IIC: una panoramica

ROMA – focus/ aise - L’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, in Polonia, ha organizzato alle ore 18 di oggi, 12 maggio, una tavola rotonda per celebrare l’80° anniversario della Liberazione d’Italia e dedicata al contributo polacco alla causa dell’esercito Alleato.
Il convegno offrirà uno sguardo incrociato tra la storiografia italiana e quella polacca sul ruolo della Polonia nella Liberazione d’Italia. L’incontro è organizzato dall’IIC in collaborazione con l’Università UKEN di Cracovia e l’Università eCampus di Novedrate.
Il programma prevede in apertura la Proiezione del documentario “Non farti ammazzare - I siberiani nel 2 Corpo d’Armata Polacco”, della durata di 16 minuti, in lingua polacca con sottotitoli in italiano. Il documentario è frutto del lavoro del Centro Documentazione sulle Deportazioni presso l'Istituto di Storia UKEN. A seguire, dibattito con il Magnifico Rettore dell’Università eCampus di Novedrate, Enzo Siviero, e con la partecipazione di Enrico Landoni, dell’Università eCampus, Stefan Bielazski, dell’Università UKEN, e di Hubert Chudzio, dell’Università UKEN.
Si terrà sempre oggi, alle ore 19.00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, il concerto del maestro Simone Vallerotonda (liuto a 8 cori) che presenterà il suo nuovo progetto “Roma Eterna”.
Vallerotonda, in questo modo, ricostruire il filo rosso che attraversa i secoli e unisce sotto l’egida della “scuola romana” fatta di rigore contrappuntistico, slancio melodico e folclore popolare. Questo l’intento di questo affresco sonoro che va oggi a ritroso fino al Rinascimento. Quell’appellativo “romano” che spesso aggiungevano con orgoglio dopo il loro cognome i vari musicisti dell’antichità, indica l’appartenenza ad una scuola, uno stile. Il teatro di questo viaggio indietro nel tempo è Roma, che proprio in occasione del Giubileo del 2025 diviene luogo di arrivo di milioni di uomini in cammino da ogni parte del mondo, ognuno con la sua storia e la sua cultura. Un viaggio le cui tappe sono scandite dalla Musica della città eterna, sia essa sacra che profana, attraverso forme compositive diverse, capace oggi come allora di commuovere, rallegrare, nutrire l’animo di ogni essere umano.
In programma brani, tra gli altri, di Claudio Dall’Albero, Ennio Morricone (1928-2020), Alfredo Casella (1883-1947), Lorenzo Perosi (1872-1956), Muzio Clementi (1752-1832), Giovanni Zamboni (1664-1721), Hieronimus Kapsberger (1580-1615), Lorenzino Tracetti (1550-1598), Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594).
Le fonti musicali saranno invece: Sonata “Mare Nostrum”, Roma 2020, 11 pezzi infantili op. 35, Roma 1920, Gradus ad Parnassum II, London 1819, Sonate d’intavolatura di leuto, Roma 1718, Libro I d’intavolatura di lauto, Roma 1610, Thesaurus Harmonicus, Köln 1603, Manoscritto Krakau 40032, Variety of Lute lessons, London 1610, Libro V dei mottetti, Roma 1584, ms. Oratio Albani 6-42.
Simone Vallerotonda, nato a Roma nel 1983, ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Diplomato col massimo dei voti al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Ha successivamente conseguito il diploma di Master a Trossingen, si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma. Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Sud Africa, Cina, e in tutta Europa (Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre des Champs Élysées di Parigi, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, Teatro alla Scala di Milano). Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive. Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles. A 38 anni vince la nomina di ruolo come docente di Liuto al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Aperto alla sperimentazione e alle contaminazioni, ha suonato con Vinicio Capossela… ma questa è un’altra bella storia! È fondatore de “I Bassifondi”, suo ensemble con cui propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo.
La partecipazione all’evento organizzato dall'IIC di Amburgo, in collaborazione con il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica e con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino e Monaco, è gratuita, ma occorre registrarsi tramite il portale Eventbrite.
Domenica 18 maggio, alle ore 13, presso Maijansali (Oodi), a Helsinki, nel contesto del Ciao Ciao Festival, si terrà un incontro dedicato a Cristina di Svezia, simbolo di libertà e modernità nella Roma del 1600.
Con Annarosa Mattei, scrittrice di saggi e romanzi, si parlerà del suo ultimo libro, intitolato “La regina che amava la libertà. Storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma barocca”, pubblicato dalla casa editrice Salani e ora nei tascabili Tea. La presentazione della biografia sarà l’occasione per approfondire nuovi punti di vista e interrogarsi sulle ragioni delle scelte e dei viaggi della Regina di Svezia che crearono un forte legame tra il Nord Europa e la Roma pontificia barocca, favorendo il costante dialogo tra le arti e ogni forma di sapere.
In dialogo con l’autrice per svelare la storia di Cristina di Svezia a cavallo tra due mondi, Baltico e Mediterraneo, saranno impegnate Lia Gasbarra della biblioteca della città di Vantaa assieme all’intellettuale e cosmopolita di retaggio finno-svedese Diana Kaley.
La conversazione si svolgerà in lingua italiana e inglese e verrà introdotta dall’ambasciatore d’Italia in Finlandia, Nicola Todaro Marescotti.
L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki insieme a Ciao Ciao Festival, sarà ad ingresso libero. (focus\aise)