I volti del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise – Il Premio Stoccolma è stato protagonista di due importanti eventi nell’ambito della Stockholm Fashion Week, rafforzando la collaborazione tra Italia e Svezia nel segno della moda sostenibile e dell’innovazione creativa.
Il 4 giugno, lo stilista Salvatore Vignola, tra i vincitori della seconda edizione del Premio, ha collaborato all’ideazione della sfilata del marchio svedese Deadwood. La collezione, sviluppata nel contesto della sua residenza professionale a Stoccolma, riflette il dialogo tra estetica goth, sottoculture contemporanee e tecnologie emergenti, proponendo capi in pelle rigenerata, silhouette ibride e tagli decisi.
Il giorno successivo, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, si è tenuto un evento alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Svezia, Michele Pala, con la partecipazione dei due vincitori del Premio, Salvatore Vignola e Carla Caria, di rappresentanti delle aziende partner, Deadwood e Tiger of Sweden, e di esponenti del settore moda e delle istituzioni culturali coinvolte. Durante l’evento è stato possibile apprezzare i look realizzati dai due vincitori, esposti in Istituto per l’occasione.
L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione sui risultati delle residenze e sull’importanza della cooperazione culturale internazionale nel promuovere modelli sostenibili nella produzione e nel consumo di moda.
Il Premio Stoccolma, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, in collaborazione con lo Swedish Institute e l’Association of Swedish Fashion Brands, offre a giovani fashion designer italiani l’opportunità di vivere un’esperienza formativa e professionale in Svezia, approfondendo i temi dell’eco-innovazione, del riuso creativo, dell’economia circolare e dei nuovi materiali intelligenti.
Carla Caria, designer milanese, è conosciuta per il suo lavoro nel settore della moda genderless. Si distingue nel campo della moda sostenibile, utilizzando materiali innovativi per sfidare i metodi di progettazione tradizionali e sviluppando esperienze sensoriali con i suoi tessuti.
Salvatore Vignola è noto per il suo approccio moderno all’artigianato tradizionale. Le sue collezioni fondono riferimenti storici con l’estetica contemporanea, rendendolo una figura chiave nel futuro della moda italiana.
Salumi, formaggi, prodotti della terra. Il ricco paniere della tradizione emiliano-romagnola, protetto dai marchi Dop e Igp, sarà valorizzato a tutti i livelli con il nuovo bando voluto da Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa è aperta, per la prima volta, e comprende 100mila euro di contributi per attività di promozione di questi prodotti, nell’ambito di eventi promossi dai Comuni.
“Siamo la prima regione italiana per numero di prodotti Dop e Igp: un patrimonio da salvaguardare e valorizzare, ancora di più di fronte alla minaccia di nuovi dazi e tariffe - ricorda l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi -. È una ricchezza enorme, anche a livello culturale, e per questo abbiamo scelto di lavorare insieme agli enti locali per sostenere l’attività di promozione e la gestione di iniziative promozionali. Sempre più dobbiamo concentrarci nella promozione unitaria del nostro territorio, e tanti enti locali si stanno proprio muovendo in questa direzione: le nostre eccellenze gastronomiche e alimentari sono un biglietto da visita unico. Si tratta- ha concluso l’assessore- di una novità molto attesa, che ci auguriamo possa aprire la strada a nuove iniziative in quest’ambito”.
La Regione ha quindi spiegato come può essere presentata domanda di contributo per spese riferite esclusivamente all’attività di promozione di Dop o Igp nell’ambito di un’iniziativa, e precisamente per l’affitto di locali e relativi servizi (acqua, luce, pulizie, servizi di sicurezza), costi di allestimento spazi, pubblicità all’evento. Se invece la Dop o Igp non è protagonista, ovvero l’iniziativa non è interamente a dedicata al prodotto, le spese di promozione sono ammissibili purché sussista almeno una di queste condizioni: lo spazio riservato alla Dop o Igp dev’essere evidente (per esempio, lo stand dedicato); se la Dop o Igp è utilizzata in cucina, il menù deve prevedere più ricette a base del prodotto oggetto di promozione.
