I volti del Made in Italy (3)

ROMA – focus/aise - Debutto in Svezia per SMAU, punto di riferimento per l'ecosistema dell'innovazione italiano e aggregatore di opportunità a livello internazionale. Il roadshow organizzato in collaborazione con l’Agenzia Ice dal 19 al 21 maggio farà tappa a Stoccolma, uno degli ecosistemi più competitivi e innovativi a livello globale che diventerà punto di incontro tra startup italiane, corporate e investitori internazionali.
La scelta della Svezia non è casuale. Secondo il The Global Startup Ecosystem Index Report 2024 il Paese si colloca al 6° posto nel ranking mondiale degli ecosistemi startup e si posiziona al vertice in Europa se si esclude il Regno Unito. Nonostante le sue dimensioni, la Svezia si distingue per una forte cultura imprenditoriale, infrastrutture avanzate e una profonda apertura all’innovazione. Inoltre, Stoccolma è la terza città dell’Unione Europea per performance del proprio ecosistema e si posiziona tra le prime dieci al mondo per l’ambito cleantech.
Il sistema svedese dimostra come sia possibile coniugare crescita economica e sostenibilità, attraverso politiche pubbliche lungimiranti, collaborazione tra imprese e istituzioni, e un tessuto imprenditoriale capace di attrarre capitali e scalare rapidamente sul mercato. Spotify, Klarna, Minecraft, King non sono eccezioni fortunate, ma i frutti di un terreno fertile, che continua a produrre innovazione con impatto su scala globale.
“Questa nuova tappa segna un momento chiave nell'esplorazione di nuovi orizzonti e nell'evoluzione del Roadshow, rafforzando il nostro impegno nel promuovere l’innovazione italiana in un contesto internazionale”, evidenzia Pierantonio Macola, Presidente di SMAU. “In un contesto globale in rapida evoluzione, è essenziale per startup e imprese italiane confrontarsi con modelli d’eccellenza. La Svezia non è solo un mercato, ma un laboratorio avanzato dove sperimentare, imparare e generare innovazione condivisa. È il luogo ideale per costruire ponti tra visioni complementari”.
La delegazione italiana sarà composta da rappresentanti di 39 startup selezionate in settori chiave come intelligenza artificiale, sostenibilità, energia e smart manufacturing. Accanto a loro corporate interessate a sviluppare collaborazioni e progetti di Open Innovation come Edison, Gruppo Hera, Iren, Italgas, Terna e Siram Veolia in ambito energy e multiutility, FNM e Trenord per trasporti e mobilità, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Unipol Assicurazioni nel settore finanziario e assicurativo, e Lactalis Italia nel comparto alimentare.
Non mancheranno i rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di alcune Regioni italiane, ciascuna con una propria selezione di startup, tra cui Abruzzo con Camera di Commercio Chieti Pescara, Emilia-Romagna con ARTER, Lazio con Lazio Innova, Marche e Valle d’Aosta.
Presenti inoltre Fondazione NEST - Network for Energy Sustainable Transition, Case delle Tecnologie Emergenti finanziate dal MIMIT, rappresentate da CTENEXT di Torino, Cagliari Digital Lab e Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera, e BoostER, il programma di pre-accelerazione all’avanguardia finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e supportato da un ecosistema di partner d’eccellenza.
La tappa svedese darà la possibilità di approfondire realtà impegnate nel settore cleantech come Ganiga Innovation, startup toscana impegnata nella gestione dei rifiuti attraverso l'uso di tecnologie avanzate, in particolare l'intelligenza artificiale (AI) e l'AI generativa, integrate in un robot brevettato. Questo dispositivo intelligente è in grado di separare automaticamente i rifiuti con un'accuratezza del 95%, ottimizzando così la raccolta differenziata e riducendo l'impatto ambientale.
In ambito energia e ambiente in prima linea aziende come la marchigiana Astreo, che presenta una soluzione Industrial IoT per ottimizzare l'efficienza energetica e produttiva delle aziende manifatturiere. Attraverso l’installazione di sensori proprietari su qualsiasi tipologia di macchina, analizza i dati in tempo reale, consentendo alle imprese di monitorare il consumo energetico, migliorare la qualità della produzione e pianificare interventi di manutenzione predittiva individuando, così, eventuali inefficienze sulla linea produttiva, senza mai interrompere il processo.
Appartiene al settore Agri-Tech Trace Technologies, realtà abruzzese che ha sviluppato la web app Vigneto Sicuro per aiutare i viticoltori a prevenire malattie come peronospora e oidio, nonché a monitorare le condizioni meteorologiche dei propri vigneti, senza necessità di installare sensori o dispositivi hardware in campo. Attraverso l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, elabora dati climatici in tempo reale, calcolando un indice di rischio per le malattie della vite consentendo ai viticoltori di ricevere previsioni con diversi giorni di anticipo, permettendo interventi tempestivi e mirati. Il sistema offre anche previsioni meteorologiche precise e invia allerte tramite WhatsApp ed email.
