Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise – L’Associazione Trentini nel mondo ha organizzato per il prossimo 8 agosto 2025, in occasione della Giornata dedicata al sacrificio del lavoro degli italiani nel Mondo, il 21° Incontro dei Circoli Trentini d’Italia, l’Incontro d’Estate dei Circoli Trentini d’Europa e il ritrovo dei Soci.
Come sede, quest’anno è stata scelta la Val di Fiemme in concomitanza con il 40° Anniversario della catastrofe di Stava.
Il programma, ancora non definitivo, prenderà il via alle 07.45 con il ritrovo; alle 10.00 il ricordo della Giornata dedicata al sacrificio del lavoro degli italiani nel Mondo a cura del senatore Aldo Degaudenz; alle 12.30 il pranzo presso il vicino “Agritur Le Caore” con menù tipico trentino; e il rientro è previsto per le 16.30.
Per partecipare è necessaria la prenotazione entro il 31 luglio scrivendo una e-mail a info@trentininelmondo.it.
Tra le righe della vita e l’arte della narrazione è appena uscito l’ultimo romanzo giallo di Antonino La Piana, che sarà presentato l’11 ottobre a Ginevra da Fabio Lo Verso, in compagnia dell’autore, in occasione della “Festa degli italiani”.
Antonino La Piana, nato a Messina nel 1971, ha vissuto sin da piccolo all’estero e ha lavorato in diversi Paesi, tra cui Marocco, Romania, Somalia, Zimbabwe, Francia, Svizzera e Ghana. Laureato in Scienze Politiche e Filosofia, è un esempio di intellettuale contemporaneo che unisce la diplomazia alla passione filosofica e letteraria. Le sue prime opere offrono uno sguardo originale sulla condizione umana, frutto della sua intensa esperienza personale e professionale. Per chi fosse interessato alle riflessioni su teodicea, al senso dell’esistenza ed al dialogo tra fede e razionalità, i suoi due primi romanzi rappresentano una lettura particolarmente stimolante.
Oltre alla carriera diplomatica, Antonino La Piana è autore di due romanzi che possono essere definiti vere e proprie ricerche filosofiche: per Falco Editore ha già pubblicato Il segreto del coltivatore di rose (2016) e Un nonnulla di troppo (2019).
“Il segreto del coltivatore di rose. Avventure intorno al problema del male” è un romanzo ispirato alla sua esperienza personale, in particolare in Africa, che affronta il tema teologico e filosofico del male. Nato da profonde riflessioni sulla teodicea, il testo intreccia episodi di vita quotidiana con grandi domande esistenziali.
“Un nonnulla di troppo”, ambientato tra Roma, l’Africa e un’isola greca, esplora la domanda “Perché esiste qualcosa e non il nulla?” attraverso il dialogo filosofico tra due amici – un credente e un ateo – in un confronto profondo tra vita e pensiero.
La passione per la lettura e la professione di diplomatico hanno messo La Piana a contatto con realtà culturali e umane molto diverse, arricchendo il suo bagaglio personale e alimentando una profonda curiosità verso i molteplici aspetti della vita. Grande appassionato di scacchi, Antonino La Piana ha affinato una particolare sensibilità verso le complessità e le sottigliezze dell’animo umano, elementi che emergono chiaramente anche nel suo primo, intrigante romanzo giallo.
“Il diario del testimone” (Falco Editore, 2025) è il suo primo romanzo giallo, ambientato a bordo della nave Virginia: una traversata oceanica con delitto, in compagnia di un intrepido comandante, di un elegante studioso del Medio Oriente, di un’intrigante passeggera dai capelli rossi e di un testimone al quale, forse, è stato fatto vedere qualcosa di diverso dalla verità… Un viaggio affascinante, un thriller misterioso.
Anche in questa ultima opera appare evidente che i libri di La Piana non sono solo racconti personali, ma offrono profonde riflessioni su temi universali come il senso della vita, l’esistenza, l’ingiustizia.
Già console generale a Ginevra, Antonino La Piana ha lasciato un’impronta significativa tra gli italo-ginevrini. Questa è un’occasione speciale per lui di tornare a Ginevra ed incontrare i tanti amici conosciuti negli anni e per tutti voi di conoscere da vicino l’Autore e la sua ultima opera.
La Pastasciutta antifascista è divenuta un simbolo della Resistenza in Italia e della storia del Paese. E anche l'ANPI Berlino Brandeburgo festeggerà tale ricorrenza come ogni anno. L'appuntamento è come sempre per il prossimo 25 luglio alle ore 18.00 presso lo Junges Tanzhaus di Berlino.
La celebrazione della pastasciutta antifascista la si deve alla Famiglia Cervi, che offrì pasta al sugo agli abitanti del paese di Campegine dopo la destituzione e l’arresto di Benito Mussolini, il 25 luglio 1943.
La brigata enogastronomica renderà onore alla tradizione cucinando per gli iscritti e gli amici dell'ANPI Berlino Brandeburgo. In seguito, alle 20.30, verrà proiettato il film “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi”. Il film verrà proiettato in italiano con sottotitoli in inglese. (focus\aise)