I volti del Made in Italy

ROMA – focus/aise - Gli inglesi, si sa, amano i grandi vini rossi italiani e tra questi il Morellino di Scansano DOP. Per questo, nell’ottica di espandersi e consolidarsi nei principali mercati internazionali tra cui la Gran Bretagna, una delegazione del Consorzio del Morellino di Scasano, guidata dal Presidente Bernardo Guicciardini Calamai e dal Direttore Alessio Durazzi, è sbarcata a Londra per raccontare, promuovere e valorizzare le caratteristiche peculiari di questo vino, perla unica della Maremma Toscana, uno degli ambienti naturali più incontaminati d’Italia, caratterizzato da dolci colline e scorci mozzafiato sul mare.
Nella Capitale inglese, e più precisamente nella storica Old Street, quartiere di tendenza vicino alla City, è stato organizzato un evento business dove importanti rappresentati del settore Ho.Re.Ca., di canali specializzati e del mondo dei media, hanno potuto vivere un’esperienza immersiva in cui approfondire la conoscenza del Morellino di Scansano.
Questo racconto, che ha visto come protagonista indiscusso il Morellino, si è svolto in due momenti all’interno di due luoghi iconici e molto suggestivi: Caravel, e Bruno’s, rispettivamente un ristorante e un cocktail bar, che si trovano su un’imbarcazione. Nella prima parte il Master of Wine Ray O’Connor ha guidato gli ospiti all’interno della denominazione spiegando loro le peculiarità delle differenti tipologie di Morellino di Scansano attraverso abbinamenti con pietanze preparate ad hoc per l’occasione.
La seconda parte dell’evento, invece, ha visto la partecipazione attiva di stampa e influencer che hanno potuto assaggiare la versatilità del Morellino di Scansano. Un vino che, oltre ad essere gustato da solo, si presta per preparazioni innovative nel mondo della Mixology. In questa occasione è stato presentato, per la prima volta a Londra, ReWine, il cocktail a base Morellino ideato dal bartender fiorentino Julian Biondi.
"Questo evento – ha commentato Alessio Durazzi, direttore del Consorzio – ci ha permesso di proseguire con una nuova tappa il nostro percorso di internazionalizzazione, in generale e di consolidamento, in particolare in alcuni mercati target, tra cui Stati Uniti, Svizzera e Regno Unito. Londra è una città in cui si generano, da sempre mode e tendenze di consumo. Per questo è importante presidiarla ed essere presenti all’interno di ristoranti, enoteche e perché no, cocktail bar presentando il nostro Morellino di Scansano in una veste nuova e insolita, suggerendo abbinamenti e preparazioni inusuali in cui il suo carattere unico e distintivo rimane sempre evidente".
La selezione accurata della materia prima e i rigorosi controlli nelle diverse fasi di produzione, hanno portato allo speck altoatesino il Marchio di Qualità “Speck Alto Adige IGP” e un numero sempre più alto di richieste dall’estero. È interessante sapere, a tal proposito, che il 67,7% della produzione di Speck Alto Adige IGP viene venduta in Italia, in Alto Adige per la maggior parte, ma anche in altre regioni settentrionali, fino a raggiungere il Meridione. Fuori dal territorio nazionale, lo Speck Alto Adige IGP arriva soprattutto in Germania, che rappresenta il principale mercato di esportazione. Il dato che, però, stupisce di più è la quota di export nel mondo. Lo Speck Alto Adige IGP genera il 32,5% di export ed è infatti uno dei salumi più esportati al mondo. Oltre alla Germania, raggiunge le cucine di Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Grazie alla sua crescente popolarità, si svolgono ogni anno numerosi eventi gastronomici per celebrare questa eccellenza altoatesina in luoghi naturali spettacolari. L’autunno accoglie l’arrivo della Festa dello Speck, che quest’anno, si terrà il 28 e 29 di settembre a Plan de Corones. In questo museo alpino a cielo aperto, assaggi di specialità locali e musica dal vivo, saranno al centro dell’attenzione. Altre occasioni per assaggiare lo Speck insieme a persone provenienti da tutto il mondo sono la “Giornata dello Speck” e lo “SpeckAperitivo” con due edizioni, una invernale e una primaverile.
Metti un giorno in compagnia dall’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Succederà il prossimo 29 settembre, quando in tutta la provincia di Modena le acetaie apriranno le porte dei luoghi di produzione per l’edizione 2024 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da "Terre del Balsamico”, consorzio costituito dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Nei programmi delle singole acetaie si troveranno soprattutto visite guidate e degustazioni del prezioso “Balsamico Tradizionale” e del celebre Aceto Balsamico di Modena IGP, in purezza o in abbinamento ad altre specialità del territorio, ma anche tanti eventi collaterali che permetteranno ai visitatori – appassionati e interessati- di soddisfare la propria curiosità e scoprire altresì le bellezze paesaggistiche della Food Valley per eccellenza.
Modena è infatti la provincia italiana con maggior numero di indicazioni geografiche a livello nazionale e una delle più incisive dell’intero comparto food.
Perché, se è vero che l’Aceto Balsamico di Modena IGP, con oltre 100 milioni di litri annui prodotti, corrispondenti a oltre un miliardo in valore al consumo, si presenta come uno dei più significativi rappresentanti del made in Italy agroalimentare nel mondo e della cultura, del territorio, della storia e del saper fare modenese con oltre il 90% di prodotto esportato in circa 130 Paesi dei cinque continenti, altrettanto vero è che per la sua limitatissima produzione l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è rappresentante e testimone nel mondo di un antichissimo processo produttivo che con i suo incredibilmente lunghi tempi di invecchiamento regala sapori ed emozioni al palato. La produzione annuale si attesta a circa soli 15.000 litri di prodotto con una stima del giro di affari di circa 5 milioni di euro con una quota export del 70%.
“Come ogni anno – commenta il Presidente del Consorzio Le Terre del Balsamico, Enrico Corsini – ci prepariamo all’appuntamento con Acetaie Aperte carichi e fiduciosi del grande affetto che il pubblico ci tributa ad ogni edizione. Il crescente interesse che nel corso degli anni si è verificato attorno al nostro prodotto – continua – ci spinge a proseguire nella direzione di una attività promozionale sempre più vicina al consumatore, di cui Acetaie Aperte rappresenta il momento più significativo, senza mai perdere di vista l’obiettivo primario dei nostri Consorzi che è quello della Tutela e della Valorizzazione dei due pregiati prodotti: L'Aceto Balsamico di Modena IGP e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP”.
Al fine di garantire una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è richiesta la prenotazione. L’elenco con le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie saranno presto disponibili al sito www.acetaieaperte.com. (focus\aise)