Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Si è tenuta venerdì 1° agosto, a Poços de Caldas, nel Minas Gerais, in Brasile, l’inaugurazione della terza tappa della mostra itinerante "Em busca da nova terra" ("Alla ricerca della Nuova Terra").
La mostra, che ha ricevuto tanti riscontri positivi dalla comunità italo-brasiliana e non solo, alla fine del circuito sarà donata all'Arsenale della Speranza della città San Paolo. L’inaugurazione di venerdì si terrà al Thermas Antônio Carlos che la ospiterà fino al 24 agosto con ingresso gratuito. L’esposizione racconta la storia dell'immigrazione italiana in Brasile ed è frutto di una partnership tra il Circolo Italo-Brasiliano del Sud Minas Gerais, il Museo dell'Immigrazione di San Paolo e il Museo dell'Emigrazione di Genova.
La mostra si è inserita nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'immigrazione italiana in Brasile, che si celebrerà nel 2024, e ha ripercorso l'itinerario originale degli immigrati sulla nave da crociera commemorativa tra Genova e Santos.
Il progetto è guidato dal curatore e ambasciatore del museo genovese, Fabio Niosi, che ha ideato il percorso espositivo attraverso le città brasiliane con una forte presenza culturale italiana. Dopo aver visitato San Paolo e Espírito Santo do Pinhal, Poços de Caldas è stata scelta come una delle tappe della mostra. La prossima tappa toccherà le città della regione meridionale.
Oggi, il comune è la seconda città del Minas Gerais con il più alto numero di discendenti italiani ufficialmente riconosciuti, dietro solo a Belo Horizonte. Si stima che circa il 60% della popolazione di Poços de Caldas sia di origine italiana, un'influenza facilmente identificabile nei cognomi tipici della città.
Secondo la presidente del Circolo Italo-Brasiliano, Elaine Piva, portare la mostra a Poços de Caldas è motivo di orgoglio e rafforza i legami storici tra la città e la cultura italiana.
"Ospitare questa mostra internazionale nella nostra città è un modo per onorare la memoria degli immigrati che hanno contribuito a costruire Poços de Caldas e l'intera regione meridionale del Minas - ha sottolineato Elaine -. La mostra emoziona, informa e collega le generazioni alle loro radici".
Oltre alla stagione nella sala Thermas, esiste la possibilità che la mostra venga riesposta durante la 9ª edizione del festival “Itália Per Sempre”, che si svolgerà dal 3 al 5 ottobre in Praça José Affonso Junqueira, ampliando ulteriormente la portata del progetto e la sua integrazione con la programmazione culturale della città.
La delegazione dei Trevisani nel mondo di Santo Antônio do Palma è stata ricevuta a Palazzo Ferro-Fini dal consigliere della Regione Veneto Roberto Bet.
Ne dà notizia l’associazione, spiegando che la presidente di sezione Eglae Pagotto, accompagnata da Elton Pagoto e da Jacson Vicenzi, ha illustrato il progetto interculturale che vede come protagonisti gli studenti degli istituti scolastici brasiliani dei comuni di Sant’Antonio do Palma e di Gentil. Questi hanno inviato 200 lettere ai loro colleghi delle scuole di Codognè e Pederobba, facendo partire così uno scambio epistolare.
Proficuo il confronto su prossime progettualità volte a rinsaldare i legami tra le comunità venete in Brasile e la loro terra d’origine.
A luglio il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato a maggioranza il Programma annuale 2025 in materia di movimenti migratori, per il quale è previsto lo stanziamento di 300mila euro.
Come ha spiegato l’assessore Maurizio Marrone, l’obiettivo è quello di supportare e mantenere i legami con i piemontesi residenti all'estero.
Marrone ha confermato il sostegno alle attività del Museo regionale dell’emigrazione dei Piemontesi nel mondo, che ha sede a Frossasco (To), e del Museo regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo situato all'interno del parco di Villa Antonia, nel Comune di Santa Maria Maggiore (Vco), così come verranno supportate le varie Associazioni di piemontesi nel mondo.
Le comunità regionali all’estero, circa 6 milioni di persone di origine piemontese, - è stato evidenziato – rappresentano un importante bacino per il cosiddetto “Turismo delle Radici”, rivolto soprattutto a quei giovani che vogliono scoprire la terra dei loro avi.
Spazio anche al Festival “Radici”, promosso e curato dalla Fondazione Circolo dei lettori, per stimolare riflessioni sull’identità individuale e l’identità dei popoli, declinando al plurale la comune situazione delle comunità migranti che racchiudono in loro culture, tradizioni e legami del territorio di origine e di quello di approdo, in una non sempre facile convivenza tra loro.
Nell’ambito del Programma verrà ancora proposto alle scuole secondarie superiori piemontesi il “Viaggio del ricordo” per approfondire le dinamiche sui temi dell’esodo istriano e dei profughi istriani arrivati in Piemonte.
Nel dibattito è intervenuta Giulia Marro (Avs), che ha lamentato la mancanza di un’approfondita analisi dell’attuale emigrazione dei piemontesi all’estero, soprattutto i giovani, mentre in dichiarazione di voto, Alice Ravinale (Avs) ha sottolineato come i contenuti del festival “Radici” e del progetto “Viaggi del ricordo” dovrebbero aprire la strada anche all’attenzione per tutti i fenomeni migratori dei giorni nostri.
Il bando per il cofinanziamento delle attività rivolto ad associazioni, federazioni, enti e circoli che operano a favore degli emigrati piemontesi - valido per il biennio 2025-2026 – è disponibile a questo link. (focus\aise)