Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus\ aise - Si è conclusa nei giorni scorsi la missione nel Rio Grande do Sul della delegazione veneta guidata dall’Assessore ai Veneti nel Mondo di Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che negli ultimi giorni ha vistato Vila Flores, paese la cui popolazione è tutt’oggi essenzialmente composta da discendenti di immigrati veneti e italiani, poi Nova Bassano, paese degli struffoli, Casca, borgo ricco di edifici storici ben conservati, Guaporé, capitale della produzione di gioielli e prodotti tessili, e infine Serafina Correa, città colonizzata da immigrati veneti venuti in Brasile alla fine dell’Ottocento.
La storia di Villa Flores, un tempo Pinheiro Seco, è strettamente legata al Veneto. Nel 1884 venne infatti costruita la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e alcune case, ad uso dei mandriani, in quanto posta nel mezzo tra le città di Alfredo Chaves (oggi Veranópolis) e Capoeiras (oggi Nova Prata). Nel 1920 fu ribattezzata Vila Flores, in onore della famiglia Fiori, una delle prime famiglie a stabilirsi lì.
La delegazione è stata accolta dal Sindaco Evandro Antonio Brandalise, dall’Associazione Veneta di Vila Flores e dai canti tradizionali dal gruppo del filò veneto.
Oltre all’incontro istituzionale, tante sono state le occasioni per conoscere e scoprire la realtà veneta locale, come ad esempio la storica Casa Fiori, con il suo piccolo museo, e al laboratorio artigianale di produzione della ceramica Arte Ceccato.
L’incontro si è concluso con il rinnovo della firma del gemellaggio tra Associazione Veneti nel Mondo e Associazione Veneta di Vila Flores.
Come seconda tappa della giornata, la visita a Nova Bassano, “la città degli struffoli”, fondata da immigranti veneti, i primi dei quali giunsero attorno al 1890. Tra loro si trovava un padre scalabriniano, Pietro Antonio Colbachini, considerato assieme ai suoi compagni il fondatore della città.
Il primo nome della città fu semplicemente "Bassano" in onore dell'odierna Bassano del Grappa (allora Bassano Veneto), da cui proveniva la maggioranza dei migranti, e città con cui il comune riograndense è gemellato.
La comitiva è stata accolta dalle autorità comunali, dal Sindaco Ivaldo Dalla Costa, e dal conterraneo Luis Molossi, Vice Presidente della Consulta dei Veneti nel Mondo.
Successivamente è stata visitata anche la sede dell’Associazione Veneta di Nova Bassano “con la quale – afferma Aldo Rozzi Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo – valutate le iniziative comuni e gli obiettivi di valorizzazione della cultura veneta, sarà a breve firmato un gemellaggio per la realizzazione congiunta di attività formative”.
La giornata si è poi conclusa con l’incontro conviviale con Naura Bordignon, Consultrice del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) e Sindaco eletto di Marau, città situata nel nord dello Stato del Rio Grande do Sul.
Colonizzata da immigrati veneti, lombardi e trentini nel 1904, Marau fu trasformata in comune il 28 febbraio 1955 grazie al duro lavoro dei coloni italiani stanziatisi nel territorio. Con una popolazione di oltre 36.000 abitanti, mantiene oggi ancora vive le tradizioni e il legame con le radici venete e italiane. Ne sono un esempio la Festa Italiana, giunta alla trentatreesima edizione, il Coro Italiano e i Gruppi Folkloristici. La città è gemellata con Isola Vicentina (VI).
Il giorno seguente è iniziato presso Vila Historica Evangelista, quartiere storico di Casca, un borgo ricco di edifici storici ben conservati, dove il tempo sembra essersi fermato. Evangelista vanta alcune dimore secolari in una comunità rurale caratterizzata dalla semplicità e dall’ospitalità della sua gente. La maggior parte delle case sono realizzate in legno, come era usanza degli immigrati veneti e italiani.
A Casca l’incontro con la comunità veneta e con le autorità locali ha visto protagonista il film in lingua veneta Brava Zente, Storie della terra veneta dell’autore e regista vicentino Giancarlo Cappellaro. Ad accogliere i membri della missione era presente, oltre alle autorità e ad una sala gremita di discendenti veneti, la giovane rappresentante del Comitato delle Associazioni Venete del Rio Grande do Sul (COMVERS) Aline Nizzola Berton, organizzatrice dell’evento.
