Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/aise - Dalla Colombia in Liguria alla scoperta delle proprie origini. È iniziato ieri il viaggio delle radici del colombiano Daniel Hernando Devia Torres, che andrà alla ricerca del luogo di origine di un suo antenato, originario della zona di Lucinasco, in provincia di Imperia. Il viaggio è organizzato nell’ambito del progetto ITALEA, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che fornisce un insieme di servizi turistici – itinerari, laboratori, vantaggi, sconti - per agevolare il viaggio in Italia, grazie al lavoro di una fitta rete di professionisti presenti in ogni regione.
LA VISITA. Daniel è arrivato a Genova ieri nel secondo pomeriggio. Oggi, 8 luglio, alle ore 10, è previsto un incontro con l’Assessore regionale al Turismo, Augusto Sartori, presso la sede della Regione Liguria (piazza de Ferrari 1, V piano). Saranno presenti diversi componenti dello staff di Italea Liguria e il Presidente di Fondazione Casa America, Roberto Speciale. Successivamente, è in programma un tour dedicato all'emigrazione con un laboratorio sui vestiti storici genovesi e la visita alla Fondazione Casa America (Via dei Giustiniani, 12/4), al porto e ai musei. In particolare, il direttore del Galata Museo del Mare, Pierangelo Campodonico, accoglierà personalmente il viaggiatore delle radici al Museo intorno alle ore 12. Mercoledì 10 luglio Daniel si sposterà a Lucinasco e Borgoratto.
RISCOPRIRE LE ORIGINI ITALIANE. “Siamo molto lieti di accogliere il signor Daniel Devia, viaggiatore delle radici che grazie a ITALEA potrà riscoprire le sue origini italiane e vivere un’esperienza indimenticabile nei luoghi dei suoi antenati. Con questo progetto vogliamo valorizzare territori finora trascurati dai flussi turistici principali, in particolare i piccoli comuni, per rilanciare il rapporto tra l’Italia e le sue comunità all'estero”, ha detto Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Pnrr "Turismo delle Radici" per il ministero degli Esteri.
“Il viaggiatore delle radici si differenzia dal turista classico perché è motivato dal desiderio di riscoprire la sua storia familiare. Il nostro obiettivo è organizzare percorsi ad hoc che possano accontentare le diverse tipologie di viaggiatore delle radici”, ha spiegato Andrea Pedemonte, referente Italea Liguria.
IL PROGETTO ITALEA è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025. Il progetto fornisce un insieme di servizi turistici – itinerari, laboratori, vantaggi, sconti - per agevolare il viaggio in Italia, grazie al lavoro di una fitta rete di professionisti che in ogni regione d’Italia avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito dedicato al progetto italea.com, che offre supporto in ogni passo del percorso di riscoperta: dalle ricerche storico-familiari all’organizzazione dell’esperienza personalizzata in Italia.
Il MiM Belluno, Museo Interattivo delle Migrazioni, riapre le sue porte anche il sabato grazie al prezioso supporto dei volontari dell'Associazione Bellunesi nel Mondo. A partire dallo scorso 29 giugno, infatti, il museo sarà accessibile al pubblico ogni ultimo sabato del mese, dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Il MiM Belluno, situato nel cuore della città in via Cavour 3, è l'unico museo delle migrazioni presente in tutto il Triveneto.
I visitatori potranno scegliere tra due percorsi di durata diversa, 30 e 60 minuti, accompagnati da tre guide virtuali che renderanno l'esperienza coinvolgente e istruttiva. La mostra immersiva "9 ottobre 1963. Il risveglio degli emigranti" rappresenta uno dei punti più toccanti dell'esposizione, offrendo uno sguardo profondo e toccante su un capitolo drammatico della storia italiana e in particolar modo bellunese.
Oltre all'apertura speciale dell'ultimo sabato del mese, il MiM Belluno è sempre aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00, offrendo così ampie possibilità di visita per tutti gli interessati.
Sono stati 52.909 i visitatori che tra marzo, aprile e maggio a Buenos Aires hanno cercato le proprie radici all’interno della “MEI Experience Room”, la scatola del tempo, l’esperienza multimediale immersiva sull'emigrazione italiana ideata e realizzata dalla Fondazione MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in occasione del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci e curata da ETT, azienda genovese di Gruppo SCAI , che progetta e produce a livello internazionale allestimenti multimediali per cultura, turismo ed eventi.
