I passi della ricerca (2)

ROMA – focus/ aise - In uno studio appena pubblicato sulla rivista Current Biology, i ricercatori delle Università di Pisa, Sydney, Firenze e del Salento hanno dimostrato che l’apprendimento statistico – cioè quello in cui acquisiamo informazioni in modo del tutto automatico e inconsapevole – si può rintracciare persino in una delle nostre reazioni più semplici e inconsapevoli: la costrizione o dilatazione della pupilla dei nostri occhi, evocata dalla vista di un’immagine.
“Questo studio dimostra che il nostro sistema visivo è sensibile alle regolarità statistiche del nostro ambiente anche quando non siamo in grado di percepirle in modo consapevole”, spiega Paola Binda, professoressa dell’Università di Pisa e prima autrice del lavoro. “Il diametro pupillare si conferma una ricca fonte di informazioni sul funzionamento dei nostri sistemi sensoriali e cognitivi: una vera e propria finestra sulla mente e sulle sue capacità di apprendimento”.
Lo studio parte dalla considerazione che tantissime delle informazioni su cui si basa il nostro comportamento sono apprese in modo spontaneo e inconsapevole, basti pensare all’acquisizione del linguaggio: siamo in grado di distinguere le parole nel suono prodotto da chi ci parla, nonostante questo sia continuo e non abbia evidenti pause che demarcano la fine di una parola e l’inizio della successiva: “Per imparare non ci servono istruzioni o indicazioni – continua Paola Binda – siamo capaci di farlo sin dalle prime settimane di vita, semplicemente ascoltando i suoni della nostra lingua. Probabilmente, questa forma di “apprendimento statistico” è importante per estrarre un senso da tutti i segnali sensoriali, non solo uditivi ma anche visivi, tattili etc.”.
Per il loro studio, i ricercatori hanno mostrato ai pazienti immagini che riportavano insiemi di barrette apparentemente casuali. La loro successione temporale era molto rapida e regolata da una semplice struttura statistica: ogni immagine contenente 24 barrette era seguita da una con 6 barrette, 2 barrette erano seguite da 12 barrette e così via a creare delle coppie fisse di numerosità. Data la velocità con cui le immagini si susseguivano e la disposizione variabile degli elementi, questa struttura temporale non era percepibile. Cionondimeno, il diametro pupillare oscillava sistematicamente, rispondendo alla ripetizione delle coppie (mentre nessuna oscillazione si osservava in un esperimento di controllo in cui le medesime immagini erano presentate in ordine casuale).
“Grazie a questa metodologia innovativa è possibile seguire in modo indiretto e non invasivo l’evolversi di processi cerebrali complessi”, conclude Binda. “Nel lungo termine, questo tipo di ricerca potrebbe consegnarci nuovi strumenti per caratterizzare le differenze interindividuali dell’apprendimento e le sue disfunzioni”.
Accelerare lo sviluppo, la produzione e la qualifica di nuovi materiali nucleari per reattori innovativi, integrando tecnologie digitali moderne e buone pratiche scientifiche. È l’obiettivo del partenariato CONNECT-NM, cofinanziato dalla Commissione europea e coordinato dal CIEMAT con ENEA impegnato, come partner e Programme Manager italiano, nella sperimentazione di materiali, implementazione di un sistema di certificazione, elaborazione di linee guida e protocolli per la realizzazione di test in ambiente critico e caratterizzazione dei materiali in piombo liquido per i futuri reattori veloci raffreddati al piombo (LFR).
“ENEA, impegnata da oltre venti anni nello sviluppo e nella caratterizzazione di materiali per reattori nucleari a fissione innovativi con leghe di piombo fuso, guiderà gli sforzi del partenariato verso la gestione della tecnologia dei materiali nucleari e dei database, anche attraverso l’integrazione delle infrastrutture specializzate di tutta Europa”, evidenzia Daniele Martelli, responsabile del Laboratorio ENEA di Impianti e tecnologie dei metalli liquidi. “Nell’ambito della transizione verso gli obiettivi europei di neutralità climatica, l'energia nucleare può svolgere un ruolo essenziale fra le principali fonti di energia a emissioni zero e i materiali svolgono un ruolo cruciale per la sicurezza, l'efficienza, l'economicità e la sostenibilità dell'energia nucleare”, aggiunge Martelli.
Nell’ambito del progetto ENEA metterà in campo impianti, competenze e professionalità presenti nel suo Centro Ricerche di Brasimone, sull’Appennino tosco-emiliano, tra cui il Laboratorio RACHEL (Reaction and Advanced CHEmistry of Lead), infrastruttura unica in Europa per lo studio del comportamento di materiali strutturali in piombo liquido, utili sia nelle applicazioni nucleari di IV Generazione a fissione che per la fusione. Grazie a RACHEL i ricercatori dell’ENEA, infatti, sono in grado di condurre analisi sulla resistenza alla corrosione dei rivestimenti protettivi e sulla concentrazione dell’ossigeno nelle leghe di piombo, ma anche test di screening e di qualifica fino alla temperatura di 750°C per valutare l'effetto corrosivo di materiali in leghe di piombo.
CONNECT-NM è uno dei quattro partenariati del programma EURATOM che riunisce i principali istituti di ricerca del settore degli Stati UE e dei Paesi associati, per promuovere la condivisione della conoscenza e delle risorse nazionali e posizionare l’Europa all’avanguardia nell’innovazione dei materiali nucleari, rafforzando ricerca e sviluppo (R&S&I).
Il partenariato è sostenuto dalla partecipazione attiva di istituzioni europee e internazionali, che svolgono un ruolo fondamentale per il successo del progetto. Una distribuzione strategica delle responsabilità mira a garantire che ogni aspetto dell’innovazione nei materiali nucleari - sia ricerca, sviluppo o creazione di competenze - venga affrontato in modo coordinato e completo.
Ulteriori linee di ricerca di CONNECT-NM riguardano: standardizzazione della progettazione; analisi non distruttive; monitoraggio e modellazione avanzata dei materiali; gestione della conoscenza e dei dati; coordinamento dell’accesso alle infrastrutture di ricerca europee e iniziative di formazione e mobilità per preparare la prossima generazione di esperti di materiali nucleari. (focus\aise)