Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus\ aise - Il prossimo 24 novembre le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati a esprimersi su quattro oggetti in votazione a livello federale. A tutti la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS) dice “no” e spiega il perché.
Il primo oggetto prevede il potenziamento delle strade nazionali. “Concretamente, 4,9 miliardi di franchi svizzeri dovrebbero essere spesi per sei tratti di strade”, ma per la FCLIS “la loro realizzazione avrebbe un impatto negativo sul consumo del suolo e non risolverebbe i problemi di traffico attuali. Pertanto: no!”.
Il secondo e il terzo oggetto in votazione riguardano il diritto di locazione. Quello su “Diritto di locazione: sublocazione”, spiega la FCLIS, “renderebbe più difficile per gli inquilini sublocare il proprio appartamento”, mentre l’altro sulla “disdetta per bisogno personale” vorrebbe “facilitare la disdetta di un contratto d’affitto da parte del locatore per un bisogno personale”. Secondo la Federazione “tutti e due gli oggetti indeboliscono, in un contesto già molto difficile come quello immobiliare, la posizione di chi vive in affitto. Pertanto ad entrambi i quesiti: no!”.
Quanto all’ultima proposta oggetto di votazione, “probabilmente la più importante”, sottolinea la FCLIS, si tratta del “Finanziamento uniforme delle prestazioni” e “mira a modificare la legge federale sull’assicurazione malattia: le cure ambulatoriali e ospedaliere verrebbero finanziate in modo uniforme. In settori chiave delle cure, a differenza di oggi, i cantoni pagherebbero meno e le casse malattia di più. Ciò”, argomenta la Federazione, “comporterebbe un ulteriore onere finanziario per i cittadini e le cittadine. Pertanto: no!”.
“Con questo turno di votazioni federali si prenderanno decisioni su questioni molto importanti per tutta la popolazione residente in Svizzera”, conclude la FCLIS, invitando a votare “tutte e tutti coloro che ne hanno il diritto, respingendo i quattro oggetti in votazione”.
Nuovo appuntamento con “I mercoledì del Mei – Cisei” il prossimo 20 novembre al Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana a Genova.
Durante l’incontro – in programma dalle 16.30 a pizza Commenda 2 – verrà presentato il volume “E Dante sbarcò in America” di Maria Teresa Cannizzaro e Fiorella Operto.
Nell’America del 19mo secolo, la Divina Commedia fu fatta conoscere dai letterati italiani in esilio e dal Dante Club fondato da H.W. Longfellow. Gli Americani compresero lo spirito della sua poesia e lo adattarono alle necessità culturali, politiche e visionarie della loro epoca dopo la terribile guerra di Successione. A loro volta, benché analfabeti, tantissimi degli immigrati italiani in USA alla fine del 1800 conoscevano Dante grazie alle traduzioni della Divina Commedia nei vari dialetti. Simbolo di identità nazionale e di quanto di meglio l’Italia aveva prodotto nei secoli, orgogliosamente ne onorarono il genio dedicandogli in tutto il continente americano monumenti, parchi, piazze e persino pizzerie.
L’incontro del 20 novembre sarà aperto dal Presidente Cisei, Fabio Capocaccia.
Oltre alle autrici interverranno anche gli studenti della scuola di Santa Maria Coghinas che proporranno brevi intermezzi trattai dalla drammatizzazione di alcuni passi della Divina Commedia in onore di Padre Casu, che tradusse l’opera di Dante in gallurese.
Sabato scorso, 9 novembre, si è riunito nei locali della Missione Cattolica Italiana di Augsburg il Consiglio-Consulta della Presidenza Regionale delle ACLI Baviera.
Numerosi e particolarmente importanti i temi all'ordine del giorno, anticipati nella lettera di convocazione inviata con altri documenti ai consiglieri nei giorni precedenti dal presidente delle ACLI Baviera, Carmine Macaluso.
Presenti, insieme allo stesso Macaluso, che è anche presidente del Circolo ACLI di Kaufbeuren: il presidente del Circolo ACLI di Kempten, nonché vicepresidente vicario delle ACLI Baviera, Fernando A. Grasso; la vicepresidente dello stesso Circolo, Emma Marando; il presidente del Circolo ACLI di Karlsfeld, Mauro Sansone; il presidente emerito delle ACLI Baviera dello stesso Circolo, Giuseppe Rende. Hanno partecipato inoltre i consiglieri: Pasquale Bibbò, vicepresidente del Circolo ACLI di Kaufbeutren; Gisella Brasseler Lain e Barbara Eberle dello stesso Circolo; il presidente del Circolo ACLI di Augsburg, Francesco del Libano, che, con l'insegnante, Patrizia Mariotti, segretaria dello stesso circolo, ha fatto gli onori di casa, accogliendo i convenuti con Brezel e altri spuntini, corroborante caffè e varie bibite. Presenti infine le operatrici sociali del Patronato ACLI di Monaco Michela Boraso e Anna Sforza. Assenti invece i consiglieri del Circolo di Holzkirchen per motivi di lavoro.