Visitabile fino alla fine di maggio presso il Centro Culturale Kirchner di Buenos Aires, la sala immersiva che, attraverso multi-proiezioni a tutta parete, ha raccontato il legame che i flussi migratori hanno creato tra Italia e Sud America, ponendo l’accento su sport ed emigrazione italiana grazie all’accordo del MEI con i grandi club nati da italiani (Boca Junior, River Plate, San Lorenzo Club Canottieri Italia, Carboneros, Museo del deporte di Rosario e Fangio solo per citarne alcuni). Una vera e propria sala immersiva che il MEI ha messo a disposizione dell’intero sistema Paese per dare un’opportunità di visibilità alle tante aziende italiane presenti all’estero, che rappresentano un vero e proprio biglietto da visita del made in Italy di professionalità e insieme volano occupazionale.
La MEI Experience Room, inizialmente prevista per un mese, è stata prorogata per ben due volte, considerato l’enorme afflusso di pubblico, fino a restare 80 giorni.
Dopo Buenos Aires è ora il turno di Los Angeles dove il MEI sarà presente all’interno del Villaggio Italia, esposizione mondiale itinerante e pluriennale allestita nel porto della cittadina americana per l’arrivo dell’Amerigo Vespucci, fino ad oggi, 8 luglio.
Il tema scelto, non poteva essere altrimenti, è quello del rapporto tra emigrazione italiana e cinema. Nel grande schermo allestito al centro del Villaggio Italia infatti, saranno proiettate le storie di alcune delle figure più rappresentative di questo affascinante binomio che ha segnato la storia del cinema a livello internazionale.
All’interno dell’Immersive Hall, un ambiente immersivo con uno schermo ricurvo di 25 metri, saranno visibili la storia di Amadeo Peter Giannini realizzata in collaborazione con il Centro Studi AP Giannini, del compositore Henry Mancini in occasione del centenario della nascita, in collaborazione con Mauro Campobasso e Vincenzo Presta docenti del Conservatorio Rossini di Pesaro e Istituto Luce, un omaggio a Elvira Notari una clip unica nata in collaborazione con le Produzioni Parallelo 41, Awen films, e Cinecittà Cineteca Nazionale in vista di “Transiti. il cinema di Elvira Notari” con la regia di Valerio Ciriaci.
Infine la clip sul grande legame tra arte e cinema attraverso il progetto “Mano Artigiana” con le opere dell’artista Dante Mortet nate da calchi che si trasformano in sculture originali in bronzo, dei grandi personaggi del cinema di origine italiana, tra questi Robert De Niro, Martin Scorsese, Angelica Houston, Quentin Tarantino, Lou Ferrigno, Frankie Valli.
I contributi video saranno intervallati dagli spot di Luca Vullo ambasciatore della gestualità italiana nel mondo e testimonial della campagna del Mei.
Dopo la tappa di Los Angeles il MEI sbarcherà a Lima, di nuovo con la MEI Experience Room dove tra settembre e ottobre all’interno dell’Istituto Italiano di Cultura, attraverso tre video, verrà narrata la storia dell’emigrazione italiana in Perù.
Una emigrazione importante in cui si stima che 1.200.000 peruviani abbiano tracce di discendenza italiana e che l'80% di essa consista in discendenti di antenati liguri.
Per il Presidente Paolo Masini “seguire la scia dell’Amerigo Vespucci per il MEI significa raccontare la storia della nostra emigrazione a migliaia di persone, come già avvenuto in Argentina. Storie emblematiche scelte di volta in volta, in stretta relazione con il Paese coinvolto. Percorsi che permettono di far conoscere e approfondire vicende spesso dimenticate. Dopo il grande successo riscosso a Buenos Aires, che ci conferma di essere sulla strada giusta, la tappa di Los Angeles sarà una nuova affascinante tappa per la costruzione della più grande narrazione popolare e collettiva del nostro Paese che insieme stiamo realizzando”.
Il MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana - nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unita? d’Italia ad oggi.
Il riallestimento multimediale è visitabile all'interno della Commenda di San Giovanni di Pré, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare. Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città. (focus\ aise)