I passi della cooperazione

ROMA – focus\ aise - Implementare la mobilità di studenti e docenti e incentivare la collaborazione in progetti di ricerca e di capacity building nell’ambito scientifico e tecnologico coinvolgendo anche le imprese e gli enti territoriali. Sono questi gli obiettivi della collaborazione che il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midirisi si propone di realizzare assieme alla vicepresidente dell’Université de Monastir (Tunisia), Leila Hmida Harzallah nei giorni scorsi in visita allo Steri.
L’Université de Monastir comprende 9 istituti superiori, 2 scuole superiori e 5 facoltà che offrono un'ampia gamma di corsi, tra cui: Biotecnologia e Biologia, Matematica e Informatica, Ingegneria e Tecnologia, Chimica, Fisica, Medicina clinica, Medicina odontoiatrica, Studi farmaceutici, Management, Economia, Lingue e Arti.
L’incontro tra il rettore Midiri e la vicepresidente dell’università di Monastir è avvenuto durante il meeting del progetto ERASMUS-EDU-2023-CBHE: Curriculum Development for the Sustainable Blue Economy Study toward the achievement of Ocean Decade in Tunisia, Egypt, and Jordan (BLUE-ERA) svolto a Palermo, dal 27 al 29 gennaio, con l’intento di creare un nuovo programma di master per l’economia blu sostenibile nell’area del Mediterraneo meridionale. Tra i partecipanti alcune università di Egitto, Tunisia e Giordania oltre a tre atenei provenienti rispettivamente da Francia, Grecia e Italia.
Nel corso dell’Africa Head of State Energy Summit svolto nei giorni scorsi a Dar es Salaam, in Tanzania, l’Italia ha confermato il proprio sostegno al programma “Mission 300”, l’iniziativa della Banca Mondiale e della Banca Africana di Sviluppo che punta a garantire l’accesso ad elettricità pulita a 300 milioni di persone nell’Africa Sub-sahariana entro il 2030.
“Aderiamo a questo strumento multilaterale - ha spiegato il Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, intervenendo a nome del Governo italiano al Vertice -, perché convinti della sua idoneità a garantire impatto su larga scala, in favore delle nazioni africane. Ora ci attendiamo che le prime proposte di finanziamento possano essere approvate già entro l’anno, in stretto coordinamento con la Banca Mondiale e con le controparti governative, nel quadro degli sforzi e dell’impegno dell’Italia per il Piano Mattei”.
L’Italia ha già attivato un tavolo permanente con la Banca Mondiale per vagliare le migliori opportunità di intervento congiunto, a partire dai progetti in Repubblica del Congo, Mozambico, Etiopia, Malawi, Zambia, Tanzania, Kenya e Uganda.
“Queste nuove iniziative sono rafforzate dalle risorse GRANT che il Ministero dell’Ambiente già fornisce a specifici strumenti leva della Banca Mondiale e di quella Africana di Sviluppo”, ha aggiunto Barbaro. “Tali preziosissime risorse, allocate con strategia, consentono il design di operazioni su larga scala che coinvolgono anche i privati. Per l’Italia, infatti, come la Presidente del Consiglio Meloni ha indicato, l’Africa è un contesto prioritario in cui è possibile generare i presupposti di una economia propria, florida e resiliente. Sul tema della transizione energetica, in particolare, il MASE supporta ed ha supportato: l’Energy Sector Management Assistance programme, il programma di assistenza alla gestione del settore energetico con 10 milioni di Euro a dono; il Clean Energy Access Program che favorisce il mercato delle energie rinnovabili, con 40 milioni di dollari a dono; il Sustainable Energy Fund for Africa, che sostiene progetti su energie rinnovabili, efficienza energetica e accesso alla rete promuovendo l'accesso universale all'energia in Africa, con una contribuzione di 12 milioni di euro a dono ed in fase di rifinanziamento; il Rome Process Financing Facility con la Banca Africana di Sviluppo, con 27 milioni di euro sui 47 complessivi assicurati dall’Italia a dono e 90 concessionali dal Fondo italiano per il Clima mediante il Piano Mattei”.
Il Vertice a Dar es Salaam, che ha visto presente nella delegazione anche Alessandro Guerri, Direttore Generale della Direzione Affari Internazionali del MASE, è stata anche l’occasione per ricordare che la Tanzania è stata indicata tra le nuove Nazioni di attuazione del Piano Mattei per l’Africa.
Il Sottosegretario Barbaro e l’Ambasciatore Giuseppe Coppola hanno, infine, espresso apprezzamento per l’impegno del Governo tanzano per promuovere l’accesso all’energia elettrica, soprattutto nelle aree rurali e per l’impegno, anche internazionale, della Presidente Samia Suluhu Hassan nella promozione in particolare del “clean cooking”, con benefici dal punto di vista ambientale e sanitario. (focus/ aise)