Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/aise - Ricordi e bellezza sono stati al centro del racconto della due giorni del primo Festival delle Radici, che si è svolto a Colobraro (Matera), il 10 e 11 agosto scorsi.
L'evento, fortemente voluto e organizzato dall'amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di altissimo profilo storico e scientifico, autori e testimoni della storia dell'emigrazione lucana. Particolarmente significativo è stato il panel sull'identità colobrarese nel mondo, che ha coinvolto direttamente la comunità attraverso la condivisione e il racconto dei viaggi oltreoceano, ma anche in Europa e nel nord Italia.
"Tante le suggestioni emerse dai panel organizzati in occasione del Festival delle Radici - Identità colobraresi. Il 2024 è l'anno del Turismo delle Radici Italiane nel mondo e da diversi mesi abbiamo avviato dei lavori di comunità, non solo per sensibilizzare sulla tematica, ma anche per raccogliere le testimonianze dei nostri concittadini che hanno vissuto in prima persona storie e intrecci di emigrazioni familiari”, commenta Concetta Sarlo, consigliera comunale di Colobraro, che ha coordinato i lavori e il dibattito dei quattro panel. “Abbiamo raccolto delle foto d'epoca meravigliose, lettere e testimonianze orali struggenti che saranno pubblicate all'interno di un diario di Comunità. Ora – conclude – ci prepariamo ad avviare un laboratorio di scrittura creativa per i nostri concittadini, i quali saranno parte attiva di questo processo di recupero identitario e del lavoro di stesura della memoria collettiva colobrarese".
Presente e protagonista della due giorni è stato anche il sindaco di Colobraro, Nicola Lista.
Molto emozionante e coinvolgente è stato anche l’intervento finale tenuto dallo scrittore e giornalista Sergio Ragone, direttore artistico di questa prima edizione del festival colobrarese.
Nello splendido Borgo di Sant’Ilario di Comune di Atella è andata in scena nello scorso fine settimana una meravigliosa rappresentazione del racconto dei Lucani Nel Mondo attraverso l’incontro con i rappresentanti della Famiglia “Telesca nel Mondo” provenienti da USA, Argentina, Uruguay e Brasile.
A darne notizia il Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, che ha partecipato all'evento con il quale i lucani nel mondo hanno voluto onorare la figura artistica di Franco Zaccagnino. I “Castelli di Sant’Ilario” hanno fatto da sfondo al progetto di valorizzazione del panorama che si estende sulla Valle di Vitalba. Scaglione si è dunque voluto congratulare con l'organizzatrice, Enza Porretti.
L'iniziativa è iniziata dalla spiegazione del personaggio di “Siringa”, mitica rappresentazione di una ninfa che vaga tra le brume verso il Castello Di Lagopesole e che illumina la notte con la sua ultima realizzazione ispirata a Lady D. Da qui il percorso di esaltazione del ruolo delle figure femminili nella rappresentazione della solidarietà. Proprio come quella del racconto delle donne lucane e italiane che sono state l’asse portante nel guidare le famiglie quando gli uomini emigravano.
Scaglione ha poi ricordato la storia di Felicia Muscio e del suo lungo cammino fatto di dolori e sofferenze per ricostruire il nucleo familiare verso il Cile e poi nel ritorno a casa.
"Il turismo delle radici è anche questo: ricostruire le storie, farle sentire ai nostri amici e riconoscersi con le politiche di Ri-tornanza e re-stanza che stiamo cercando di mantenere vive in questa estate di incontri sul territorio", ha spiegato il Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo. "Un lavoro che coinvolge anche Pro Loco UNPLI Basilicata presente con il suo Presidente Vito Sabia". (focus\ aise)