I volti del Made in Italy (3)

ROMA – focus/ aise – Il comparto agroalimentare “è un pilastro dell'economia italiana e un ambasciatore della nostra identità nel mondo. La qualità e l'unicità dei prodotti Made in Italy, frutto di tradizioni, vanno tutelate con rigore e continuità”. Così il Ministero dell’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste presentando il Rapporto delle attività di controllo svolte nel 2024 dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
Nell’anno passato, l’ICQRF ha svolto oltre 54.800 controlli, verificando più di 28.500 operatori e oltre 54.000 prodotti. La maggior parte dei controlli ha riguardato prodotti DOP, IGP e biologici. Sono stati sequestrati quasi 13 milioni di kg di merce, per un valore complessivo superiore a 22 milioni di euro. Risultati, evidenzia il Masaf, che rappresentano una concreta testimonianza dell'efficienza del sistema di controllo italiano a tutela della legalità, della qualità e della sicurezza alimentare.
"L'articolato sistema dei controlli fornisce un contributo importante alla tutela dei nostri imprenditori onesti e delle persone, concorrendo a rafforzare l'ottima reputazione dei prodotti italiani. Un ruolo che si affianca a quello dei dottori agronomi e dottori forestali, a cui è deputato l'impegno a produrre in modo sostenibile, sano e conforme alla normativa", ha dichiarato Felice Assenza, Capo Dipartimento ICQRF. "Il Report 2024 è lo specchio di un lavoro enorme che quotidianamente svolgiamo a tutela del consumatore. Fra i tanti dati disponibili, però, mi preme valorizzare gli 809 controlli relativi alle pratiche commerciali sleali, numero raddoppiato rispetto al 2023. È un'attività mirata a contrastare le pratiche commerciali ingannevoli (per azione od omissione) e le pratiche commerciali aggressive, rivolta in particolar modo a tutela dei piccoli produttori. Tra le più frequenti contestazioni amministrative troviamo le condizioni contrattuali (41,5%), il mancato rispetto dei termini di pagamento (28,8%) e la modifica contrattuale. I piccoli produttori, ossatura della filiera agroalimentare italiana, trovano così un alleato per affrontare alla pari le sfide del mercato".
I NUMERI DEL 2024
Nel corso dell'anno, l'ICQRF ha effettuato 54.882 controlli, così ripartiti: 28.558 ispezioni presso operatori (produzione e commercio) 54.180 controlli su prodotti, 11.571 analisi di laboratorio. Il 90% ha riguardato prodotti alimentari, il restante 10% mezzi tecnici per l'agricoltura (fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari). Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all'8,6% dei campioni analizzati.
SANZIONI E SEQUESTRI
161 notizie di reato, 6.136 sanzioni amministrative contestate, 2.381 ordinanze di ingiunzione (valore complessivo: 8,6 milioni di euro) 3.847 diffide emesse. Quasi 13 milioni di kg di merce sequestrata, per un valore di oltre 22 milioni di euro.
VIGILANZA SUGLI ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE
Alla fine del 2024 risultano:53 organismi di controllo autorizzati (33 privati, 20 pubblici), 893 prodotti IG certificati 194.387 operatori agroalimentari e 94.000 operatori biologici sottoposti a controllo. Approvati 1.224 piani di controllo e tariffari 181 decreti di autorizzazione, di cui 13 nel settore vitivinicolo e 12 per il biologico.
PROSPETTIVE FUTURE
Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio; un presidio maggiore sui prodotti provenienti da aree deforestate illegalmente; contrasto alle frodi online e alle pratiche commerciali sleali; integrazione dell'intelligenza artificiale nel sistema di analisi e vigilanza; promozione della sostenibilità e della trasparenza nelle filiere agricole e alimentari.
