinamico e collaborativo tra settore pubblico e privato.
Sarà implementato in quattro località chiave: Centro Habana, dove l’emblematico rinnovamento del Cine Rex si combinerà con un Programma di Sviluppo Locale (PDL) e attività di formazione per imprenditori locali; Habana Vieja, con la riabilitazione di uno degli spazi de Los Picos e la creazione di reti di buone pratiche promosse in particolare da donne e giovani; L’Avana dell’Est, che vedrà la trasformazione della Casa Moré in una Zona Creativa dedicata alla formazione e all’impulso di imprese culturali; e Matanzas, dove l’edificio #28 diventerà uno spazio creativo che sosterrà la creazione di nodi di economia innovativa e offrirà programmi di formazione adattati alle nuove realtà del settore.
Questo ambizioso progetto mira a raggiungere oltre 3.000 giovani, donne imprenditrici, promotrici culturali e manager di progetti, con particolare attenzione all’inclusione, alla sostenibilità e al rafforzamento delle capacità locali. Inoltre, promuove la collaborazione internazionale attraverso la partecipazione di diverse organizzazioni cubane e italiane, tra cui AICS, COSPE, ARCS, CISP, Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana (OHCH), che assicura una gestione efficiente ed efficace del patrimonio culturale cubano. L’iniziativa sarà sostenuta da diverse istituzioni cubane, tra cui la Oficina del Conservador de Matanzas, il Centro Félix Varela e il Centro de Intercambio y Referencia – Iniciativas Comunitarias (CIERIC).
“La città dell’Avana è un tesoro di cultura e storia, e il nostro obiettivo è fare in modo che questo patrimonio diventi un motore per lo sviluppo sostenibile. L’alleanza con la Cooperazione Italiana, che risale agli anni ’90, è stata fondamentale in questo processo. L’Italia ha sempre riconosciuto l’importanza della cultura come leva di crescita e ha contribuito con expertise e sensibilità, aiutandoci a vedere lo sviluppo come un processo multidimensionale. Oggi, con questo nuovo progetto, puntiamo a valorizzare il nostro centro storico come elemento chiave per un futuro più prospero e inclusivo per tutta la città“, ha dichiarato Patricia Rodríguez Alomá, direttrice del Plan Maestro della Oficina del Historiador de la ciudad de La Habana.
Secondo il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Antonio Festa, “Zone Creative è un chiaro esempio di come la cooperazione internazionale può promuovere lo sviluppo delle industrie culturali e creative a Cuba. Attraverso il nostro investimento di 3 milioni di euro e una partnership strategica con ONG italiane, cerchiamo di creare un impatto duraturo sulla creazione di posti di lavoro, la formazione e la sostenibilità dei progetti culturali a Cuba. Siamo impegnati a rafforzare le capacità locali e promuovere un modello di sviluppo economico inclusivo che benefici tutti i settori della società“.
L’attuazione del progetto Zone Creative si svolgerà nell’arco di 36 mesi, con un approccio multidimensionale che cerca non solo di rivitalizzare l’ambiente fisico delle aree selezionate, ma anche di generare un impatto culturale ed economico sostenibile. Attraverso la formazione, l’empowerment degli imprenditori e delle imprenditrici e la collaborazione inter-istituzionale, questo progetto mira a creare un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita delle industrie culturali e creative a Cuba. Con la partecipazione delle comunità locali, il progetto promuove l’inclusione sociale e il rafforzamento di reti di collaborazione tra diversi attori del settore culturale, per garantire che le zone creative diventino veri motori di sviluppo economico e sociale per le generazioni future. (focus/ aise)