Il periodo di eleggibilità delle spese decorre dalla data di presentazione della domanda fino al 31 dicembre 2025. Possono accedere ai contributi tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna. Il livello del contributo è pari al 100% delle spese ammissibili. Ciascun beneficiario può presentare un’unica domanda di contributo per una singola iniziativa. La spesa minima non può essere inferiore a 3mila euro e la massima non può superare i 15mila euro.
I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, è la migliore pizzeria d’Italia nel 2025 per la guida "50 Top Pizza". Questo il verdetto, annunciato ieri sera al Teatro Manzoni di Milano, durante la serata presentata da Federico Quaranta.
Al secondo posto, ex aequo, "Diego Vitagliano Pizzeria", dell’omonimo pizzaiolo, a Napoli, e "Confine" di Mario Ventura e Francesco Capece, a Milano. Terzo posto a "Seu Pizza Illuminati", pizzeria di Pier Daniele Seu a Roma. Quarta posizione per "I Tigli" di Simone Padoan, a San Bonifacio, seguito da Cambia-Menti di Ciccio Vitiello a Caserta. Al sesto posto "50 Kalò" di Ciro Salvo, a Napoli, mentre per la settima posizione si torna a Milano per "Dry Milano", con Lorenzo Sirabella. L’ottavo posto registra un nuovo ingresso nella top ten: si tratta de "La Cascina dei Sapori" di Antonio Pappalardo a Rezzato, in Lombardia, seguito da "La Notizia", a Napoli, di Enzo Coccia. A chiudere la top ten "Sestogusto", a Torino, di Massimiliano Prete, seconda nuova entrata.
Il Pizzaiolo dell’Anno 2025 - Ferrarelle Award è Ciccio Vitiello di Cambia-Menti di Ciccio Vitiello, a Caserta; la Pizza dell’Anno 2025 - Latteria Sorrentina Award è la Marinara Atomica de I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta; il premio Migliore Proposta di Pasta 2025 - Pastificio Di Martino Award va a Diego Vitagliano Pizzeria, a Napoli; il premio Migliore Carta dei Vini 2025 - La Gioiosa Award va a Confine, a Milano; il Miglior Servizio della Birra 2025 - Peroni Nastro Azzurro Award è de La Cascina dei Sapori, a Rezzato; il premio Migliore Carta dei Cocktail 2025 - Sei Bellissimi Award va a Dry Milano, a Milano; il premio Made in Italy 2025 - Salumi Coati Award va a Denis, a Milano; il premio Performance dell’Anno 2025 - Robo Award va a Il Segreto di Pulcinella, a Montesarchio; la Novità dell’Anno 2025 - Solania Award è Avenida Calò, a Roma; il premio One to Watch 2025 - Fedegroup Award va a Premiata Fabbrica Pizza, a Bassano del Grappa; il premio Migliore Carta dei Dessert 2025 - Latteria San Salvatore Award va a La Bolla, a Caserta; il premio Valorizzazione dell’Olio 2025 – Il Fritturista – Zucchi Professional Award è di BOB Alchimia a Spicchi, a Montepaone Lido.
Il riconoscimento Forno Verde 2025 - Goeldlin, che premia la grande attenzione alla sostenibilità ambientale, è stato assegnato a sette pizzerie: Cambia-Menti di Ciccio Vitiello a Caserta; Denis a Milano; Gigi Pipa ad Este; I Masanielli di Sasà Martucci a Caserta; Le Grotticelle a Caggiano; Pizzarium a Roma; Senese a Sanremo.
La guida Italia 2025 di 50 Top Pizza conta 518 locali. La Campania è la regione più rappresentata con 100 locali, seguita dal Lazio con 57 e Lombardia con 41. Tra le prime 100 posizioni in classifica, la città più rappresentata è Roma con 9 pizzerie, seguita da Napoli con 8 e Milano con 5. (focus\aise)