A seguire la delegazione si è spostata a Guaporé dove è stata accolta dal Vice Sindaco Leonardo Baldissera, da Ivaldino Lodi Rissini e José Petrella, rispettivamente Presidente Onorario e Presidente dell’Associazione dei Discendenti degli Immigrati dalle Terre di San Marco (ADISM), dal Sindaco di Vista Alegre do Prata Roberto Donim, e da numerosi rappresentanti dei settori culturali e imprenditoriali locali.
Il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo ha sottolineato che essendo “Guaporé la capitale della produzione di gioielli e prodotti tessili, l’Associazione Veneti nel Mondo conferma la propria disponibilità a valutare iniziative specifiche grazie a missioni imprenditoriali e formative in Veneto co-organizzate con le realtà locali”.
Anche la città di Guaporé è stata fondata da parte di immigranti veneti e italiani, oltre che tedeschi. Al loro arrivo, e per tutto il 19° secolo, gli immigrati erano privi di qualsiasi cosa di valore e dovettero fare affidamento sulla loro forte volontà per costruire una nuova vita su una nuova terra. A distanza di oltre un secolo il ricordo di queste origini si sente ancora nella fede religiosa, con la parrocchia dedicata a Sant’Antonio, e nella disponibilità al lavoro della comunità.
Infine, per concludere si è conosciuta la realtà di Serafina Correa, città colonizzata da immigrati veneti venuti in Brasile alla fine dell’Ottocento. Il comune di Serafina Correa è il primo ad avere riconosciuto la lingua veneta nella sua variante Talian come lingua coufficiale affianco del portoghese. A Serafina Correa sono presenti le riproduzioni di alcuni monumenti veneti come ad esempio Villa La Rotonda, Castello Inferiore di Marostica e Casa di Giulietta. Al centro del paese sono presenti il monumento “La nave degli immigranti” e il Marco Inaugural, il leone alato di San Marco, simbolo di Venezia.
A Serafina la delegazione è stata accolta dalle autorità locali e da Paulo Massolini, Presidente della Federazione degli Italo Brasiliani. Al filò veneto serale erano inoltre presenti una ventina di Sindaci dei paesi limitrofi, intervenuti per rendere omaggio alla missione veneta in terra riograndense.
Tutti i bambini italiani e le loro famiglie a Copenaghen sono invitati a festeggiare il Natale all’Istituto Italiano di Cultura, che domenica 8 dicembre si trasformerà in un luogo di gioia natalizia. Dalle ore 14.30 alle 17.00 si terrà infatti la Festa di Natale organizzata dal Comitato Pro Scuola Italiana in Danimarca con attività speciali pensate per tutti.
Ci sarà il Coro di Natale per immergersi nello spirito delle feste; la Lotteria di Natale con fantastici premi; il Mercatino di libri in italiano, perfetto per scoprire nuovi racconti; e sorprese e momenti di divertimento per i più piccoli, inclusa la possibilità di incontrare Babbo Natale in persona!
Ai genitori dei bambini che parteciperanno il Comitato Pro Scuola chiede di portare uno snack o una bevanda da condividere per rendere l’atmosfera ancora più calorosa, oltre ad un piccolo dono incartato del valore massimo 50kr con sù scritto il nome del proprio bambino: sarà Babbo Natale a consegnare il regalo ai piccoli ospiti dell’evento.
Quasi ogni giorno in Germania muore una donna vittima di femminicidio. Questa la triste e amara realtà dei dati diffusi lo scorso 19 novembre dall’Ufficio federale della polizia criminale tedesca (BKA). Per questo motivo, ReteDonne e.V. - coordinamento donne italiane all’estero, ha deciso di creare una mappa interattiva della Germania dove sono indicati sportelli, uffici, singole associazioni, Patronati o istituzioni, a cui le donne in difficoltà, o vittime di violenza, si possono rivolgere in lingua italiana per ottenere un primo aiuto o semplicemente ascolto.
La mappa interattiva e le informazioni raccolte verranno messe a disposizione di tutte e tutti sul web e tramite i social, per un’ampia e capillare diffusione. ReteDonne e.V. si è appellata ai Com.It.Es della Germania, alle associazioni, ai Patronati e ai singoli, perché collaborino alla stesura della mappa, inviando tutte le informazioni di cui sono a conoscenza al seguente indirizzo: retedonne@gmail.com. (focus/aise)