IIC: una panoramica

ROMA – focus/ aise – Che suono ha l’Europa oggi? Quali sono le voci, le domande e le storie che stanno attualmente plasmando il panorama letterario del nostro continente? Per la quarta volta, Goethe-Institut, Institut français, Instituto Cervantes, Istituto Italiano di Cultura e Centro Ceco ha organizzato un incontro letterario internazionale multilingue a cielo aperto. Si terrà il prossimo venerdì, 4 luglio, con ospiti autori europei che leggeranno dalle 17.30 sino all’imbrunire le loro ultime opere nel giardino dell’Institut français e discuteranno dei vari sconvolgimenti che caratterizzano il nostro pianeta.
Le discussioni saranno moderate da Daniel Graziadei (Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera) e Beate Meierfrankenfeld (Bayerischer Rundfunk).
Tra gli autori e le autrici figurano:
Elsa Aids è un autore ceco che utilizza uno pseudonimo. Nato nella prima metà degli anni Ottanta, vive principalmente a Praga. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e il volume in prosa Vorbereiten auf alles (casa editrice parasitenpresse 2024, traduzione di Susa Wolfrum). La storia d’amore che si svolge in un piccolo Paese in stato di emergenza è stata adattata per la radio ceca e messa in scena come spettacolo teatrale.
Myroslav Laiuk è nato nei Carpazi nel 1990 e vive a Kiev. Ha conseguito un dottorato in filosofia e letteratura e insegna presso la rinomata Università nazionale – Accademia Mogila di Kiev. Nel 2018 Laiuk è stato incluso nella lista dei “Top 30 under 30” del Kyiv Post come uno dei giovani ucraini più innovativi. Entro il 2023 ha pubblicato tre romanzi e tre volumi di poesia. Dal 2022 lavora anche come documentarista di guerra, al fronte e nei territori occupati dell’Ucraina. Ne parla anche nel suo ultimo libro Bakhmut.
Ginevra Lamberti, nata nel 1985 a San Patrignano, è scrittrice e giornalista culturale. Vive a Roma e a Vittorio Veneto. Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue e premiate con il prestigioso Premio Mondello. L’ultimo romanzo di Lamberti, Il pozzo vale più del tempo (Marsilio 2024), è ambientato in un futuro non troppo lontano in cui il cambiamento climatico ha profondamente modificato il mondo. Poiché il libro non è ancora disponibile in tedesco, alcuni estratti sono stati tradotti appositamente per l’evento.
Hélène Laurain, nata a Metz nel 1988, ha studiato scienze politiche, arabo e scrittura creativa in Francia e in Germania. Vive con la sua famiglia nell’est della Francia e lavora come traduttrice. Il suo romanzo Bis alles brennt (casa editrice Voland & Quist 2024, traduzione di Isabel Kupski), scritto tutto d’un fiato, racconta i desideri, le speranze e le paure di una generazione che, pur credendo che la lotta contro il cambiamento climatico sia persa, decide comunque di impegnarsi.
Gabi Martínez, nato a Barcellona nel 1971, è scrittore, sceneggiatore e giornalista. Si colloca chiaramente nella tradizione della “Nature Writing”. In Wahrer Wandel (casa editrice Secession Verlag 2024, traduzione di Steven Uhly), l’autore descrive le sue esperienze di apprendista pastore in Estremadura, una delle regioni più rurali della Spagna, e riflette su temi quali la sostenibilità, il cambiamento sociale e il legame tra individuo e pianeta.
Leona Stahlmann, nata a Fulda nel 1988, è scrittrice e sceneggiatrice. Il suo romanzo d’esordio Der Defekt ha vinto diversi premi e borse di studio, tra cui il Wortmeldungen-Förderpreis. Il suo ultimo romanzo Diese ganzen belanglosen Wunder (casa editrice dtv 2022) tratta in maniera poetica il tema del cambiamento climatico ed è stato premiato con la borsa di studio del Deutscher Literaturfond.
Si terrà martedì prossimo, 1 luglio, alle ore 19.00 all’Università di Rostock, in Germania, la seconda proiezione del semestre estivo della rassegna cinematografica “Cinema Italiano”, organizzata per la decima volta dall’Istituto Italiano di cultura di Amburgo assieme all’Istituto di Romanistica dell’Università di Rostock. Il film protagonista di questo secondo appuntamento, in italiano con sottotitoli in tedesco, è “I Cento Passi”, film del 2000 di Marco Tullio Giordana che racconta la storia contro la mafia di Peppino Impastato. La proiezione sarà introdotta da Svea Dietz e da Gabriele Lenzi.
Il ciclo si è aperto il 13 maggio 2025 con la proiezione del film Il grande sogno di Michele Placido (Italia / 2009 / 101 min. / v.o. con sottotitoli in tedesco).
Il film “I Cento Passi” (2000) di Marco Tullio Giordana racconta la vera storia di Peppino Impastato, un giovane giornalista e attivista politico originario di Cinisi, un piccolo paese in Sicilia. Peppino cresce in una famiglia con legami mafiosi, ma rifiuta con fermezza quel mondo.
Ispirato dagli ideali degli anni Settanta – anti-autoritarismo, giustizia sociale, libertà di pensiero ed espressione – Peppino Impastato si impegna politicamente in gruppi di sinistra e combatte contro l’oppressione esercitata dalla mafia. La sua posizione radicale lo conduce infine alla morte: viene assassinato nel 1978. Solo anni dopo viene ufficialmente riconosciuto che fu la mafia a ordinarne l’uccisione.
Il film di Tullio Giordana fonde in modo potente la vicenda personale di Peppino Impastato con le lotte sociali degli anni Settanta, mostrando come gli ideali di quel periodo possano essere messi in pratica con coraggio e impegno anche a livello locale. Il film è un appello toccante al coraggio civile e alla costante ricerca della verità e della giustizia.
“Ciò che affascina del film I cento passi di Marco Tullio Giordana è che la verità basta da sola per portare sullo schermo le emozioni più forti. Il caso irrisolto dell’assassinio di Giuseppe Impastato nel 1978 suscitò già nel 1994 una forte ondata di partecipazione, offrendo la base perfetta per un film che, soprattutto nei suoi momenti più intensi, giustifica con passione e disperazione le sue nomination agli Oscar e ai Golden Globe”. (focus\aise)