LA CABINA DI REGIA PER IL CONTROLLO AGROALIMENTARE
Istituita nel 2022 presso il MASAF su impulso del Ministro Lollobrigida, la Cabina di Regia vede la partecipazione di ICQRF, Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Forestale, Carabineri per la Tutela della Salute (NAS), Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, AGEA, Agenzia delle Dogane e di recente anche Polizia Stradale e Vigili del fuoco. Il coordinamento tra enti rafforza l'efficacia delle verifiche, concentrandole su porti, frontiere e post-importazione, corretta etichettatura del Made in Italy; nuovi comparti (tabacco, conserve, cereali).
Paestum Wine Fest Business torna e diventa Paestum Wine Fest – Technological and Commercial Innovation Fair of Wine Business annunciando le nuove date, in programma dall’1 al 3 marzo 2026, per ripartire con la 15ª edizione del più grande salone del Centro e del Sud Italia puntando all’innovazione e a intessere rapporti commerciali nazionali e internazionali tra aziende e operatori del settore.
L’evento è ideato da Angelo Zarra, Ceo del rinnovato Paestum Wine Fest – Technological and Commercial Innovation Fair of Wine Business, e realizzato con il supporto del direttore Alessandro Rossi.
La manifestazione si propone, dunque, come punto di incontro e riferimento per consorzi, cantine e player commerciali d’oltreconfine e ai più qualificati partner esteri, continuando a lavorare sulla sua naturale evoluzione orientata ad essere il più esclusivo hub fieristico del Centro e del Sud Italia che si rivolge ai più gravitazionali mercati strategici.
Grande attenzione sarà riservata alla programmazione delle masterclass che saranno guidate da esperti, ricercatori e comunicatori scientifici del mondo vitivinicolo per promuovere Paestum Wine Fest come autentico Osservatorio sulle tendenze del vino e del business, con focus su innovazione, sostenibilità e nuove forme di distribuzione.
Napoli on the Road, a Londra, si conferma la migliore pizzeria in Europa per il 2025. Questo il risultato secondo la guida più influente nel mondo della pizza, 50 Top Pizza, annunciato nei giorni scorsi alla Fundación Pablo VI di Madrid, durante una grande cerimonia, trasmessa in diretta sui canali social del network e presentata dalla giornalista e influencer spagnola Verónica Zumalacárregui.
Una riconferma importante per Michele Pascarella, dopo il successo dello scorso anno. A seguire la madrilena Baldoria di Ciro Cristiano, che così diventa anche la migliore pizzeria in Spagna per quest’anno. Al terzo posto un ex aequo: Sartoria Panatieri a Barcellona, di Jorge Sastre e Rafa Panatieri, e Via Toledo a Vienna, di Francesco Calò.
Per la quarta posizione torniamo a Londra con 50 Kalò, di Ciro Salvo. Per la quinta posizione ci spostiamo in Francia, più precisamente a Puteaux con IMperfetto, del duo Tonino Cogliano e Simone Lombardi.
Sesta posizione per Pizza Zulu a Fürth, in Germania, di Gaspare Squitieri. Alla settima posizione troviamo nNea ad Amsterdam, Paesi Bassi, di Vincenzo Onnembo. Per l’ottava posizione torniamo a Madrid con Fratelli Figurato, di Riccardo e Vittorio Figurato, mentre la nona va a Sapori Italiani U Taliana a Bratislava, in Slovacchia, di Andrea Ena. Chiude la top ten Forno d'Oro a Lisbona, in Portogallo, di Tanka Sapkota.
Le prime 20 posizioni della classifica 50 Top Pizza Europa 2025 entrano di diritto nella classifica delle 100 Migliori Pizzerie al Mondo, che verranno premiate l’8 settembre presso lo storico Teatro Mercadante di Napoli, nel corso della cerimonia di premiazione di 50 Top Pizza World 2025.
L’intera guida Europa 2025, composta da 193 pizzerie, vede la Spagna come nazione più rappresentata con 31 locali, seguita da Francia con 22 e Inghilterra e Svizzera entrambe con 16. La città più rappresentata è Parigi con 16 locali seguita da Londra con 11 e Madrid con 9. (focus\aise)