Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise – Si terrà a Firenze il 28 giugno alle 19, sulla Gran Terrazza Belvedere del Palazzo PLUS FLORENCE, la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premium International Florence Seven Stars 2025. Tra gli insigniti il giornalista e scrittore aquilano Goffredo Palmerini, cui andrà il prestigioso riconoscimento “Dodici Stelle d’Europa per il Giornalismo internazionale”, così come deciso dalla Giuria composta da insigni studiosi e presieduta dal prof. Carlo Franza, storico dell'Arte Moderna e Contemporanea, giornalista e critico d’arte del quotidiano “il Giornale”.
Nel messaggio inviato al prof. Franza, oltre ad esprimere sentimenti di gratitudine e l’onore di ricevere un premio di grande prestigio, Palmerini gli ha comunicato che non potrà essere presente di persona alla cerimonia di premiazione perché impegnato in una missione all’estero, dal 24 giugno al 2 luglio, nell’ambito delle iniziative del Mese del Patrimonio Italiano in Canada (June Italian Heritage Month), programmate nella capitale canadese. Già da febbraio, infatti, la Federazione delle Associazioni Abruzzesi di Ottawa gli aveva rivolto un pressante invito, cui da tempo ha dato conferma di partecipazione. Diversi eventi culturali lo vedranno infatti personalmente coinvolto, promossi dall’Italian Canadian Community Centre presieduto da Angelo Filoso. Palmerini ha inoltre informato il presidente prof. Franza che alla cerimonia di premiazione sarà presente il dr. Vincenzo Angelini, già dirigente delle Ferrovie Italiane e Presidente dell’Associazione Abruzzesi di Firenze, il quale con cortese disponibilità porterà il saluto e ritirerà il riconoscimento in sua vece.
Il Premio, vanto della Città di Firenze, con la sua internazionalità vive destinazioni colte, mirate, professionali, ed è conferito alle migliori figure delle Arti, della Diplomazia, del Giornalismo, della Cultura e della Scienza, alle Imprese innovative del Made in Italy capaci di generare significative ricadute in campo culturale, sociale, produttivo e della sostenibilità ambientale. L’assegnazione del Premium International Florence Seven Stars ne accredita ancor più il valore e ne è degna testimonianza.
Un affresco collaborativo per celebrare il 160° anniversario della fondazione della della Società Italiana di Beneficenza ed Assistenza di Marsiglia. Si chiama "I colori dell’indomani" ed è stato inaugurato nei giorni scorsi nella città francese. L'affresco è stato ideato dai grafici "ZICS & Sign.alt" con la partecipazione dei ragazzi e membri del Club "Connaitre et protéger la Nature de la S.I.B.A." di Marsiglia.
L’intento principale dell’Associazione è quello di richiamare l’attenzione sull’opera di bene che la Società stessa ha compiuto e compie, di ricordare la lunga storia della S.I.B.A. e quella dell'immigrazione italiana in Francia. Ma anche di vivere nel presente e permettere di realizzare l'ideale di uguaglianza delle opportunità offrendo agli individui una possibile ascesa sociale ma anche preparare il futuro.
All'evento inaugurale dei giorni scorsi vi ha preso parte anche il Console Generale d'Italia a Marsiglia, Fabio Monaco, la Presidente della S.I.B.A., Maria Domenica Picardo, la Segretaria generale della Camera di Commercio Italiana a Marsiglia, Antonella Donadio, e il Presidente, Domenico Basciano.
Le ACLI Svizzera hanno espresso in queste ore una "profonda preoccupazione" e una "ferma opposizione" nei confronti della legge sulla cittadinanza approvata dal Governo italiano nelle settimane scorse. Secondo il Consiglio Nazionale delle ACLI Svizzera, riunitosi sabato scorso a Losanna, queste legge è stata presentata come "una misura di semplificazione", ma nei fatti "stravolge il principio dello ius sanguinis per gli italiani residenti all’estero, negando la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli nati all’estero da cittadini italiani con doppia cittadinanza". E dunque, questa nuova legge rappresenta "una frattura culturale e identitaria" che "rischia di recidere un legame storico e simbolico tra l’Italia e la sua vasta diaspora".
Nei cantoni svizzeri con alta presenza italo-svizzera, la doppia cittadinanza non è un’eccezione, ma una condizione comune e condivisa, che riflette una realtà sociale profondamente radicata, spiegano dal Consiglio Nazionale delle ACLI Svizzera. Così, quindi "si crea un’ingiustizia generazionale. Si disconosce il diritto dei nostri figli ad appartenere a una storia, una cultura e una comunità che sentono propria".
Le ACLI Svizzera hanno quindi spiegato di riconoscere la necessità di una cittadinanza consapevole, ma hanno altresì respinto qualsiasi approccio esclusivo o penalizzante: "la cittadinanza non è solo un atto burocratico, ma l’espressione di un’identità viva, partecipata, fondata su valori condivisi, sulla lingua, sull’impegno civico e sul senso di appartenenza".
Le ACLI Svizzera si sono quindi unite all’allarme lanciato da associazioni, costituzionalisti e rappresentanti delle comunità italiane nel mondo, chiedendosi che venga rivista radicalmente la proposta, salvaguardando il diritto alla cittadinanza per i figli degli italiani all’estero, anche in presenza di doppia cittadinanza: "Non possiamo accettare che si taglino le ali a nuove generazioni di italiani all’estero. La vera semplificazione è quella che include, non quella che esclude". (focus\aise)