Anche per questa nuova tappa, la serata inaugurale si terrà presso l’Ambasciata d’Italia il 19 maggio, mentre il giorno successivo Epicenter sarà teatro di incontri di networking tra imprese, investitori e partner internazionali, sessioni di pitching e sei panel tematici. Proprio questi ultimi offriranno una panoramica sulle principali sfide e opportunità dell’innovazione a livello europeo. I temi spaziano dalla trasformazione urbana tramite smart communities e open innovation, al ruolo dell’innovazione aziendale e delle nuove tecnologie digitali nella crescita sostenibile. Particolare attenzione sarà dedicata alla transizione energetica, allo sviluppo di ecosistemi collaborativi e al venture capital come leva per l’internazionalizzazione e la crescita delle startup italiane e nordiche.
Molte le novità previste per la 23ma edizione di “Acetaie Aperte”, manifestazione organizzata dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che si svilupperà su un’intera settimana da venerdì 26 settembre a sabato 4 ottobre 2025 con eventi, degustazioni, visite, abbinamenti insoliti, un concerto di musica lirica e il concorso Batterie d’Eccellenza.
L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è quello di rendere sempre più attraente questo momento celebrativo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, mezzo per coinvolgere i visitatori nella cultura locale e nella tradizione; un evento utile per approfondire la conoscenza e il fascino dei luoghi di produzione, la storia delle famiglie che conducono le Acetaie e grazie alla versatilità in cucina di questi due prodotti, anche i mille abbinamenti possibili. Saranno oltre 40 le porte e i sottotetti che si apriranno per far scoprire come nascono i due più preziosi tesori gastronomici della provincia modenese.
Alla presentazione, tenutasi presso lo stand del Consorzio di secondo grado “Le Terre del Balsamico”, hanno presenziato il Presidente Enrico Corsini e della Vice Presidente Mariangela Grosoli, l’Assessore all’Agricoltura e agroalimentare della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi, l’Assessore alla promozione economica del Comune di Modena, Paolo Zanca, e Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Quest’ultima ha presentato il progetto di monitoraggio dedicato al mondo dell’Balsamico di Modena di cui Acetaie Aperte rappresenta il momento celebrativo più importante che arriva quest’anno alla sua ventiquattresima edizione.
Sempre di più i due Consorzi hanno messo in atto una volontà di collaborazione con altre forme di cultura, come quella di alto livello con il Modena Belcanto Festival che si svolgerà, in corrispondenza di Acetaie Aperte, dal 24 settembre al 12 ottobre, ma anche spazi inusuali come la Biblioteca Civica Antonio Delfini.
Enrico Corsini, Presidente “Le Terre del Balsamico”, si è detto “orgoglioso della sinergia che stiamo creando con altri attori del territorio modenese”, spiegando anche che “ci saranno attività per i food lovers, per gli addetti ai lavori e anche per i bambini. Crediamo che unire le eccellenze della nostra città possa portare ancora più valore ad ogni settore, è un'occasione per educare i consumatori a riconoscere i prodotti autentici e apprezzare il patrimonio storico e culturale del territorio modenese”.
Infatti Modena è la provincia italiana con maggior numero Dop e Igp a livello nazionale, e una delle più incisive dell’intero comparto food e Acetaie Aperte si conferma dunque non solo come una vetrina per il Balsamico, ma anche come uno strumento per promuovere l'intero territorio modenese.
“Acetaie Aperte ha un grande valore per il nostro territorio - commenta l’assessore all’Agricoltura e all’agroalimentare della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi - per promuovere al meglio le nostre acetaie, l’esperienza della visita in azienda, i luoghi della produzione. Un grazie speciale ai Consorzi dei produttori e alle acetaie per il lavoro che fanno ogni giorno. Oggi stiamo vivendo una stagione davvero interessante grazie al turismo esperienziale: le persone cercano un’esperienza, da vivere e provare. Del resto il nostro cibo è alto valore culturale; non ci riferiamo soltanto a prodotti necessari alla nostra sopravvivenza alimentare, ma entrano in campo la storia, le tradizioni. Il cibo è cultura, ricerca, studio, analisi per un livello qualitativo sempre migliore. L’Emilia-Romagna è il cuore agroalimentare del Paese. La Food Valley con le sue 44 produzioni DOP e IGP vale di 3,6 miliardi di euro alla produzione su 8,5 miliardi a livello nazionale e il comparto agro-alimentare della nostra regione vale nel suo complesso vale 34 miliardi di euro, di cui quasi 10 miliardi esportati. Nel nostro territorio le Indicazioni Geografiche svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell'attività economica e sociale nelle zone rurali e sono quindi cruciali per preservare l'equilibrio territoriale a livello regionale”. (focus\aise)