Dopo un breve momento spirituale diretto da Grasso e i saluti e il discorso di apertura, il presidente Macaluso ha illustrato i temi all'ordine del giorno, a partire dai dati sul tesseramento degli ultimi dieci anni, dai quali emerge inequivocabilmente il sensibile calo del numero dei tesserati. Nella tabella delle quote rimanenti ai vari circoli, quelle spettanti alle ACLI Baviera e alle ACLI Germania, è risultata ancora più evidente una vistosa disparità proporzionale fra le tre percentuali. Una situazione già nota e discussa in occasione delle ultime riunioni del Consiglio Nazionale delle ACLI Germania e che si riproporrà, di sicuro, al prossimo incontro a Stoccarda, previsto per il 23 di novembre. Una questione legata anche - e strettamente dipendente - dai rapporti con il KAB e dalle spese generali della Presidenza delle ACLI Germania.
Prima di una breve pausa, si è discusso dell'attuale situazione dei Patronati e in particolare quello di Monaco, presentata esaurientemente dalla nuova responsabile Boraso, che ha preso il posto occupato precedentemente dall'operatore Baltolu. Sia Boraso sia la sua collega Sforza hanno anche risposto dettagliatamente a varie richieste di chiarimenti, tra cui quelle della signora Mariotti riguardanti la chiusura della sede del Patronato di Augsburg dove si trova persino la sede della Deutsche Rentenversicherung. Mariotti ha parlato anche della difficoltà di comunicare con i connazionali non essendoci un ufficio dove riceverli, né tanto meno un corrispondente consolare, che è stato richiesto all'Amministrazione Consolare più volte.
Sempre Boraso ha esortato i consiglieri presenti a ricordare ai propri soci e ai connazionali di non ignorare i formulari sull'esistenza in vita inviati periodicamente dalla Citibank, allo scopo di evitare interruzioni di accredito della pensione.
Subito dopo la pausa, hanno avuto luogo le presentazioni dei vari circoli: Del Libano, parlando del suo circolo e illustrandone le attività, ha chiarito che esse sono legate soprattutto alla collaborazione con la Missione Cattolica Italiana, retta da padre Bruno Zuchowski e all'assistenza diretta dei connazionali che ne fanno richiesta. E così pure il Circolo di Kempten, ha continuato Grasso, anche come membro del Consiglio Pastorale di cui fanno parte diversi soci ACLI, collabora attivamente con la Missione Cattolica Italiana, partecipando a diverse attività annuali, come il tesseramento in occasione della Festa della Mamma, e in altre occasioni. Grasso, nelle vesti di presidente del Circolo locale, di corrispondente consolare, collaboratore locale del Patronato di Monaco e come socio del KAB circoscrizionale, riceve e assiste i connazionali cinque volte al mese nel suo ufficio multifunzionale nei locali del KAB, il cui segretario circoscrizionale Wolfgang Seidler, il presidente Manfred Stick e signora Margarethe sono anche soci del Circolo ACLI di Kempten. Grasso è reperibile 24 ore su 24 per mezzo di una deviazione del numero telefonico del suo ufficio a uno dei suoi numeri fissi privati. E, come in altre occasioni, accennando al suo primo contatto con le ACLI, non ha mancato di testimoniare di aver partecipato, nei lontani anni Cinquanta, a una colonia estiva marina delle ACLI e di vivere un mese al mare, che vedeva per la prima volta.
È stata poi la volta di Macaluso, che ha illustrato poi le attività del Circolo di Kaufbeuren, tra cui l'assistenza settimanale ai connazionali, parlando delle partecipazioni a diversi eventi (Giochi della Gioventù, squadre sportive, colonie estive in collaborazione con il Comites, per il quale le ACLI, Rende e lui stesso molto si sono impegnati e per cui vorrebbero ancora adoperarsi) e organizzazioni a livello locale e regionale e non mancando di accennare al gruppo Folk-ACLI, fondato ben trentacinque anni fa e che, dopo numerose presenze in Germania e in Europa, si esibirà nuovamente a Kempten il prossimo 24 novembre.
Accennando allo storico Circolo ACLI di Monaco che anni fa si appoggiava alla Sede del Patronato, Macaluso ha invitato Boraso e Sforza a verificare la possibilità di farlo rinascere.
Parlando poi delle finalità delle ACLI non ha fatto che ricordare la missione dell’organizzazione: fedeltà alla Chiesa, impegno per il bene della società, difesa dei diritti e osservanza per degli altrettanto necessari doveri, per una pace sociale duratura in base all'insegnamento della Chiesa, con l'auspicio di un maggior coinvolgimento delle Diocesi.
Il presidente ha concluso il suo intervento principale, ricordando l'analisi da lui fatta sulla situazione scolastica in Baviera, indagine pubblicata nel Forum del sito delle ACLI Baviera, per la quale – ha anticipato, chiedendone l'approvazione – solleciterà un incontro bilaterale con il console generale d'Italia in Baviera, Sergio Maffettone.
Intervenendo per ultimo per il Circolo di Karlsfeld, Sansone si è dichiarato soddisfatto dell'incremento del numero dei soci e, coadiuvato da Rende, ha parlato delle numerose attività organizzate anche con la collaborazione dell'Amministrazione comunale: sfilate, eventi, castagnata, feste... Purtroppo ancora inesistente, sebbene desiderata, invece la collaborazione con la Missione Cattolica e con il corrispondente consolare locali, ha lamentato Sansone.
Il Consiglio ha infine affrontato gli ultimi punti all'ordine del giorno, come il programma in vista della partecipazione al Consiglio Nazionale delle ACLI Germania a Stoccarda e il bilancio amministrativo delle ACLI Baviera. (focus/aise)